1791 MOZART
E Il VIOLINO DI
LUFICERO
di Davide Livermore e Rosa Mogliasso
SALANI EDITORE
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Flavio Tondi è un virtuoso del violino, un uomo
preciso e metodico, unica sua debolezza il gentil sesso. La sua vita è segnata
da donne fatali e tra queste una su tutte, l’unica vera donna della sua vita, Samuela Bravermann, con la quale si è
sposato due volte e dalla quale altrettante volte ha poi divorziato.
Il maestro Tondi
incontra Samuela nuovamente a Parigi e tutto lascia presagire che, con ogni
probabilità, i due torneranno insieme nonostante lui al momento sia
sposato con un’altra donna.
Durante un concerto lo Stradivari, l’inseparabile compagno del violinista, resta
intrappolato nelle ante scorrevoli della porta a vetri del corridoio dei
camerini e va in frantumi.
Lo Stradivari però
racchiude un segreto di incalcolabile valore, un segreto che è stato nascosto all’interno dello strumento centinaia di anni
prima.
La storia inizia
infatti nell’anno 1706 in un antico monastero nei pressi di Dresda dove, per
bocca di una giovane fanciulla, viene rivelata una oscura profezia che mette in guardia i potenti della terra dal Puledro
dorato che presto galopperà nel mondo e che, dopo avergli fatto provare l’angoscia del soldato che affronta la guerra, reciderà loro le corone dal capo .
Partendo proprio da
questa profezia si dipana una storia
fantastica i cui protagonisti sono in parte reali e in parte di pura
invenzione.
I personaggi sono
numerosissimi: conti, marchesi, cantori evirati, musicisti, angeli, sovrani e
gran dame di corte, tutti schierati chi da una parte chi dall’altra nel sanguinoso conflitto in corso tra Lucifero e Mammona.
Un thriller storico
che conduce il lettore pagina dopo pagina ad indagare su un mistero che si dipana dal Settecento ai giorni nostri e i cui
principali protagonisti altri non sono che il genio di Mozart e la sua
straordinaria musica.
Il romanzo nasce
dalla collaborazione tra Davide
Livermore, regista d’opera tra i più importanti della scena internazionale,
e Rosa Mogliasso, laureata in Storia
e critica del cinema e autrice già di numerosi romanzi, un connubio molto ben
riuscito in grado di far rivivere il teatro e la musica classica attraverso le
pagine di un libro.
Da non dimenticare
inoltre le bellissime illustrazioni ad opera di Francesco Calcagnini, scenografo e regista, che fanno da cornice e impreziosiscono
il volume; da sottolineare in modo particolare l’affascinante illustrazione della
copertina che sorprende il lettore sotto la sovraccoperta del volume.
“1791 Mozart e il
violino di Lucifero” è un thriller appassionante e coinvolgente anche se
talvolta forse un po’ ostico e di ardua interpretazione per chi completamente
digiuno di conoscenze musicali.
Come tipologia il
romanzo potrebbe essere accostato a “Il codice Da Vinci”, come nel racconto di
Dan Brown infatti il lettore viene accompagnato
a far luce su eventi che hanno radice nel passato ma che, essendo ormai giunti alla resa dei conti finale, hanno pesanti ripercussione sul presente.
I personaggi del romanzo sono tutti molto convincenti tanto che il lettore stenta tantissimo a districarsi tra ciò che è reale e ciò
che invece è solo frutto della fervida fantasia degli autori; le note che si trovano in fondo al volume sono
quindi un elemento davvero prezioso per fare chiarezza una volta terminata la
lettura.
Ogni protagonista è
affascinante a modo suo, ma fra tutti il personaggio di Venanzio Rauzzini, musico soprano allievo del Porpora e la cui voce
di castrato fu l’unica amata da Mozart, è quello che forse più di tutti intriga
e attrae il lettore.
Venanzio è una figura che appassiona fin dalla sua
apparizione quando bambino viene venduto al principe di San Severo e inizia
così la sua carriera artistica, una carriera che se da un lato gli porterà via tanto dall'altro gli saprà donare anche molto.
Il Venanzio
Rauzzini del romanzo è un personaggio dotato di grande capacità di adattamento e in grado di saper reagire ai colpi bassi della sorte.
Venanzio non si abbatte facilmente e se accade è
solo per la frazione di un attimo perché lui è uno spirito libero, un combattente che ama la vita, un
uomo guidato dalla passione; egli non dimentica mai nulla né il bene che
gli è stato fatto né i torti che è stato costretto a subire, ma più di ogni altra cosa Venanzio non dimentica gli amici tanto che per tutta la vita resterà legato al ricordo
del suo amato amico d’infanzia, Ferruccino suo.
“1791 Mozart e il
violino di Lucifero” è un libro diverso, un
romanzo di indagine coinvolgente e carico di suspense, ma che sa anche regalare al tempo
stesso struggenti pagine di intensa emozione come nella migliore
tradizione operistica.
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