VIKING
LA REGINA DEL MARE
di Linnea Hartsuyker
GIUNTI
|
“La
regina del mare” è il secondo volume della trilogia "Viking” nata dalla penna
di Linnea Hartsuyker.
L’autrice
si è ispirata per scrivere questi romanzi alle storie narrate nell’Heimskringla, opera del XIII secolo di Snorri
Sturluson, storico, poeta e uomo politico islandese vissuto ben quattro secoli
dopo gli eventi storici da lui raccontati.
Sono trascorsi sette anni
dalla battaglia di Vestofold, episodio
col quale si chiude il primo volume della saga, “Le ossa di Ardal”.
La realizzazione del sogno
di Harald di una Norvegia unita sotto il suo regno è ancora lontano.
Molti
sono coloro che sono fuggiti in Islanda e da qui progettano, grazia ad un’alleanza
con il re di Svezia, di riprendersi i propri regni.
Re
Harald nel frattempo è sempre più in
aperto contrasto con il suo alleato Re Hakon e la loro unione diviene ogni
giorno più incerta ed inaffidabile.
Ragnvald, nonostante creda sempre fermamente
alla sua visione e continui a sostenere con tutte le sue forze il progetto del
suo re, inizia ad essere stanco di combattere e vorrebbe avere un po’ di tempo
per potersi dedicare a Sogn, la sua terra, ma anche ai suoi figli che stanno
crescendo senza di lui.
Svanhild in questi anni a fianco del marito Solvi ha viaggiato raggiungendo terre
lontane, ha assaporato la libertà, ma anche lei, come il fratello Ragnvald,
vorrebbe ora trovare un luogo dove fermarsi e fare crescere il piccolo Eystein.
Eystein è un bimbo gracile che non solo non ha
ereditato la forza e la determinazione dei genitori, ma purtroppo neppure la
passione per il mare al quale invece preferisce le verdi distese d’erba.
Svanhild
dovrà mettere in campo tutto il suo coraggio se vorrà sopravvivere ai colpi
avversi della sorte e si ritroverà a dover compiere ancora una volta scelte
molto difficili per poter rimanere padrona del proprio destino.
In questo secondo libro
ritroviamo i protagonisti che tanto abbiamo amato nel primo volume della saga:
Ragnvald, Solvi, Savnhild,
Ognuno
di loro è rimasto se stesso, pur cambiando e maturando; gli eventi li hanno trasformati in uomini e donne diversi eppure ancora
fedeli a stessi.
L’impulsivo e avventato
Ragnvald, anche se
ancora fiero e indomito, è diventato un uomo più riflessivo che ha imparato a
giocare d’astuzia.
Lo
sconfinato attaccamento per il suo re metterà a repentaglio non solo la sua
vita, ma anche i suoi rapporti con parenti ed amici; Ragnvald, però, saprà restare saldo nelle sue convinzioni e
fedele alla sua visione del lupo dorato che regnerà un giorno su tutta la Norvegia
unita.
Sotto
il peso dei dolori e delle avversità, Svanhild,
la ragazzina testarda e ribelle, è diventata una donna forte e coraggiosa che
ha saputo conquistare per se stessa l’appellativo di regina del mare.
Svanhild
però dovrà sfoderare tutta la sua energia e la sua determinazione se vorrà
rimanere fedele al suo insaziabile
desiderio di libertà.
Il cambiamento non si
avverte solo nei protagonisti della storia, ma in tutti i personaggi: mentre Heming prende coscienza di quanto per lui sia negativa l’influenza
del padre Hakon, suo fratello Oddi
inizia a guardare con nuovi occhi Ragnvald, il suo migliore amico; Harald mano a mano che acquista maggiore
fiducia in se stesso, sempre più si allontana dallo zio e consigliere Guthorm; mentre Vigdis acquista un po’ di umanità rispetto alla donna fredda e
calcolatrice del primo libro, Hilda
si rivela essere invece una buona madre, ma una moglie distante e scostante.
Nonostante
un avvio piuttosto lento, questo secondo
romanzo si rivela essere assolutamente all’altezza del primo volume della
trilogia.
“La
regina del mare” è un libro coinvolgente
e appassionante dove azione, intrighi, passione, tradimento, violenza e
politica si susseguono senza esclusione di colpi.
I personaggi conservano immutato
il fascino del primo volume riuscendo a mantenere intatti l’incanto e
le emozioni suscitate nel lettore con “Le ossa di Ardal”.
Non
ci resta quindi che restare in trepidante attesa dell’uscita del terzo e
conclusivo libro della saga, The Golden Wolf.