Caterina
de’ Medici, figlia di Lorenzo duca d’Urbino, nipote di Lorenzo il Magnifico, e Madeleine
de La Tour d'Auvergne, contessa di Boulogne, strettamente imparentata con i
reali di Francia, nasce a Firenze nel
1519.
Rimasta
orfana a pochi mesi dalla nascita, Caterina non ha un’infanzia facile, rischia
più volte la vita e conosce anche la prigionia. La giovane Caterina muove i primi passi nel mondo degli intrighi di
palazzo alla corte papale dello zio Clemente VII e sono proprio queste
esperienze insieme alle letture e allo studio delle più svariate discipline a
formarla per il ruolo di primo piano che la storia le ha destinato.
Caterina
comprende presto di essere un’importante
pedina sullo scacchiere politico del suo tempo e accetta senza remore il
matrimonio con il figlio cadetto del Re di Francia combinato per lei dallo zio papa Clemente
VII.
Ricevuta
freddamente nella sua nuova terra perché di natali non nobili, deve fare i
conti con un marito distante che ha
occhi solo per la sua amante, la bella Diana de Poitiers.
Con
la morte improvvisa del delfino di Francia nel 1536, per Caterina e il marito
Enrico, futuro Enrico II, mutano totalmente le prospettive. Per Caterina
diventa sempre più pressante la necessità di dare un erede alla Francia e dopo
dieci anni di matrimonio arriva il tanto sospirato primogenito Francesco che gli garantirà definitivamente il suo posto a corte. Nel giro di pochi anni Caterina partorirà molti altri figli.
Nel 1559 il re muore tragicamente in un
torneo, al trono sale il primogenito Francesco appena quattordicenne. Caterina vedrà sedere sul trono di Francia tre dei suoi figli e sarà
sempre loro accanto come reggente o come ministro.
Caterina
de’ Medici fu una regina saggia, capace,
determinata e sempre propensa alla mediazione laddove possibile in un mondo
dove imperversavano cruente guerre di religione, dovette
affrontarne ben otto.
Nonostante
ciò, solo negli ultimi anni il suo operato è stato oggetto di revisionismo
storico, perché per secoli la sua figura è stata tramandata come quella di una
regina crudele e sanguinaria. Indubbiamente a pesare sulla leggenda nera della regina maledetta furono soprattutto i terribili fatti occorsi nella notte di San Bartolomeo in cui si perpetrò
il terribile massacro degli ugonotti di cui lei sola la storia ha incolpato come unica responsabile.
Persino
in letteratura, pensiamo a scrittori quali Honoré
del Balzac o Alexandre Dumas, venne dipinta come una regina malvagia capace
di occuparsi personalmente dell’avvelenamento dei propri avversari.
Questo
libro, come già quello dedicato alla figura di Maria de’ Medici, fa parte della
collana “Regine e ribelli” in uscita in questi mesi nelle edicole con cadenza
settimanale.
Il
volume presenta, come tutta la collana, una breve introduzione e una serie di
valide schede riassuntive al termine della lettura oltre ad una concisa
cronologia.
Il
libro è molto discorsivo e la lettura risulta
quindi molto piacevole e scorrevole. Un ottimo volume per chi voglia
conoscere a grandi linee la storia di Caterina de’ Medici e poi magari approfondirne
alcuni aspetti in seguito. A tal proposito sarebbe stata gradita una
bibliografia che invece è totalmente mancante.
Tempo
fa vi avevo parlato di un un’altra biografia di Caterina de’ Medici scritta da Mariangela Melotti. Quel libro presentava una prosa stilisticamente molto
raffinata, ma purtroppo anche molte imprecisioni.
Se
volete leggere una biografia completa,
non troppo impegnativa, ma che riporti i dati salienti della vita di
Caterina de’ Medici e ne inquadri discretamente anche il periodo storico,
questo libro è decisamente molto più valido a tale scopo.
A proposito di 'malvagità', quando penso a Caterina de' Medici mi viene ancora in mente l'interpretazione del personaggio da parte di Virna Lisi nel film La regina Margot.
RispondiEliminaElisa, il tuo blog sta per trasformarsi ne Le nove muse de I Medici.
Non ho mai visto quel film, ma devo assolutamente recuperarlo. Se ne parla anche nel libro.
EliminaHai ragione! Mi ero ripromessa di leggere anche altro con il nuovo anno, ma sembra proprio che non riesca a farlo. Il problema è che ogni volta incontro qualche nuovo personaggio, scopro nuovi elementi della storia, mi viene voglia di indagare maggiormente qualche aspetto, scopro un libro che devo assolutamente leggere...
Ho ancora qualche lettura da portare a termine, poi mi farò una bella lista di romanzi così da provare ad alternare con qualcosa di diverso. Diciamo che almeno ci proverò!