UN UOMO AL POTERE
di Matteo
Strukul
NEWTON COMPTON EDITORI
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Il
secondo libro della quadrilogia di Matteo Strukul dedicata alla famiglia Medici
vede come protagonista il suo più famoso esponente Lorenzo il Magnifico.
Siamo nel 1469 e Lorenzo de’ Medici ha
appena vinto il torneo a cui ha preso parte dedicando la vittoria alla donna da lui amata: Lucrezia Donati.
In realtà Lorenzo ha da poco sposato per procura Clarice Orsini che giungerà
a Firenze poco tempo dopo scortata da Giuliano, fratello del Magnifico.
Il matrimonio con una nobildonna romana
porterà non solo lustro alla famiglia Medici ma gli garantirà anche l’appoggio di una famiglia, quella degli
Orsini appunto, che rafforzerà i rapporti e l’influenza medicea in Vaticano
qualora venisse eletto un papa avverso alla famiglia fiorentina.
Pochi mesi dopo l’arrivo di Clarice a
Firenze, Piero de’ Medici muore ed il
ventenne Lorenzo viene chiamato a guidare la Repubblica.
Lorenzo fin da piccolo ha sempre avuto coscienza
di quello che sarebbe stato il suo destino: la guida della famiglia Medici e il
governo della Repubblica.
Nonostante questa sua consapevolezza però egli si sente profondamente combattuto tra desideri e obblighi, tra amore e potere.
Il
Magnifico deve guardarsi le spalle da
nemici molto agguerriti tra i quali spiccano Girolamo Riario, nipote di
Sisto IV, Jacopo e Francesco Pazzi,
storici avversari della sua famiglia, e l’arcivescovo
di Pisa Francesco Salviati.
Tra tutti i nemici che tramano
nell’ombra c’è anche una vecchia
conoscenza del lettore, Laura Ricci, protagonista di fantasia del primo
volume della saga di Matteo Strukul, “Una dinastia al potere”.
In questo secondo libro la donna è più
agguerrita che mai ed al suo fianco ora fa il suo ingresso anche il figlio di lei, Ludovico.
Il romanzo non racconta tutta la vita di
Lorenzo il Magnifico, ma si ferma all’anno 1478,
anno della famosa congiura dei Pazzi, l’attentato in cui Lorenzo riuscì a
salvarsi per miracolo e nel quale invece perse la vita suo fratello Giuliano.
In “Un uomo al potere” Matteo Strukul ci
racconta la vita di due importanti
figure dell’epoca: quella Lorenza il Magnifico e quella di Leonardo Da Vinci.
Leonardo Da Vinci era una figura di
spicco dell’epoca del Magnifico eppure il suo genio brillò a Milano più che a
Firenze.
La corte di Ludovico il Moro, alla quale
senza dubbio il genio approdò grazie anche ai buoni rapporti del duca con
Lorenzo de’ Medici, si rivelò senza dubbio più vicina alle sue inclinazioni.
Il tipo di rapporto che viene quindi
descritto tra Lorenzo e Leonardo in questo romanzo, per quanto verosimile, è però
da considerarsi privo di ogni comprovato rigore storico.
La
storia raccontata da Strukul è però davvero affascinante: appassionante è la storia d’amore di Lucrezia e Lorenzo e altrettanto coinvolgente è
il racconto del legame di amicizia
profonda seppur conflittuale che lega Leonardo a Lorenzo.
Lorenzo era indubbiamente molto innamorato
della bella Lucrezia Donati e si sa che il matrimonio con Clarice Orsini era
stato un matrimonio non d’amore, ma di interesse.
A mio avviso l’autore ha calcato un po’
la mano sull’indifferenza di Lorenzo nei confronti della povera Clarice che,
non dimentichiamolo, gli diede pur sempre dieci figli di cui tre morti in fasce e
Lorenzo, a differenza dei suoi predecessori, non ebbe figli illegittimi.
La
figura di Clarice Orsini
nel romanzo di Matteo Strukul però è una figura davvero ben riuscita.
Clarice affascina il lettore per la sua
fragilità e per l’amore che nonostante tutto prova per il marito.
È una bella donna, seppur non sensuale
come Lucrezia e non è affatto una donna sciocca, ma è cresciuta in Vaticano e
la sua educazione di carattere religioso mal si accorda all’ambiente dalla
mentalità aperta della Firenze umanista di cui Lorenzo è il perno.
Clarice è a tutti gli effetti una
straniera e mai riuscirà a godere delle bellezze e delle opportunità che le può
offrire la sua nuova patria.
Mortificata dalla vita non vede altra
strada che cedere all’autolesionismo e rifugiarsi sempre più in se stessa e nella
preghiera.
Lorenzo,
invece, è costretto ad affrontare ogni giorno i suoi conflitti interiori, egli
è un personaggio fatto di luci ed ombre, è un personaggio affascinante proprio perché sempre in
bilico tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto, costretto spesso a
dover agire in modo riprovevole in nome di un bene superiore.
La descrizione del carattere di Lorenzo
e l’esposizione dei fatti della congiura dei Pazzi, al di là della presenza di
alcuni personaggi di finzione, sono forse le due realtà più fedeli alla verità
storica.
Leggendo l’innumerevole saggistica che
ci racconta la figura di Lorenzo il Magnifico ci facciamo un’idea del carattere
dell’uomo molto vicina a quella narrata da Strukul nel suo romanzo e per quanto
riguarda la congiura, argomento che è stato anch’esso sviscerato in numerosi
saggi, la narrazione si attiene piuttosto fedelmente all’esposizione dei fatti del
saggio di Franco Cardini e Barbara Frale intitolato “La congiura”, libro che ho
apprezzato molto.
Un consiglio, se conoscete davvero bene
la storia di Lorenzo de’ Medici, cercate per quanto più vi è possibile di
mettere da parte le vostre conoscenze storiche, perché solo così riuscirete ad
apprezzare totalmente l’intrigante trama e gli affascinanti personaggi del
romanzo di Strukul.
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