Il libro si apre con una nota
dell’autore che riassume in breve, a beneficio dei nuovi lettori, i fatti
avvenuti in precedenza unitamente a qualche nota sui personaggi principali. Siamo,
infatti, giunti al dodicesimo volume della saga dei Poldark, il volume
conclusivo.
Cornovaglia, 1818. Dopo la
morte di Jeremy Poldark, avvenuta nella battaglia di Waterloo, Ross e
Demelza stanno ritrovando la serenità perduta.
La figlia maggiore Clowance,
dopo la morte del marito Stephen Carrington, ha scelto di restare a vivere a Penryn
e di occuparsi in prima persona della piccola attività navale che questi aveva
avviato.
A Nampara con i genitori vivono
i due figli più piccoli: Henry che ha da poco compiuto sei anni e
Isabella-Rose ormai sedicenne. La ragazza è ancora sentimentalmente legata a
Christopher Havergal, il giovane ufficiale conosciuto quando era poco più che una
bambina.
Isabelle-Rose ha un grande talento
musicale e i genitori, superati i dubbi iniziali, acconsentiranno a lasciarla andare
a Londra per perfezionare la sua arte.
In quest’ultimo romanzo, come
per gli episodi precedenti, assistiamo all’ingresso sulla scena, di tanti nuovi
personaggi. Tra questi in particolare facciamo la conoscenza di Philip
Prideaux, un ex capitano congedato dall’esercito, e Maurice Valéry
un affascinante produttore teatrale.
Tra i personaggi storici della
saga, invece, un ruolo di primo piano è riservato a Valentine Warleggan. Nonostante
la recente paternità, Valentine continua ad essere sempre lo stesso giovane
arrogante ed insolente che abbiamo avuto occasione di conoscere precedentemente.
Il suo comportamento da impenitente libertino sarà causa non solo della rottura
definitiva del suo matrimonio con Selina, ma anche di molti altri avvenimenti
piuttosto inquietanti.
I romanzi di Winston Graham
non sono mai ripetitivi e anche questa volta il lettore non rimarrà deluso.
Di particolare fascino in
questa occasione è l’introduzione da parte dell’autore dell’elemento noir,
una storia che ricorda vagamente le atmosfere della vicenda di Jack lo squartatore.
Per le strade della Cornovaglia si aggira infatti un pericoloso assassino
che aggredisce e uccide giovani donne. Uno dei principali sospettati sarà
proprio il già citato Valentine Warleggan, ma nulla è mai come sembra e niente può
essere dato per scontato. Graham ci ha abituati a grandi colpi di scena fin dal
primo volume.
“Bella Poldark” è un romanzo
di commiato, la conclusione di una lunga e avvincete saga che ci ha tenuto compagnia
per tanto tempo. Non poteva quindi mancare una resa dei conti,
seppur simbolica, tra i due antagonisti di sempre: Ross Poldark e George
Warleggan. I due si scontreranno ancora, ma ormai sessantenni, il loro sarà
uno scontro molto diverso da quelli irruenti tipici della gioventù.
Negli anni i vari personaggi sono maturati
e il loro cambiamento non è stato solo anagrafico, ma dovuto anche a quegli
eventi della vita che li hanno segnati per sempre. Ogni esperienza ne ha
modificato e formato il carattere. I personaggi di Winston Graham, con tutte le
loro sfaccettature, sono sempre apparsi veri fin dal primo romanzo e questo ha
contribuito fortemente a renderli tanto cari al lettore.
La saga dei Poldark è una
delle saghe più affascinanti che abbia mai incontrato nella letteratura, sarà davvero
difficile trovarne un’altra che possa eguagliarla.