venerdì 13 dicembre 2019

“The Mist in the Mirror” di Susan Hill


THE MIST IN THE MIRROR
di Susan Hill
VINTAGE
Sir James Monmouth è un anziano signore che frequenta un esclusivo circola di Londra. 
Un giorno, durante la conversazione con un giovane socio, decide di affidare a questi il racconto della sua vita, un racconto decisamente fuori da comune e, a dir la verità, piuttosto inquietante.

Sir James Monmouth era stato allontanato dall’Inghilterra all’età di cinque anni. Dopo la morte dei suoi genitori, non essendoci alcun parente che potesse prendersi cura di lui, il piccolo James era stato mandato a vivere in Africa dove era stato affidato alla cure di un tutore.

L’adolescente James, durante i numerosi viaggi intrapresi in compagnia del suo tutore, era rimasto affascinato dalla figura di un esploratore.
Conrad Vane, questo era il nome dell’esploratore, era diventato per lui una specie di eroe e una figura a cui ispirarsi.

Alla morte del suo tutore Sir James Monmouth aveva deciso che era giunto finalmente il momento per lui di rivedere la propria patria.
Egli, infatti, aveva compiuto numerosissime esplorazioni nel corso degli anni, ma mai aveva avuto occasione di ritornare in Inghilterra.

Non aveva alcuna memoria della sua terra d’origine, della quale nel frattempo aveva letto moltissimo rimanendone molto affascinato, ed ora era giunto per lui il momento di ritornare a casa.

Sir James Monmouth nonostante l’età adulta, era ancora ossessionato dalla figura di Conrad Vane tanto che, una volta giunto in Inghilterra, era sua ferma intenzione provare a far luce sulla lacunosa storia della vita dell’esploratore inglese e magari scrivere egli stesso un libro su di lui.

Sebbene tutti provassero a dissuaderlo dalle sue indagini, Sir Monmouth non era minimamente intenzionato a lasciarsi scoraggiare e, nonostante il verificarsi di diversi sinistri avvenimenti che avrebbero indotto chiunque a desistere dai proprio intenti, Sir James proseguiva senza sosta nel suo proposito.

Sir James iniziava, però, ad avvertire strani malesseri, ad avere angoscianti visioni, a soffrire di disturbi del sonno e a sentire nel buio misteriosi pianti e lamenti.

Come se non bastasse fin dal suo arrivo sul suolo inglese avvertiva spesso una strana presenza accanto a sé, come se qualcuno lo stesse pedinando.

C’era poi la figura di un ragazzino triste e pallido che sembrava seguirlo ovunque osservandolo in silenzio da lontano, senza lasciarsi mai avvicinare.

Chi era quel ragazzino? Cosa c’era di vero nelle insistenti e ambigue voci sulla dissolutezza di Conrad Vane? E perché tutti avevano così paura di parlare della vita di un uomo ormai morto da tanti anni?

Come potete intuire dal titolo del post, ho letto questo romanzo in lingua originale. Era da un po’ di tempo che non leggevo qualcosa in inglese e questo libro si è rivelato un’ottima scelta.
Il romanzo è molto descrittivo e quindi un ottimo esercizio per imparare nuove parole, inoltre il ritmo incalzante della storia sprona il lettore ad avanzare velocemente nella lettura per scoprire cosa accadrà nelle pagine successive.  

Il racconto è molto scorrevole e la storia è davvero coinvolgente grazie ad una trama dai risvolti inquietanti e misteriosi in un crescendo di episodi carichi di adrenalina e di suspense che affascinano il lettore fin dalle prime pagine.

“The mist in the mirror” è un romanzo popolato da fantasmi, da oscure presenze e da spiriti inquieti, come potevano esserlo i romanzi gotici, i racconti di Edgar Allan Poe o le opere di Wilkie Collins.

Il romanzo di Susan Hill è il libro perfetto per gli appassionati del genere che non potranno che restare affascinati da questa intrigante e oscura storia di fantasmi vecchio stile.





domenica 8 dicembre 2019

“La furia della marea” di Winston Graham


LA FURIA DELLA MAREA
di Winston Graham
SONZOGNO
Il Diciottesimo secolo sta volgendo al termine e i protagonisti della storia hanno l’angosciante sensazione che non solo il secolo sia prossimo  alla fine, ma anche la vita così come l’anno conosciuta fino ad allora.

