È un Michelangelo avanti con
gli anni e in cerca di redenzione il protagonista di questo bellissimo romanzo
di Matteo Strukul.
Le parole di Lutero hanno infiammato l’Europa e la Chiesa sta attraversando una delle peggiori crisi degli ultimi tempi, persino a Roma si parla di una nuova fede. Michelangelo, si interroga sul ruolo da lui svolto alla corte papale, pentendosi e quasi vergognandosi di essere stato proprio lui, con la sua arte, uno dei maggiori artefici di quello splendore e di quel fasto che ad altro non servivano se non a camuffare la vera essenza del potere e del dominio.
Giunge in suo soccorso l’amica Vittoria Colonna, marchesa
di Pescara, donna colta e illuminata, che lo mette in contatto con un gruppo
di riformatori di cui ella stessa fa parte e che sono capeggiati dal cardinale
inglese Reginald Pole. Michelangelo ritrova se stesso, ma non la pace perduta
perché Gian Pietro Carafa, capo del Santo Uffizio, è più che mai deciso ad
eliminare la setta degli Spirituali.
Matteo Strukul riesce in maniera magistrale a ricreare
l’ambientazione perfetta per raccontare fatti realmente accaduti facendo
interagire personaggi storici con altri di pura fantasia. Protagonisti affascinanti che coinvolgono il lettore con le loro storie fin dalle prime
pagine, come nel caso di Malasorte, una ragazzina a cui la vita non ha mai fatto
sconti. Forte, intelligente e determinata,
anche aggressiva se necessario, Malasorte è anche capace di donare amore
incondizionato, sempre leale con chi gli ha dimostrato
affetto. Questa ragazzina, dal nome così particolare, non può che far breccia
nel cuore del lettore, così come lo ha fatto in quello del rude Michelangelo. Pagina dopo pagina, però, scopriremo che l'artista in fin dei conti non è l'uomo burbero che la
storia ci ha sempre dipinto, ma è un uomo che, a suo modo, sa anche essere sensibile e generoso.
Il presunto coinvolgimento di Michelangelo con
il gruppo degli Spirituali e con l’Ecclesia Viterbensis di Reginald Pole, a cui
si ricollega Matteo Strukul, nasce dalle tesi sostenute da una particolare corrente della critica dell’arte
a cui fanno capo Antonio Forcellino, Maria Forcellino e Adriano Prosperi. Essi sostengono
che nell’ultima produzione di Michelangelo è evidente l’importanza delle sue
frequentazioni in quanto nelle sue ultime opere si scorgono chiari segni di
quella dottrina riformata che sosteneva un ritorno alla purezza evangelica.
“Inquisizione Michelangelo” è un bellissimo romanzo storico
coinvolgente ed emozionante, ricco di colpi di scena. Tradimenti, amore,
cospirazioni… non manca proprio nessun elemento per tenere incollato il lettore
alle pagine. Come sempre Matteo Strukul ci regala un puntuale affresco
storico dell’epoca nel quale si muovono i suoi meravigliosi personaggi di
fantasia che ci raccontano la loro storia interagendo con quei
personaggi reali, altrettanto straordinariamente narrati dall’autore, che a
loro volta ci raccontano la Storia.
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