VILLETTA CON PISCINA
di Herman Koch
BEAT
|
Marc Schlosser è un medico di famiglia, ha una bella moglie di nome Caroline e due
bellissime figlie Julia di tredici anni e Lisa di undici. La sua sembra una
vita perfetta: un matrimonio riuscito, un menage familiare tranquillo e nessun
problema economico.
Tra
i pazienti che ha in cura presso il suo studio, per la maggior parte scrittori,
comici, artisti, gente di spettacolo, c’è anche un famoso attore di teatro nonché star televisiva, un certo Ralph Meier.
Tra
Schlosser e Meier l’iniziale rapporto medico-paziente si trasforma ben presto in
un rapporto più intimo e l’amicizia nata tra i due coinvolge ovviamente anche
le rispettive famiglie.
Durante
le vacanze estive gli Schlosser sono
ospiti al mare nella villetta con piscina presa in affitto dai Meier. Ralph
ha due figli maschi Alex e Thomas vicini per età alle figlie di Marc con le
quali i ragazzi stringono subito amicizia.
Tra
gli ospiti di Ralph e della moglie Judith, ci sono inoltre Vera, la suocera
dell’attore, e la coppia formata da Stanley Forbes, un famoso regista sulla
sessantina, e dalla sua fidanzata Emmanuelle, una giovanissima modella.
La
narrazione della vacanza estiva è però un flashback.
Nelle prime pagine del romanzo assistiamo alla morte di Ralph Meier che in
ospedale, malato terminale, preferisce bere un bicchierino di dose letale (l’eutanasia
è una pratica consentita in Olanda) piuttosto che attendere il doloroso colpo
finale della malattia, mentre Marc
Schlosser aspetta di essere giudicato da una commissione per l’errore medico commesso.
Il
dottore, nonostante si fosse reso conto fin da subito della gravità della
situazione, aveva tranquillizzato l’amico, dicendo che non c’era nulla di
grave. In realtà, non solo aveva taciuto sul fatto che per avere una qualche
speranza di arrestare il decorso della malattia sarebbe stato necessario intervenire
immediatamente, ma aveva pure prelevato un campione di tessuto facendo in modo di
accelerarne l’avanzamento.
Perché
Marc Schlosser aveva deciso che Ralph Meier non meritava di vivere? Che cosa era
accaduto di così grave? E quando?
“Villetta
con piscina” così come “La cena” (altro libro di Herman Koch che potete trovare
sempre in edizione Beat) è un romanzo da “brivido”, pieno di colpi di scena,
intenso e cinico.
Nessun
personaggio è in realtà quello che sembra, nessuno è senza colpe, tutti cercano
semplicemente di soddisfare i propri istinti, senza pensare alle conseguenze
per sé e per gli altri.
I rapporti interpersonali sono tutti
rapporti di facciata, non c’è nessuna sincerità ma solo indifferenza, falsità,
pregiudizi e opportunismo.
Marc,
all’apparenza marito perfetto e padre premuroso, è ossessionato dalla voglia di
portarsi a letto Judith; Ralph non ha nessuna stima della moglie e non perde
occasione per rimarcarglielo anche davanti a terze persone; Vera, così come la
figlia Judith, ha una pessima opinione di Ralph; Stanley che dovrebbe essere
amico dell’attore non si fa scrupoli di dire che la morte di questi lo ha lasciato
totalmente indifferente.
Si
potrebbe tranquillamente affermare che
il vero protagonista del romanzo è il cinismo dilagante nella società contemporanea.
Le
prime pagine in cui Marc Schlosser ci parla del suo lavoro e del suo modo di
relazionarsi con i suoi pazienti è semplicemente aberrante. E’ sconvolgente l’idea
di un medico che mentre visita le persone sia così disgustato dalla vista dei lori
corpi da essere costretto a pensare a tutt’altro per distrarsi.
Herman
Koch è davvero bravissimo a fare un ritratto del mondo in cui viviamo, un mondo
cinico dove le regole non vengono mai rispettate.
Tra
i vari aspetti negativi della società contemporanea, colpisce in modo
particolare la descrizione della malasanità
in Olanda. Siamo sempre così pronti a pensare che solo in Italia accadano
certe brutture e poi, leggendo il libro di Koch, ci rendiamo conto di quanto
sia vero il detto “tutto il mondo è paese”.
Tramite
le parole di Marc Schlosser veniamo a sapere che il medico di famiglia non deve
guarire i pazienti, deve solo fare in modo che non finiscano in massa dagli
specialisti e in ospedale. Se i medici di famiglia prescrivessero esami clinici
o visite specialistiche a tutti, il sistema sanitario avrebbe un tracollo
completo, per cui pazienza se più di una volta qualcuno non sopravvive all’errore
medico.
E
comunque davanti ad un errore medico, la commissione non preoccupa più di
tanto: fra medici ci si conosce tutti, in molti casi si è giudicati da ex
colleghi. In realtà a meno di non averla fatta particolarmente grossa non ci
sono conseguenze e anche in quel caso tutto si risolve quasi sempre con un
avvertimento o al massimo una sospensione di qualche mese.
I
personaggi sono descritti alla perfezione con tutti i loro vizi e le loro
meschinità. Il testo è scorrevole e avvincente. Il lettore è disgustato dai protagonisti del libro, nessuno escluso, e
nonostante questo non riesce a smettere di leggere. Il desiderio di sapere
cosa sia accaduto è talmente forte che non si vede l’ora di girare pagina per
scoprirlo.
Herman
Koch non ci delude mai, nulla è come sembra, nessuno è innocente; il romanzo ci
regala una serie di colpi di scena ed un finale inaspettato.
Koch
è davvero bravo a tenere il lettore incollato alle pagine e, attraverso il suo impeccabile
racconto dei tempi in cui viviamo, riesce come sempre a farci riflettere sul
mondo che ci circonda.
wow cinico e crudele, mi pare una lettura interessante! :) aggiungerò anche questo all'elenco dei libri da acquistare!
RispondiElimina