Ross è ancora scosso dal tradimento di Demelza, i sentimenti che prova sono contradditori e fatica a ritrovare con lei l’armonia di un tempo nonostante sia la cosa che desideri più ardentemente.
Dopo aver vinto la sfida con il suo rivale di sempre, George Warleggan, Ross Poldark ora è un membro del parlamento e questa nuova carica lo costringe a dividere il suo tempo tra Londra e la Cornovaglia.

Durante l’assenza di Ross a Nampara è la moglie ad occuparsi degli affari di famiglia.
Demelza, da donna forte e determinata qual è, nonostante le difficoltà riesce sempre ad affrontare saggiamente ogni cosa sia per quanto concerne la miniera e la fattoria sia per quanto riguarda le problematiche familiari.

Il matrimonio di Morwenna con il reverendo Osborne è sempre più in crisi e l’uomo sembra essere disposto a  qualunque cosa pur di liberarsi della moglie.
Drake, pungolato in tale direzione da Demelza e da Sam, è finalmente sul punto di rifarsi una vita con una brava giovane del villaggio, nonostante non abbia però mai dimenticato Morwenna.
L’amore di Drake e Morwenna sembra ormai un amore impossibile, eppure la vita si sa è beffarda e riserva sempre delle sorprese.

Elizabeth e il marito sembrano aver ritrovato finalmente un po’ di serenità in quanto George sembra essere riuscito a superare il terribile dubbio sulla vera paternità di Valentine. Ma quanto durerà questa tregua?

Nel frattempo un nuovo personaggio appare sulla scena, un libertino senza scrupoli che ha messo gli occhi su Demelza e Ross non esiterà a sfidarlo a duello rischiando non solo di compromettere la sua posizione in parlamento, ma anche la sua completa riconciliazione con la moglie.

Il matrimonio di Caroline e Dwight scricchiola a seguito di un duro colpo che la sorte ha loro riservato.
Il loro legame è profondo, ma i loro caratteri sono molto diversi così come completamente diverso è il loro modo di affrontare le crisi.
Riusciranno a ritrovarsi anche questa volta?

Siamo arrivati così al settimo libro della saga e, come sempre, gli avvenimenti si susseguono senza tregua.

Nuovi personaggi si affacciano sulla scena, altri acquistano importanza con le loro vicissitudini e le vecchie storie si intrecciano con le nuove dando vita ad un nuovo ed avvincente romanzo.

Il punto di forza di questa saga, non mi stancherò mai di sottolinearlo, è proprio la grande capacità di Winston Graham di riuscire a tenere viva l’attenzione del lettore arricchendo la storia, romanzo dopo romanzo, con l’introduzione di nuovi personaggi, con l’evoluzione e la crescita di quelli conosciuti e con nuovi interessanti sviluppi della trama.

Ancora una volta ci ritroviamo a sperare in una riconciliazione completa tra Ross e Demelza e tra Dwight e Caroline e, ancora una volta, non possiamo non sperare che accada qualcosa per cui possa finalmente esserci un lieto fine anche per Drake e Morwenna.

Il racconto scorre veloce e il romanzo si legge tutto d’un fiato, ma anche questo aspetto non è una novità per i lettori della saga.
Ci si ritrova sempre troppo presto all’ultima pagina con la speranza che la casa editrice pubblichi quanto prima il volume successivo.

Da venerdì 3 gennaio andrà in onda su Sky la quinta ed ultima stagione della serie TV dedicata ai Poldark.
Non sarà facile accettare la conclusione di una serie TV che tanto ci ha affascinato, ma la buona notizia è che il racconto si fermerà prima della fine della storia scritta da Winston Graham per cui, una volta terminata la visione televisiva, le vincente della famiglia Poldark ci potranno tenere compagnia attraverso le pagine dei libri ancora per un po’.


I post relativi ai precedenti romanzi potere trovarli qui