QUEL CHE RESTA DEL GIORNO
di Kazuo
Ishiguro
EINAUDI |
Il libro, scritto sotto
forma di diario, racconta la storia dell’irreprensibile e anziano maggiordomo Stevens, io narrante del
romanzo.
Il racconto del viaggio in automobile che Stevens compie
sul finire dell’estate del 1956 attraverso la tranquilla campagna inglese
per incontrare miss Kenton, una vecchia amica, e chiederle di riprendere il suo
posto di governante a Darlington Hall, è in realtà un pretesto per compiere un inaspettato viaggio dentro se stessi e
ricordare episodi del passato risalenti agli anni Venti e Trenta, anni in
cui Stevens era la servizio di Lord Darlington e Darlington Hall stava vivendo
i suoi tempi d’oro.
All’epoca
Lord Darlington offriva splendidi ricevimenti e le più grandi personalità del
paese e non solo, erano solite frequentare la sua residenza.
Anche Ribbentrop,
ambasciatore della Germania hitleriana, era spesso ospite di Lord Darlington e
in diversi punti del romanzo traspare, seppur molto velatamente, la simpatia e l’ammirazione
che il Lord inglese sembrava nutrire per i nazisti.
Finita la guerra Lord
Darlington proprio per le sue discutibili amicizie cadde in disgrazia e la sua
reputazione inevitabilmente fu compromessa.
Alla sua morte la residenza fu acquistata da un ricco
americano, Mr. Farraday, attuale datore di lavoro di Stevens.
“Quel che resta del
giorno” è un romanzo malinconico e
inquieto; Stevens passa in rassegna le scelte che l’hanno condotto al
presente rivivendo giorno per giorno il suo passato e tristemente si rende
conto di quanto tutto si riveli alla
fine privo di contenuto. Improvvisamente si fa chiaro dentro di lui che il
suo modo di vivere l’ha condotto all’isolamento; egli non è capace di sorridere
né di fare battute e si sente confuso e disorientato tra la gente comune.
Ha
sacrificato ogni cosa sull’altare del dovere, ha persino rinunciato
all’amore anche a quello di una donna speciale, attenta e intelligente quale
miss Kenton.
Nella
vita di un maggiordomo non c’era spazio per i sentimentalismi, tanto
che neppure la morte del padre nella soffitta di Darlington Hall, mentre al
piano di sotto si svolgeva un importante ricevimento, lo aveva potuto distrarre
dai suoi compiti.
Steven aveva sempre
ritenuto che indossare gli abiti del maggiordomo non dovesse essere come recitare
una pantomima, quell’abito doveva essere
indossato con dignità ogni giorno della settimana, portarlo su di sé significava
indossare la propria professionalità.
Una cosa più di tutte però
amareggia il protagonista del romanzo al termine del suo viaggio introspettivo:
non poter dire di aver scelto un
percorso sbagliato. Stevens sa di
aver sbagliato, ma gli errori non possono dirsi totalmente suoi.
Egli si è fidato di
Lord Darlington con il risultato che ora non può neppure affermare di aver
commesso i propri errori perché ha solo seguito gli sbagli di altri.
Gli
ho dato tutto quanto di meglio avevo da dare, e adesso – ebbene – adesso mi
accorgo che non mi è rimasto molto altro da dare.
Ma a mitigare tanta
amarezza non c’è solo la saggezza popolare dell’uomo che Stevens incontra sul
molo,
Smettila
di guardarti indietro continuamente, altrimenti non puoi far altro che essere
depresso. (…) Bisogna essere felici. La sera è la parte più bella della
giornata.
ma anche l’assennatezza
di miss Kenton addolcisce la malinconia di Stevens:
Dopotutto
ormai non si può più mettere indietro l’orologio. Non si può stare perennemente
a pensare a quello che avrebbe potuto essere. Ci si deve convincere che la
nostra vita è altrettanto buona, forse addirittura migliore, di quella della
maggior parte delle persone. E di questo si deve essere grati.
“Quel che resta del
giorno” è un romanzo intenso e toccante dove
i particolari e le atmosfere vengono descritte accuratamente.
Un libro che ricorda
per stile i grandi classici; una storia dall’ambientazione perfetta i cui
personaggi sono caratterizzati in maniera magistrale.
Da questo romanzo
straordinario, vincitore del Booker Prize nel 1989, il regista americano James Ivory trasse nel 1993 un famoso film
con Anthony Hopkins nel ruolo del maggiordomo Stevens ed Emma Thompson nei
panni di miss Kenton; anche il film come il libro ottenne un grandissimo
successo.
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