I MEDICI
di G.F.Young
SALANI EDITORE
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La
storia della famiglia Medici ha un valore che va ben oltre quello prettamente
storico poiché le vicende occorse ai suoi membri ci aiutano oggi ad acquisire
molte informazioni sulla rinascita della
cultura e dell’arte, sulla storia d’Europa, sulla nascita delle scienze e sulle
grandi collezioni d’arte possedute da Firenze.
La
dinastia medicea occupa quattro secoli
della storia fiorentina e non solo, basti pensare che questa famiglia diede
i natali a ben due papi (Leone X e Clemente
VII) e a due regine di Francia
(Caterina de’ Medici, moglie di Enrico II, e Maria de’ Medici moglie di Enrico IV).
Il
volume di G. F. Young ci racconta la storia dei Medici attraverso i ritratti di
tutti i suoi membri a partire dal loro
capostipite Giovanni di Bicci (1360-1428) fino all’ultima rappresentante della
famiglia Anna Maria Ludovica che si spense nell’anno 1743.
Il
nome della principessa Anna Maria Ludovica è forse quello a noi meno noto;
eppure, è proprio nei confronti di
questa straordinaria donna che Firenze ha un immenso debito di riconoscenza poiché è solo grazie
alla sua lungimiranza e al suo amore per Firenze se questa può ancora oggi vantare
quel patrimonio artistico che la rende la città d’arte più visitata al mondo.
Giovanni di Bicci ebbe due
figli: Cosimo e Lorenzo.
Al
ramo di Cosimo appartenevano i Medici più famosi, quali appunto lo stesso
Cosimo Pater Patriae, Piero il Gottoso, Lorenzo Il Magnifico e suo fratello
Giuliano, Piero lo sfortunato.
Questo
ramo del quale l’autore parla in una prima parte del volume si spense dopo la
settima generazione e la successione passò al ramo di Lorenzo; è quindi alla
storia dei protagonisti di questo ramo secondogenito che viene dedicata la
seconda parte del libro.
George Frederick Young
(1846–1919) appassionato cultore di arte e di storia, era un colonnello dell’esercito
inglese che appartenne alla colonia degli anglo-fiorentini nei decenni a
cavallo fra il XIX e il XX secolo.
Questo
libro è in effetti un saggio piuttosto datato, fu scritto infatti nel 1909, ma nonostante questo risulta essere
ancora ai giorni nostri una delle opere più complete sulla dinastia medicea.
Questo
volume presenta i Medici sotto un aspetto un po’ diverso rispetto a tutta la
storiografia precedente in quanto spesso, come sottolinea lo stesso autore, le
partigianerie hanno distorto la visione degli storici coevi influenzando anche
i posteri in tal senso.
Il risultato è sempre
stato quello di una storia in cui i Medici venivano dipinti senza alcun difetto
dai loro sostenitori oppure come uomini spietati e senza scrupoli da parte dei
loro detrattori.
L’intento
di Young era quello di attenersi il più possibile ai fatti, avvalendosi per
quanto più possibile dei documenti presenti negli archi di Stato, al fine di poter finalmente fare luce sulla verità.
Ai
primi del Novecento la bibliografia sul ramo primigenio della famiglia era
piuttosto corposa, mentre per quanto riguardava il ramo secondogenito questa di
Young fu forse la prima storia completa che fosse mai stata scritta.
Nel
secolo scorso Firenze era una meta ideale per gli stranieri e tra questi gli
inglesi più di ogni altro si lasciarono sedurre dalle bellezze artistiche della
città toscana.
Questa storia dei Medici è
uno dei frutti più significativi di quella passione sviluppatasi nei confronti
di Firenze, delle sue bellezze e conseguentemente nei confronti di quella dinastia che più di ogni altra segnò la sua
storia.
Nella
prefazione Young scriveva che la sua voleva essere una storia obiettiva ed
imparziale; sinceramente sarei propensa ad includere l’autore più tra i
sostenitori che tra i detrattori della famiglia Medici, ma forse perché
condivido il suo pensiero non posso che essere affascinata dalla sua opera e
dalle sue opinioni.
Con Francesco I (1541-1587)
come scrive lo stesso Young la campana
funebre della fortuna de’ Medici comincia a sonare.
A
metà del Cinquecento il carattere dei componenti di questa famiglia comincia a
peggiorare e i suoi membri perdono gradualmente parte della loro abilità:
l’inarrestabile decadimento è ormai iniziato.
Young ha una sensibilità particolare
nel raccontare la parabola discendente della famiglia che non si può non
apprezzare tanto più se
si prova a fare un confronto con il racconto di Luca Scarlini nel suo “L’ultima regina di Firenze” (Bompiani, 2018) dove l’autore ha scelto di avvalersi invece
di tono piuttosto irriverente per narrare gli stessi eventi.
“I
Medici” non è assolutamente un freddo compendio di storia, ma un libro che riesce a fare rivivere lo
splendore e il declino di una dinastia attraverso i secoli raccontandoci le
vicende non solo dei membri della famiglia, ma anche quelle degli altri attori
della storia, dei vari re, regine, sovrani, papi che interagirono con i
Medici nel corso dei secoli.
Un
altro grande merito di questo libro è quello di saper raccontare la storia di
Firenze e della dinastia medicea attraverso un grande affresco corale che comprende anche il racconto della storia
dell’arte, della letteratura e delle scienze; così insieme ai membri della
famiglia Medici possiamo fare la conoscenza di artisti quali Donatello,
Brunelleschi, Botticelli, scienziati come Galileo Galilei, uomini di lettere
come Poliziano solo per citare alcuni nomi.
“I
Medici” di G. F. Young è un’opera
magistrale nella quale rivivono quattro secoli di storia fiorentina, italiana
ed europea, ma che allo stesso tempo sa appassionare il lettore come un
romanzo.
Un
libro che non può mancare assolutamente nelle vostre librerie.