giovedì 15 giugno 2023

“Il colosso di marmo” di Antonio Forcellino

Il secondo volume della serie “Il secolo dei Giganti” dedicata da Antonio Forcellino alla storia del Cinquecento vede come protagonista principale il genio di Michelangelo.

L'artista, dopo il successo ottenuto a Roma con la sua Pietà, fa ritorno a Firenze dove ad accoglierlo trova Machiavelli che gli commissiona il David.

Savonarola è stato condannato come eretico e a Firenze è stata nuovamente instaurata la Repubblica. La situazione politica dell’Italia è alquanto confusa. Ludovico il Moro vorrebbe rientrare a Milano, Venezia è tenuta sotto scacco da Bajazet mentre Francia, Spagna e Impero si contendono il territorio italiano. In tutto questo caos il Valentino, lo scellerato figlio di Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, è più che mai deciso a crearsi un suo principato.

Firenze è fragile e fa gola a molti, teme l’ingordigia di Cesare Borgia e l’interesse delle altre potenze per le sue terre. L’immagine del David che sconfigge il gigante Golia diventa così il simbolo con cui dimostrare ai nemici il proprio valore e la propria forza.

In verità, sebbene i primi tre volumi della serie vengano intitolati dall’autore ciascuno ad uno dei tre grandi del Rinascimento (Leonardo, Michelangelo, Raffaello), tutti e tre gli artisti sono co-protagonisti di questo secondo libro.

Il rispetto e l’ammirazione di Raffaello verso Leonardo, la simpatia di questi per il giovane urbinate, l’animo tormentato e il carattere scontroso di Michelangelo emergono prepotentemente dalle pagine di questo romanzo.

L’autore dipinge in queste pagine un affresco quanto mai vivido e affascinante del periodo in cui furono protagonisti artisti di tale fama, ingegno e talento.

Come per il primo volume, anche in questo secondo libro viene posto l’accento sui vari pontificati per dare ordine agli eventi che si susseguirono nel corso della storia. Scelta quanto mai indovinata poiché coloro che sedettero sul soglio di Pietro furono tra i principali attori della storia del Rinascimento nonché ago della bilancia di quella politica internazionale fatta di continue alleanze e tradimenti.

Alessandro VI (Rodrigo Borgia), Giulio II (Giuliano della Rovere) e Leone X (Giovanni de’ Medici), tre papi molto diversi e dalla personalità complessa che segnarono profondamente la storia di Roma, della Chiesa e dell’Italia rinascimentale.

Dalle pagine di Antonio Forcellino emerge la figura affascinate di Giulio II che invoglia il lettore ad approfondire la storia di questo papa guerriero, fiero e volitivo, che venne immortalato da Raffaello in quell’atteggiamento remissivo e dolce che poco, in verità, lo caratterizzò nel corso della sua vita. Raffaello aveva però compreso quanto l’arte potesse essere un’arma più potente della spada per veicolare un messaggio. Quale modo migliore, quindi, per umanizzare un pontefice energico come un condottiero e scaltro come un diplomatico se non rappresentandolo in atteggiamento malinconico­?

Tantissime sono le figure che popolano queste pagine e tra loro anche molte donne dal temperamento straordinario come Vittoria Colonna, Giulia Farnese, Isabella d’Este e Lucrezia Borgia.

Questo secondo volume si conferma essere un racconto avvincente e avventuroso di una delle epoche più affascinanti della storia.

Originariamente la serie dedicata al Cinquecento italiano doveva essere una trilogia, ma alla fine i volumi sono diventati cinque. L’ultimo volume è uscito proprio in questi giorni.

 



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