venerdì 17 aprile 2020

“I Medici. Decadenza di una famiglia” di Matteo Strukul


DECADENZA DI UNA FAMIGLIA
di Matteo Strukul
NEWTON COMPTON EDITORI
Ultimo libro della tetralogia, “Decadenza di una famiglia” è incentrato sulla figura di Maria de’ Medici, figlia di Francesco I de’ Medici, granduca di Toscana.

Nel 1600 Maria de’ Medici sposò Enrico IV, divenendo così la seconda esponente della sua famiglia a sedere sul trono di Francia.

Il ricordo di Caterina de’ Medici, la regina maledetta, era ancora troppo vivo perché  Maria non venisse osteggiata in quanto anch’essa fiorentina e per giunta esponente della stessa illustre famiglia.

Maria al contrario di Caterina era molto affascinante, ma neppure questo le risparmiò l’umiliazione di essere continuamente tradita dal consorte come era accaduto a colei che l’aveva preceduta.

Enrico IV sembrava però tenere in gran conto il giudizio della moglie che da scaltra fiorentina qual era, avvezza ai sotterfugi e alle confidenze, seppe manovrare nell’ombra per far valere la propria influenza sugli affari di Francia.   

Accanto a Maria troviamo l’inseparabile Leonora Galigai, la sua dama di compagnia giunta con lei da Firenze,  una donna scaltra, seducente e molto pericolosa.

Leonora Caligai insieme al marito Concino Concini anch’egli toscano, grazie all’amicizia di Maria, furono colmati di onori e riconoscimenti.

Questo atteggiamento di Maria de’ Medici nel favorire i suoi amici più cari non fece che alimentare giorno dopo giorno sempre più l’odio della nobiltà francese nei suoi confronti e nei confronti dei coniugi Concini.

Alla morte di Enrico IV, poiché Luigi XIII era ancora un bambino, Maria poté assumere la reggenza a suo nome, ma una volta cresciuto, il figlio la esautorò.

La regina madre venne imprigionata nel castello di Blois dal quale riuscì però a fuggire grazie all’aiuto di Richelieu la cui ascesa politica era stata alquanto favorita proprio da Maria stessa.

Ahimè però, come ben sappiamo, Richelieu era un uomo astuto e ambizioso e Maria comprese troppo tardi di aver concesso la sua fiducia all’uomo sbagliato.
Al momento opportuno infatti il cardinale Richelieu, divenuto ormai primo ministro, non si fece scrupolo di sbarazzarsi di lei.

Il romanzo, come i precedenti, si basa su dati storici; le ricerche dell’autore sono state effettuate non solo attraverso lo studio di biografie e documenti, ma anche attraverso numerosi viaggi nei luoghi in cui si svolsero i fatti.

Quello che più colpisce sono le bellissime e minuziose descrizioni che Matteo Strukul fa dei luoghi, dei palazzi e delle tele; il lettore si sente trasportato in un’altra epoca e la sua voglia di viaggiare per poter vedere dal vivo quegli stessi luoghi, quegli stessi dipinti così magistralmente raccontati viene oltremodo stimolata dalla lettura.

Alcuni fatti storici come ad esempio l’incidente della carrozza reale o la rocambolesca fuga dal castello di Blois della regina, potrebbero sembrare invenzioni di pura fantasia e invece,  per quanto romanzeschi e romanzati, sono fatti realmente accaduti.

Il materiale a disposizione dell’autore per quanto concerne la vita di Maria de’ Medici era in effetti già piuttosto ricco, ma a Matteo Strukul va il merito di averne fatto un romanzo davvero avvincente.

“Decadenza di una famiglia” più che il precedente “Una regina al potere” schiaccia l’occhio al romanzo di cappa e spada e soprattutto ai romanzi di Alexandre Dumas; non possiamo certo dimenticare che lo stesso Richelieu è protagonista di famosi suoi romanzi.

I personaggi di questo ultimo libro sono davvero tutti ben caratterizzati, affascinanti e seducenti seppur molti di loro siano ingannevoli, pericolosi e  voltagabbana.

La figura di Mathieu Laforge, l’uomo della regina prima e di Richelieu dopo, incarna perfettamente questo tipo di personaggio disinvolto e opportunista, tipico esponente di quest’epoca assai spregiudicata.

In ogni romanzo della tetralogia c’è una figura particolare che affianca il personaggio principale appartenente alla famiglia Medici: Brunelleschi, Leonardo Da Vinci, Nostradamus e in questo ultimo romanzo troviamo Pieter Paul Rubens, il celebre pittore fiammingo.

L’amicizia tra Maria de’ Medici e l’artista, al contrario di quanto uno sarebbe portato a pensare, è una realtà storica al punto che qualcuno ipotizza che veramente Maria abbia trascorso alcuni anni nella casa di Rubens.

Matteo Strukul ha dedicato i primi due capitoli della tetralogia al racconto di due figure maschili e fiorentine, mentre gli altri due capitoli sono stati dedicati alla storia di due figure femminili e francesi.
Ognuno dei quattro volumi può però essere letto tranquillamente come un romanzo a sé.

“Decadenza di una famiglia” è il libro che ho apprezzato in maggior misura; ho trovato la narrazione di questo romanzo più scorrevole delle precedenti e il ritmo narrativo molto più incalzante.

Un racconto avvincente e adrenalinico, personaggi  accattivanti ed ambigui, descrizioni di meravigliose dimore storiche e di dipinti di straordinario valore artistico, fanno di questo ultimo romanzo della saga dei Medici un libro che sa come affascinare il lettore e catturarne fantasia.


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