IL PRESIDENTE È
SCOMPARSO
di Bill Clinton e James Patterson
LONGANESI |
Il presidente
degli Stati Uniti, Jonathan Lincoln
Duncan, è l’uomo più sorvegliato e controllato del pianeta, eppure,
l’inquilino della Casa Bianca sembra essere scomparso nel nulla.
Sotto indagine
per un suo possibile coinvolgimento con
Suliman Cindoruk, capo di una nota
cellula terroristica, i Figli della Jihad, la settimana successiva avrebbe
dovuto testimoniare di fronte alla commissione speciale della Camera.
Le ipotesi sulla sua scomparsa si sprecano ed alcune sono davvero fantasiose; c’è chi pensa sia fuggito dal paese
portando con sé il denaro ricevuto da Suliman Cindoruk a seguito della vendita
di informazioni top-secret, chi invece ritiene si sia semplicemente rifugiato
da qualche parte per preparare al meglio la sua difesa, qualcuno addirittura
attribuisce la sua scomparsa alla necessità di sottoporsi a cure urgenti per la
malattia da cui è affetto, la trombocitopenia immune.
Tutti però
sono molto lontani dalla verità, nessuno
infatti può anche solo immaginare che una catastrofe di proporzioni immani si
stia per abbattere sugli Stati Uniti.
Un terribile virus è infatti stato rilasciato
all’interno di tutti i sistemi informatici del paese e, se non sarà
bloccato in tempo, distruggerà ogni cosa.
Gli Stati
Uniti si ritroveranno a vivere come due secoli prima; la tecnologia del XXI
secolo sarà completamente azzerata e l’economia distrutta; con i sistemi di
difesa totalmente fuori uso qualunque nemico potrebbe attaccare e distruggere
gli Stati Uniti d’America.
James Patterson, autore di libri che hanno venduto
milioni di copie in tutto il mondo, non ha bisogno di presentazioni, così come Bill Clinton, eletto presidente degli Stati
Uniti nel 1992 ed oggi autore di diversi saggi di successo.
“Il
presidente è scomparso” è un’opera che unisce l’indiscussa bravura narrativa di
uno dei più famosi autori di thriller alla conoscenza di particolari e dettagli
da dietro le quinte che solo un ex inquilino della Casa Bianca può possedere
grazie all’esperienza maturata sul campo.
Il perfetto mix di fantasia e di
esperienza vissuta rende questo romanzo un thriller politico adrenalinico e
avvincente dalla trama senza dubbio molto convincente.
L’avvio del
romanzo è piuttosto lento, dovendo il lettore prendere confidenza con le
dinamiche della forma di governo americano, argomento piuttosto ostico per
coloro che non conoscono la materia, poi
però la trama si vivacizza e il romanzo cattura l’attenzione del lettore fino
coinvolgerlo totalmente.
I personaggi del libro sono molto
numerosi: Carolyn Brok, capo di gabinetto, i due terroristi pentiti Nina e il
suo partner Augie, Elizabeth Greenfield, direttore reggente dell’FBI, il vice
presidente Katherine Brandt, la killer professionista Bach…solo per citarne
alcuni.
Ognuno di
essi viene descritto minuziosamente sia fisicamente che psicologicamente;
nessun elemento nel romanzo è mai lasciato al caso, sono infatti le sfumature
delle varie personalità dei diversi personaggi insieme alla descrizione dei più
piccoli particolari a rendere una trama carica di suspense anche credibile e
reale.
La figura più affascinante è senza
dubbio quella del presidente Duncan,
quanto di più lontano, dobbiamo ammetterlo, dalla figura di Bill Clinton.
Personalmente
mi sono immaginata Jonathan Duncan come un via di mezzo tra un Bruce Willis ed un
Harrison Ford nei loro migliori film d’azione.
Un protagonista impegnato a scongiurare
un imminente pericolo, seducente ed intrigante unitamente ad un’avvincete trama
fanno di “Il presidente scomparso” una storia perfetta per essere proiettata
sul grande schermo.
Il discorso
di chiusura del presidente, che lui stesso definisce come la presentazione
della sua agenda politica (riforma dell’immigrazione, riduzione della
criminalità, legittima difesa, detenzione di armi, libertà dell’individuo…), potrebbe risultare forse
un po’ stucchevole, ma in verità si integra perfettamente nel quadro generale
della storia.
La conclusione del romanzo non è per
nulla scontata e, come in ogni thriller che si rispetti, non manca il colpo di
scena finale ad effetto.
“Il
presidente è scomparso” è un thriller carico di azione, capace di tenere il
lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina grazie ad una trama originale, a personaggi ben
riusciti e una scrittura veloce, scorrevole e diretta.