DONNE CHE COMPRANO FIORI
di Vanessa
Montfort
FELTRINELLI |
Nel quartiere più
bohémiene di Madrid c’è una piccola oasi verde al centro della quale si trova
un olivo secolare. Quest’angolo magico è il
negozio di Olivia: il Giardino dell’Angelo.
Il piccolo regno
fiorito di Olivia è anche il luogo dove cinque
donne molto differenti tra loro si ritrovano per comprare fiori.
Ognuna lo fa per un
motivo diverso: Victoria li compra
per il suo amante segreto, Casandra
per ostentarli in ufficio, Gala per
il suo showroom, Aurora per
dipingerli e infine Marina in
ricordo di una persona che non c’è più.
Marina, io narrante del romanzo, si è appena trasferita
nel quartiere, ha da poco perso il marito e sta ancora cercando di elaborare il
lutto che l’ha recentemente colpita.
Affascinata dal
Giardino dell’Angelo, una sera decide di entrarvi ed Olivia le offre un posto come commessa.
Marina non sa nulla di
fiori, ma incalzata dalla proprietaria, si ritrova ad accettare il lavoro senza
neppure accorgersene.
Olivia
è una donna particolare e misteriosa, persino la sua età non è
definibile, potrebbe avere sessanta come settant’anni.
Olivia sembra catalogare le persone allo stesso modo con
cui cataloga i fiori, le osserva e le studia con affetto e occhio critico;
sembra quasi che la sua missione sia aiutare le donne a ritrovare se stesse, a
capire chi siano veramente, ma soprattutto cosa desiderino davvero dalla loro vita
prima che sia troppo tardi per farlo.
Nessuno
conosce la storia di Olivia, ma il lettore intuisce sin
dalle prime pagine che la sua vita, per quanto molto vivace e creativa, non
deve essere stata una vita semplice e che nel corso di essa ella debba essersi
trovata a dover compiere delle scelte molto difficili.
L’impressione
è che Olivia voglia aiutare le altre donne a non commettere gli stessi suoi
errori, per questo le incita e le sprona a non avere paura ricordando
loro che la vita sporca, ma non deturpa
e che vivere è un compito urgente, ed è
già tardi.
Marina, Victoria,
Aurora, Gala e Casandra sono più o meno coetanee, cinque quarantenni molto diverse tra loro, ognuna alle prese con
problematiche diverse, ma tutte ad un
punto della loro vita in cui devono scegliere se accettare passivamente quello
che sono diventate oppure trovare il coraggio di riscrivere se stesse.
Queste cinque donne
hanno avuto l’opportunità di conoscersi grazie ad Olivia, ma l’amicizia che è sorta, lo spirito di gruppo che sono riuscite
a sviluppare, la solidarietà femminile
che le unisce è qualcosa che è nato grazie alla loro forza, al loro coraggio e alla loro voglia di riscatto.
Marina trova il
coraggio di compiere un viaggio in barca
a vela da sola grazie alle parole di Olivia, ma anche perché desidera a sua
volta spronare, con il suo esempio, Aurora a mettersi in gioco come artista.
Ognuna
di loro trae forza e ispirazione dall’altra, insieme possono
trovare finalmente il coraggio di diventare indipendenti, anche se non è per
nulla facile rinunciare ad una piccola
felicità per cercare la felicità completa.
Ognuna delle
protagoniste deve affrontare i propri fantasmi per riuscire a scrollarsi di
dosso anni e anni di condizionamenti psicologici, vincoli e restrizioni imposti
dall’educazione ricevuta in famiglia, limitazioni e regole imposte dalla
società.
È necessario per loro
fare chiarezza su cosa sia la “stabilità”
o come debba interpretarsi il concetto di “dare
priorità”; soffermarsi su quali differenze intercorrano tra alcune parole
così simili eppure così diverse tra loro come “indipendenza”, “libertà” e “solitudine”.
Aurora, “la
bella sofferente” come l’ha definita Olivia, dovrà smettere di boicottare la
propria vita; dovrà trovare il coraggio di mettere se stessa al centro dei propri
pensieri invece di continuare a donarsi completamente agli altri, dovrà
accettare il fatto che alleviare le sofferenze altrui non potrà mai attenuare
le sue angosce.
Gala dovrà
lasciarsi il passato alle spalle e ritrovare fiducia negli uomini; Casandra dovrà chiudere la sua storia
malata e trovare il coraggio di seguire le sue inclinazioni; Victoria dovrà accettare il fatto di
avere dei limiti, prendere coscienza che essere felice è un suo diritto e che
sarebbe una follia rinunciare a vivere accanto all’uomo che ama per puro senso
del dovere nei confronti del compagno e dei figli.
Marina,
come Aurora, ha sempre trovato la propria felicità in quella altrui, non
ha mai saputo cercare la propria felicità né le è mai interessato farlo; non ha
mai saputo essere libera né è mai stata in grado di fare qualcosa solo per se
stessa.
Marina come una
crisalide si trasformerà in farfalla grazie ai consigli di Olivia e all’amicizia
delle altre donne, ma soprattutto grazie alla sua forza di volontà e al
coraggio di riuscire a guardarsi finalmente dentro.
Imparerà ad accettare il fallimento, perché il
fallimento non esiste. Esiste solo la fine delle cose, quelle belle e
quelle brutte, come l’amore e la sofferenza.
L’unico
vero fallimento è l’inerzia di fare continuare ciò che in realtà è ormai già
finito.
L’atmosfera misteriosa
e rarefatta all’inizio del volume, quando Vanessa Montort descrive il Giardino
dell’Angelo, ricorda la magia di alcune pagine di Carlos Ruiz Zafón tanto che
Olivia sembra sulle prime essere quasi un personaggio “angelico”.
Quell’impressione dura
solo un attimo perché la narrazione entra immediatamente nel vivo ed il romanzo
si rivela una storia quanto mai reale e
moderna, le cui protagoniste sono donne vere nelle quali ogni lettrice
riesce a trovare una corrispondenza fin da subito.
È
innegabile che l’empatia che si crea con i personaggi di questo romanzo è
immeditata e fortissima.
“Donne che comprano
fiori” è uno di quei romanzi che il lettore non vede l’ora di finire per
conoscere l’epilogo della storia, ma allo stesso tempo ha paura di arrivare
all’ultima pagina perché è ben consapevole che quei personaggi gli mancheranno
terribilmente.
Il libro di Vanessa
Montfort è un romanzo che ci aiuta a comprendere meglio noi stesse; una lettura
in grado di spronarci a credere nelle nostre capacità; un invito a non commettere
l’imperdonabile errore di ignorare i nostri sentimenti e i nostri desideri.
“Donne che comprano
fiori” è un romanzo intenso e
appassionante, un viaggio nell’universo femminile contemporaneo assolutamente
da leggere.
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