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LA BATTAGLIA DEGLI
ALBI
di Markus Heitz
TEA
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Grazie
all’alleanza stretta con il Demone di Nebbia, i Nostàroi, erano riusciti
finalmente a spezzare l’incantesimo che difendeva la Porta di Pietra, unica via di accesso al Tark Draan.
Caphalor
e Sinthoras alla testa di un grande esercito costituito dagli albi e dai loro
alleati, le creature dell’Ishìm Voróo (orchi, umani, giganti…), possono ora finalmente pianificare
l’attacco contro i loro odiati nemici: gli elfi.
Purtroppo
però dopo l’entusiasmo iniziale per la vittoria riportata, le cose sembrano
precipitare: il Demone di Nebbia non
esita a tradire gli alleati intenzionato a sottometterli insieme a tutte le
altre razze con l’intento di proclamarsi signore assoluto; il Dsôn Faïmon viene assediato dai dorón ashont, un nemico che gli
albi pensavano di aver sconfitto per sempre tanti frammenti di infinito prima; Caphalor e Sinthoras sono costretti a fare
i conti con chi nel Dsôn Faïmon trama alle loro spalle per vendetta e gelosia.
Il
secondo volume, contrariamente al primo che coinvolge il lettore fin dalle
prime pagine, stenta un po’ a decollare forse complice anche l’introduzione di
molti nuovi personaggi e la frammentarietà del racconto che apre molteplici
luoghi di azione disorientando non poco colui che affronta la lettura del
romanzo.
È vero che i cultori del genere fantasy sono abituati a districarsi tra racconti
le cui azioni sono ambientate in luoghi diversi, pensiamo ad esempio alle
“Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin, ma ne “La battaglia
degli albi” Markus Heitz tende, a mio avviso, a cambiare ambientazione ad
intervalli un po’ troppo brevi costringendo così il lettore a salti narrativi
troppo repentini.
Il secondo libro introduce molte
nuove figure sia tra le fila degli umani che tra le fila degli albi.
Interessanti
sono i personaggi che appartengono alla schiera dei maghi, primo tra tutti la giovane apprendista Famenia che si trova
all’improvviso investita di responsabilità tali da richiedere conoscenze che sembrano
andare ben oltre gli insegnamenti ricevuti dal suo maestro Jujulo, ma che
invece saprà dimostrare una straordinaria forza d’animo e delle capacità
sorprendenti.
Tra
i personaggi albici invece su tutti spicca Carmondai,
maestro dell’immagine e della parola, a lui viene affidato il compito di
scrivere il poema che tramanderà ai posteri la gloriosa impresa della conquista
della Terra Nascosta.
Carmondai
si rivelerà una risorsa molto preziosa
per i Nostàroi e per la causa degli albi perché ben presto le sue abilità
si riveleranno essere ben superiori ad ogni aspettativa.
Introdurre
nuovi personaggi e non concentrarsi solo sulle vicende che riguardavano
direttamente Sinthoras e Caphalor, protagonisti del primo libro, è stata una
scelta ponderata da parte dell’autore al fine di lasciare spazio ad altre
figure.
Il
terzo libro della saga infatti “Il
cammino oscuro” avrà come protagonisti personaggi diversi e differente sarà
anche l’ambientazione.
Con
il terzo volume Markus Heitz ci condurrà infatti nelle caverne nel Phondrasôn
per rivelarci i segreti della “Forra Oscura”.
Chi fosse interessato a conoscere
il destino di Caphalor e Sinthoras sarà quindi costretto a leggere i romanzi
sui nani che fanno parte dell’altra saga, “La saga dei nani”, altra opera di
Markus Heitz.
Chi
ha letto la mia recensione di “La leggenda degli albi” sa che ero entusiasta di quel romanzo, purtroppo
questo secondo volume non è riuscito ad affascinarmi quanto il primo.
Nonostante
le vicende raccontate in questo romanzo siano comunque coinvolgenti, manca
quella scintilla che avevo riscontrato nel primo volume.
Gli
stessi nuovi personaggi, a parte Carmondai e in parte Famenia, restano solo
abbozzati e manca quella dettagliata caratterizzazione che contrassegnava le
figure del primo libro, figure come Raleeha, Karjuna e la stessa Timānris.
Non
credo quindi che proseguirò nella lettura della saga, ma sarei a questo punto
piuttosto tentata di iniziare a leggere i volumi riguardanti i nani.
L’impressione,
infatti, è che possa essere una lettura necessaria per meglio comprendere i
romanzi dedicati agli albi da leggersi quindi in un secondo tempo.
Vi
informo, per chi fosse interessato, che il quarto volume della saga degli albi intitolato
“L’ira degli albi” è in uscita
proprio in questi giorni nelle librerie.
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