NINFA DORMIENTE
di Ilaria Tuti
LONGANESI |
Ilaria Tuti, dopo il grande successo
ottenuto con il suo romanzo d’esordio
“Fiori sopra l’inferno”, in traduzione in più di 25 paesi, torna finalmente in
libreria, per la gioia di noi lettori, con un nuovo appassionante romanzo.
In “Ninfa dormiente” il commissario Teresa Battaglia ed il suo
braccio destro Massimo Marini sono alle prese con un complicatissimo caso di
omicidio, un vero e proprio cold case poiché l’efferato assassinio è stato compiuto nel lontano aprile del 1945.
Tutto nasce con il ritrovamento di una famosa opera di Alessio Andrian, La Ninfa dormiente, un disegno che
ritrae una giovane donna dalla grazia singolare, un viso in grado di affascinare
chiunque lo osservi.
Il
disegno però nasconde un terribile segreto: l’opera è stata eseguita con una bacchetta di pietra nera
ed una di ematite come era d’uso all’epoca della sua realizzazione, ma sul
foglio vi è molto di più, vi sono tracce di sangue umano.
Il
disegno è stato eseguito intingendo le dita nel cuore di qualcuno,
verosimilmente nel cuore della donna raffigurata.
Il primo ad essere sospettato dell’omicidio
è ovviamente l’artista Alessio Andrian.
Andrian
era all’epoca un partigiano della Brigata Garibaldi, la sua brigata era di stanza nel Carso
e verso la fine della guerra si era spostata nel Canal del Ferro, vallata
montana della provincia di Udine.
L’uomo però vive inchiodato ad una sedia
a rotelle e non proferisce verbo da
quell’aprile del 1945 quando fu ritrovato che vagava febbricitante in un bosco
nei pressi del paesino di Bovec.
Egli non ha nessuna patologia che
giustifichi il suo stato, resta quindi un mistero perché un giovane uomo abbia
deciso di votare la sua vita all’immobilità ed al silenzio.
Le indagini condurranno il commissario
Battaglia nei boschi della Resia e nei paesini di questa valle i cui abitanti
si adoperano ostinatamente ed instancabilmente ogni giorno nel tentativo di mantenere
vive le loro tradizioni e difendere le
loro origini.
Trattandosi di un thriller non posso
ovviamente dilungarmi ulteriormente nell’esporvi la trama del romanzo con il
rischio di anticiparvi qualche colpo di scena che vi rovinerebbe il piacere
della lettura.
Posso però assicurarvi che questo
secondo romanzo di Ilaria Tuti non vi deluderà assolutamente.
“Ninfa
dormiente” è una storia carica di suspense e colpi di scena che trascina il
lettore fin dalle prime pagine, una storia che si fa leggere tutta d’un fiato.
La scrittura è scorrevole e la trama
affascinate ed intrigante; coinvolgente ed appassionante in modo particolare è
poi l’alone di mistero che aleggia per
tuta la durata del racconto strizzando l'occhio al mondo soprannaturale.
Da non sottovalutare il piacere nel
ritrovare una vecchia conoscenza come quella di Teresa Battaglia; il
commissario è uno di quei personaggi letterari in grado di coinvolgere
emotivamente il lettore e renderlo partecipe delle sue vicende stabilendo con lui una forte connessione.
La Battaglia è sempre la donna forte, combattiva ed empatica conosciuta nel
primo romanzo, forse un po’ più provata a causa dell'avanzare della malattia, ma lei
non è intenzionata a mollare e si aggrappa alla sua memoria di carta per restare a galla.
Teresa
Battaglia è più che mai decisa a scoprire una volta per tutte anche che cosa
tormenti il giovane Massimo Marini.
L’equilibrio del loro rapporto fatto di
continui battibecchi, frasi non dette e misteri è destinato in questo secondo
romanzo a mutare notevolmente, ma quanto ed in che modo lascio a voi la
possibilità di scoprirlo.
Personalmente posso dirvi che Massimo Marini è un personaggio a me
molto caro quasi quanto quello della Battaglia e non vi nego che la lettura di
questo secondo episodio sia riuscito ad accrescere ulteriormente la mia simpatia nei suoi
confronti.
In “Ninfa dormiente” incontriamo anche nuovi personaggi che, con ogni
probabilità, ci accompagneranno anche nei prossimi episodi, come Albert Lona, vecchia conoscenza del
commissario, una creatura
brutale che si mimetizzava con abiti eleganti e modi raffinati e come Blanca con il suo amico a quattro zampe
Smoky, non un semplice cane, ma un cane HRD (Human Remains Detection).
Blanca e Smoky in verità sono reali e
nella vita di tutti i giorni si chiamano Cristina e Ice come Ilaria Tuti stessa
riporta nelle sue note poste
al termine del volume.
Appassionante e coinvolgente “Ninfa
dormiente” è un romanzo assolutamente da
leggere perché, che siate amanti del genere o meno, il personaggio di
Teresa Battaglia è un personaggio al quale non potrete non affezionarvi ed
appassionarvi.