CONVERSAZIONI ALL’ORA DEL TE’
di Jerome K. Jerome
IL SOLE 24 ORE
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Scritto
nel 1903, “Conversazioni all’ora del tè” è un brevissimo romanzo di appena una
settantina di pagine, in cui la vera
protagonista come recita il suo stesso titolo è la conversazione.
In un salotto inglese dei
primi del Novecento si ritrovano alcuni personaggi piuttosto eccentrici.
Nessuno
di loro è identificato con il proprio nome, ma piuttosto attraverso il ruolo
che ricopre in società: la Donna di
Mondo, la Vecchia Signorina, il Poeta Minore, la Giovane Girton, il Filosofo.
Ogni
personaggio recita alla perfezione la sua parte muovendosi con grande disinvoltura
su di un immaginario palcoscenico magistralmente descritto dall’autore.
Gli argomenti toccati,
sorseggiando una buona tazza di tè nella più pura tradizione inglese, sono i
più svariati: dall’amore alla civilizzazione, dal matrimonio al ruolo della
donna nella società, dalla lettura all’arte.
Le
cosiddette unità aristoteliche di luogo, tempo e azione sono perfettamente rispettate
in questo breve romanzo che, sotto ogni aspetto, si rivela essere un testo idoneo
ad un adattamento teatrale.
Lo stile è tipicamente
inglese così come la sua ambientazione.
“Conversazioni all’ora del tè” è un romanzo ricco di humor
e ironia, ma nonostante questo il testo sembra non decollare mai.
Ci
sono in effetti alcune pagine molto divertenti, tra queste quelle dedicate
alla storia della moglie che chiede al marito di essere amata di più, ma
ottenendo ciò che tanto desidera, si sente soffocata da tante premure e alla fine
chiede di essere amata di meno.
Sotto
certi aspetti il romanzo sembra quasi evocare lo spirito di alcuni testi teatrali
di Oscar Wilde, ma resta lontano dal raggiungerne la stessa ricercatezza e
profondità.
Jerome
K. Jerome scrive:
Un libro
che ci interessa veramente ci fa dimenticare che stiamo leggendo (…)
affermazione
che trovo molto vera, ma forse è proprio questo l’elemento mancante che
riscontro in “Conversazioni all’ora del tè”: durante la lettura non ho mai
smesso di essere cosciente del fatto che io stessi leggendo un libro, non sono
mai riuscita a sentirmi partecipe della conversazione, presente in quel salotto
a sorseggiare il tè insieme ai personaggi del romanzo.
Jerome
K. Jerome ebbe un grande successo con la pubblicazione di quello che è ritenuto
dalla critica il suo capolavoro ossia “Tre
uomini in barca” (1889), successo che gli diede la possibilità di
guadagnare a sufficienza per potersi dedicare alla scrittura a tempo pieno, ma
anche un successo che non riuscì mai più ad eguagliare con le successive opere.
Dopo
la lettura di “Conversazioni all’ora del tè”, è cresciuta in me la curiosità di
leggere il libro più famoso di Jerome perché, non solo mi permetterebbe di
conoscerne meglio l’autore, ma mi potrebbe forse aiutare a valutare più correttamente
l’opera appena letta che, come avrete capito, mi ha lasciato non poche
perplessità.