Un’antica profezia si è avverata… un’oscura minaccia incombe sul ducato… la dinastia dei Gonzaga è in pericolo.
Queste le parole scritte nel misterioso
biglietto che il capitano di giustizia Biagio dell’Orso aveva ricevuto in
Francia dal duca Vincenzo Gonzaga al
termine dell’episodio precedente “Il sigillo di Enrico IV”.
Biagio
sa che al suo rientro dovrà affrontare, oltre all’emergenza legata a quanto
scritto nella missiva ricevuta dal duca, anche la
collera di Rosa che sembra aver scoperto il suo tradimento con Agnese, una
delle dame della corte dell’imperatore Rodolfo II. Tecnicamente,
quando il misfatto accadde, Biagio e Rosa non stavano insieme poiché la lei lo
aveva lasciato, ma il capitano prevede che non
sarà semplice placare la gelosia della sua donna e farle intendere le proprie
ragioni.
Ad
attenderlo con ansia a Mantova c’è anche il
prefetto delle fabbriche Antonio Viani. L’uomo è accusato di aver trafugato, o
meglio di aver permesso che fosse trafugata, la mummia del Passerino durante i lavori di ristrutturazione delle camere
del palazzo dove questa era conservata.
Ma chi
era Rinaldo Bonacolsi detto il
Passerino e perché la sua mummia è così
importante per il duca Vincenzo? Perché tutta la corte è così preoccupata per
questo furto?
I
Bonacolsi avevano governano Mantova fino al 16 agosto 1328 allorquando Luigi
Gonzaga, con l’aiuto del popolo, la conquistò sottraendola proprio al Passerino
che trovò la morte quello stesso giorno.
Un
astrologo predisse a Luigi Gonzaga che la sua dinastia avrebbe prosperato fino
a quando il corpo del Passerino fosse stato custodito nella sua dimora.
È
ovvio che qualcuno ora vuole l’estinzione della dinastia, ma i nemici di Vincenzo Gonzaga sono tanti e
non sarà facile per Biagio scoprire il colpevole che si rivelerà essere un
abilissimo avversario.
“La
profezia dei Gonzaga”, quinto
episodio della saga, è un romanzo ricco di colpi di scena. Una lettura piacevole e scorrevole dove storia e fantasia si fondono alla
perfezione e dove i personaggi, nati dalla
fervida immaginazione dell’autrice, si muovono sulla scena in totale equilibrio
con quelli realmente esistiti.
Emerge
ancora una volta la grande capacità dell’autrice nel saper avvincere il lettore,
non solo grazie al grande
fascino dei protagonisti o al ritmo serrato e coinvolgente della narrazione, ma anche grazie
all’attenzione posta nei dettagli frutto di attente ricerche storiche.
Come
avrete notato dai miei post non ho seguito l’ordine cronologico nella lettura
dei vari episodi della saga
che è composta ad oggi di sei volumi, tutti romanzi autoconclusivi. Essendo però uniti da un
filo che lega le vicende dei vari protagonisti, se la vostra intenzione è fin dall’inizio quella
di leggere l’intera opera, il mio suggerimento è quello di affrontare la
lettura seguendo l’ordine di pubblicazione per poterne meglio apprezzare il
fascino.