La morte di Mozart resta ancora tutt’oggi un
mistero, per anni si è addirittura pensato che fosse stato sepolto in una tomba
comune. Gioacchino Rossini scrisse
numerose opere, grandi successi, ma poi all’improvviso la sua vena artistica si
esaurì, si dice a causa di una forte depressione.
Matteo
Della Rovere con il suo romanzo “Amare note” regala al lettore uno scherzo,
come recita lo stesso sottotitolo del libro: “Uno scherzo su Mozart e Rossini”.
Una storia affascinante in
cui l’autore fantastica su un
improbabile, seppur seducente, legame tra i due artisti; un filo narrativo
che ha dello straordinario e che si presterebbe benissimo come trama per il
libretto di un melodramma.
Siamo
nella Bassa Romagna, corre l’anno 1798,
quando una giovanissima Marietta prende servizio presso il maestro
Amedeo Gasperini. Nonostante gli iniziali e legittimi dubbi nel
dover vivere da sola con un uomo maturo in un isolato casale, Marietta si rende
conto molto presto che il maestro Gasperini è davvero l’uomo dabbene che le
avevano descritto. Questi, da parte sua, avendo preso fin da subito in simpatia
la giovane, si adopera per darle un’istruzione e, nonostante l’iniziale scetticismo
di lei che definisce l’idea una stramberia,
le insegna a leggere e scrivere.
Il
maestro, valente musicista, si guadagna da vivere dando lezioni di musica. Un
giorno tra i suoi allievi arriva un
bambino di dieci anni, il suo nome è Gioacchino
Rossini. Il nuovo arrivato si rivelerà, sebbene molto dotato musicalmente, anche una
vera spina nel fianco e metterà a dura prova l’equilibrio perfetto creatosi
tra Amedeo e Marietta.
Non si può anticipare molto
di più della trama per non rovinare al lettore il piacere di scoprire da sé i tanti intrighi, i molti colpi di scena e
i numerosi sotterfugi che si susseguono incessantemente pagina dopo pagina
rendendo la narrazione vivace e scorrevole.
Bellissimo il personaggio
del maestro Gasperini: un uomo
gentile, premuroso ma anche tremendamente tormentato. Amedeo ama Marietta per la sua vitalità, ma mai si sognerebbe di imporle i suoi sentimenti sapendoli non
ricambiati. La sua è una figura malinconica e sin dall’inizio il lettore si
interroga su quale sia il dolore che si cela dietro la sua pacatezza, quel
dolore che il maestro cerca di annegare costantemente nel vino.
Marietta è
un personaggio che cresce nel corso della storia non solo anagraficamente. Sin
da ragazzina si comprende che ha un carattere forte e deciso. Una figura estremamente moderna nel
rivendicare le proprie scelte di donna anche quelle che la conducono a
commettere errori pesanti dei quali, però, è sempre pronta ad assumersi le
proprie responsabilità. Quello di Marietta non è un personaggio che ispiri
immediata simpatia nel lettore, però, grazie ad una sensibilità e ad una
generosità inaspettate, riesce a conquistarne, nel corso del racconto, completamente l’anima regalandogli
anche qualche interessante sorpresa.
Infine, troviamo “il cattivo” della storia: Gioacchino
Rossini. Un personaggio riprovevole che racchiude in sé tutte le
caratteristiche più negative: egoista e arrogante; fin da bambino risulta un elemento antipatico, viziato e prepotente.
“Amare note” è un romanzo breve, piacevole e denso di significati. Un plauso al suo autore per aver saputo
creare una storia tanto accattivante e originale al tempo stesso.