giovedì 30 giugno 2022

“I leoni d’Europa” di Tiziana Silvestrin

Corre l’anno 1582. A Mantova lo scozzese James Crichton e l’amico Thomas, dopo aver sottratto con l’inganno al sagrestano le chiavi della basilica di Santa Barbara, si introducono nella chiesa per trafugare un oggetto particolarmente significativo. 


Poiché tra le chiavi in loro possesso manca proprio quella che apre la cripta, Crichton e il suo sodale cercano di forzare la serratura, ma il rumore mette in allarme le guardie costringendoli a scappare. 


Nella fuga si imbattono nel principe Vincenzo Gonzaga in compagnia di Ippolito Lanzoni. Ne nasce, apparentemente senza ragione, uno scontro nel quale il Lanzoni perde la vita per mano di Crichton. Il principe Vincenzo, accecato dalla rabbia per l’uccisione dell’amico, ferisce a morte lo scozzese che cerca inutilmente soccorso presso lo speziale Geniforti. 


Il caso è spinoso: il figlio scapestrato del duca di Mantova deve rispondere di omicidio e il consigliere ducale Zibramonti incarica il capitano di giustizia Biagio dell’Orso di scoprire cosa sia realmente accaduto.


Il capitano dovrà recarsi a Venezia per indagare su chi fosse davvero Crichton. Sebbene il duca in persona si fosse legato molto a lui, il giovane aveva tutta l’aria di essere un avventuriero e proprio dalla Serenissima giungono voci alquanto contraddittorie sul suo conto.


Biagio dell’Orso si troverà davanti ad un complotto internazionale dalla complessa trama dove ad essere coinvolti, oltre a scaltre cortigiane e spietate spie prezzolate, non mancheranno importanti elementi quali il pericoloso Walsingham, diplomatico della regina Elisabetta I, i servizi segreti del Consiglio dei Dieci della Serenissima e anche alcuni religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù.


“I leoni d’Europa” è il primo volume della saga dei Gonzaga nata dalla penna di Tiziana Silvestrin. Avevo iniziato col leggere il secondo libro “Le righe nere della vendetta” attirata dalla trama che vedeva sulla scena anche la dinastia Medici.

Rimasi conquistata dall’abilità della Silvestrin di saper costruire una trama, passatemi il gioco di parole, avvincente e convincente, basata su verità storiche ampiamente documentate, nessuna sbavatura sia a livello storiografico che narrativo.


Da qui la voglia di leggere l’intera saga a partire ovviamente da questo primo episodio dove la famiglia Medici è un po’ defilata, ma sempre presente con le trame ordite da Bianca Cappello decisa a sferrare un duro colpo all’orgoglio dei Gonzaga.

Il principe Vincenzo sposerà Eleonora de’ Medici, figlia di Francesco I e della sua prima moglie Giovanna d’Austria, ma non senza essere costretto prima a dare pubblica prova della sua virilità.


In questo romanzo si fa la conoscenza del protagonista della saga ovvero l’affascinate Biagio dell’Orso. Questi non solo è tremendamente attraente con la sua carnagione scura e i suoi profondi occhi neri ma anche leale affidabile. Dotato di un così profondo senso di onestà e rettitudine, da essere tormentato dagli scrupoli di coscienza ogni qualvolta si trovi a dover fare rispettare una legge che non coincida con la giustizia.


La saga dei Gonzaga si compone di sei romanzi, l’ultimo uscito proprio questo mese. Sono tutte storie autoconclusive, nessun vincolo per il lettore tranne il fatto che, devo avvisarvi, sarà difficilissimo trattenersi dal volerli leggerli tutti.


A presto con il terzo episodio “Un sicario alla corte dei Gonzaga”.

 

 


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