Corre l’anno 1565, Tiziano ha
superato la sessantina mentre Michelangelo è rimasto forse l’unico testimone
delle scelleratezze compiute, in quegli stessi ultimi sessant’anni, dai papi che
si sono succeduti sul soglio di Pietro e dai loro ministri.
Michelangelo ha
assistito ai delitti dei Borgia, alle guerre dei Della Rovere, ai tentennamenti
e ai fallimenti dei Medici, all’astuzia dei Farnese; nulla lo può più
turbare neppure i costumi dissoluti del cardinale Innocenzo Del Monte, il
giovane amante del defunto Giulio III, o gli omicidi e le nefandezze dei nipoti
dell’attuale papa.
Morone è ancora rinchiuso a
Castel Sant’Angelo, accusato di eresia, mentre Paolo IV sembra
sempre più intenzionato a vendicarsi dei suoi nemici, coloro che erano
stati indicati con il nome di spirituali.
Solimano ad
Oriente, nonostante la malattia, non è assolutamente intenzionato a designare
un successore e ancor meno a cedergli il potere. Tutto questo non fa che peggiorare i
rapporti tra i suoi figli, Selim e Bayezid, che si affrontano senza
esclusione di colpi in previsione di quel momento tanto atteso.
Con “Il cielo di pietra” quinto
volume della serie “Il secolo dei giganti”, si conclude il racconto del
Cinquecento nato dalla penna di Antonio Forcellino.
Un racconto affascinante e
coinvolgente di un secolo costellato da un susseguirsi ininterrotto di guerre,
amori, alleanze, tradimenti, scelleratezze di ogni sorta compiute da
regnanti, principi della Chiesa e papi, ma anche un secolo che vide all’opera artisti
dal talento straordinario quali Leonardo Da Vinci, Raffaello, Michelangelo e Tiziano.
Michelangelo è il filo
conduttore di tutti i volumi della serie. Una figura carismatica quella
descritta da Antonio Forcellino che libro dopo libro si fa sempre più strada nel
cuore del lettore.
Il Michelangelo che emerge
dalle pagine dei romanzi è un uomo scontroso e geloso della sua arte che
col passare degli anni, in un certo qual modo, si addolcisce pur restando
sempre fedele ai propri ideali, ma anche a quel suo carattere burbero. Un uomo
che non ama le vendette, ma le sfide quelle sì, sempre pronto ad accettarle
fino alla fine dei suoi giorni. Un artista divino in grado di creare
qualcosa di straordinario come un cielo di pietra per San Pietro
nonostante l’età ormai avanzata.
Tre i papi protagonisti di questo ultimo romanzo: Paolo IV, Pio IV e Pio V.
Sulla scena si affaccia,
poi, un nuovo protagonista che, sebbene resti per il momento sullo sfondo, sarà
destinato a diventare il principe italiano più importante. Il suo nome? Cosimo
I de’ Medici colui che nel conclave in cui venne eletto Pio IV si dimostrò essere l’attore più intelligente.
Poche serie riescono a tenere
incollato il lettore dall’inizio alla fine, questa di Forcellino è
indubbiamente una di quelle.
Dispiace moltissimo dover
lasciare andare per sempre personaggi come Marcantonio Colonna, Giulia
Gonzaga e Vittoria Farnese, ma questo purtroppo è il triste destino di ogni
lettore che incontri, tra le pagine dei libri, protagonisti tanto affascinanti
e si imbatta in un racconto tanto avvincente nel quale personaggi reali e
storia romanzata si fondano alla perfezione come accade magistralmente nei romanzi
di Forcellino.