Alphonsine Plessis, conosciuta con il nome di Marie Duplessis, fu la giovane cortigiana
più ammirata della Francia di metà Ottocento.
Nacque in
Normandia nel 1824 da Marie, una
donna di modeste origini ma dai modi aristocratici, e da Marin Plessis, un
venditore ambulante molto attraente ma anche squattrinato e violento.
Alphonsine e la sorella Delphine, abbandonate dalla
madre che morì poco dopo, vennero allevate separatamente da alcuni parenti.
Alphonsine, appena dodicenne, venne però rimandata
a casa dal padre e Marin non si fece scrupolo di sfruttarne la bellezza nel più
abietto dei modi.
Qualche tempo dopo la ragazza giunse a Parigi forse fuggita da un gruppo di zingari a cui era
stata venduta dal padre o forse accompagnata dallo stesso Marin.
Dopo un
primo periodo da grisette ossia da sartina di facili costumi, una di quelle
ragazze che frequentavano gli studenti
squattrinati e bohémienn, Alphonsine
venne notata da ammiratori di alto lignaggio e facoltosi in grado di farle fare
il salto da grisette a lorette.
Da lorette, Alphonsine non dovette più
concedersi per poco ma, messole a
disposizione un appartamento tutto per sé, poté finalmente iniziare a vivere
nel lusso.
Conti,
marchesi, duchi, uomini potenti e artisti di fama come Alexandre Dumas figlio e
Franz Liszt fecero a gara per contendersi le grazie di Marie Duplessis che grazie a loro riuscì ad avere un accesso
privilegiato a quel mondo ricco di stimoli culturali precluso alle donne oneste
della buona società.
Marie Duplessis era un’autodidatta, un’avida lettrice e una regolare frequentatrice di
teatro determinata a sfruttare ogni possibilità che le venisse concessa per
approfittare della vivace cultura parigina dell’epoca.
Julie
Kavanagh ci restituisce la storia di uno dei personaggi di metà Ottocento più
celebrati dalla letteratura e non solo.
Quando nel 1847
Marie Duplessis morì di tisi ad appena 23 anni, la sua scomparsa venne
considerata un evento di portata nazionale tanto che i giornali non scrissero d’altro
per giorni e persino Charles Dickens all’epoca a Parigi fu sorpreso e divertito
dal clamore suscitato dalla scomparsa di una
gloria del demi-monde.
Marie Duplessis è la protagonista romanzata del celebre romanzo di Alexandre Dumas figlio, La signora delle Camelie.
Marguerite Gautier è la trasposizione romantica di
Marie mentre Armand Duval raccoglie in sé le caratteristiche di diversi amanti della
bella cortigiana tra cui anche lo stesso Dumas.
Altra
celebre opera incentrata sulla Signora
delle Camelie è senza dubbio La
Traviata di Giuseppe Verdi, libretto
di Francesco Maria Piave, dove Marguerite/Marie assume il nome Violetta e Armand quello
di Alfredo.
Ma la storia è
piena di echi di questa romantica e struggente storia d’amore e non ultimo
possiamo ricordare il celebre film del
2001 Moulin Rouge! dove Nicole
Kidman interpreta il personaggio di Satin/Marie mentre a Ewan McGregor spetta il ruolo di Christian, l’innamorato.
Fonte
principale del saggio di Jiulie Kavanagh è il libro “La Verite Sur La Dame Aux
Camelias (Marie Duplessis),” di Vienne Romain, amico d’infanzia di Aplhonsine, il quale pur innamorato
di lei per tutta la vita non ne diventò mai l’amante. L’autrice ha però scavato
a fondo negli archivi e ha consultato molti altri testi, vasta infatti è la bibliografia riportata, per restituirci l’immagine quanto
più veritiera possibile di quella ragazza che ancora oggi riesce ad affascinare
l’immaginario collettivo per il suo fascino e la sua gioia di vivere tanto
che a Gacé, in Normandia, si trova un museo a lei dedicato, il Museé de la Dame aux camélias.
Il
ritratto di Marie Duplessis è molto diverso da quello dell’eroina romantica che musica e
letteratura ci hanno voluto restituire, ma non per questo meno affascinante.
Marie Duplessis sarebbe forse stata in grado di un gesto d’amore clamoroso come quello di Marguerite/Violetta, ma mai sarebbe stata capace di rinunciare,
e infatti quando ne ebbe la possibilità non lo fece, al fervore della vita parigina, al lusso, alle feste e ai piaceri
edonistici.
Marìe Duplessis era una donna
caparbia, volitiva, pratica e manipolatrice che seppe imporsi e incantare il
bel mondo con il suo fascino, la sua eleganza e la sua cultura.
Forse conoscere la vera storia di
Marie Duplessis potrebbe ridimensionare in parte il mito della Signora delle camelie, ma contribuisce
senza dubbio a crearne uno nuovo, quello della bella, seducente e carismatica Ragazza delle camelie.