Aspettami
ed io tornerò,
ma aspettami con tutte le tue forze.
Aspettami quando le gialle piogge
ti ispirano tristezza,
aspettami quando infuria la tormenta,
aspettami quando c'è caldo,
quando più non si aspettano gli altri,
obliando tutto ciò che accadde ieri.
Aspettami quando da luoghi lontani
non giungeranno mie lettere,
aspettami quando ne avranno abbastanza
tutti quelli che aspettano con te.
Aspettami ed io tornerò,
non augurare del bene
a tutti coloro che sanno a memoria
che è tempo di dimenticare.
Credano pure mio figlio e mia madre
che io non sono più,
gli amici si stanchino di aspettare
e, stretti intorno al fuoco,
bevano vino amaro
in memoria dell'anima mia...
Aspettami. E non t'affrettare
a bere insieme con loro.
Aspettami ed io tornerò
ad onta di tutte le morti.
E colui che ormai non mi aspettava,
dica che ho avuto fortuna.
Chi non aspettò non può capire
come tu mi abbia salvato
in mezzo al fuoco
con la tua attesa.
Solo noi due conosceremo
come io sia sopravvissuto:
tu hai saputo aspettare semplicemente
come nessun altro.
ma aspettami con tutte le tue forze.
Aspettami quando le gialle piogge
ti ispirano tristezza,
aspettami quando infuria la tormenta,
aspettami quando c'è caldo,
quando più non si aspettano gli altri,
obliando tutto ciò che accadde ieri.
Aspettami quando da luoghi lontani
non giungeranno mie lettere,
aspettami quando ne avranno abbastanza
tutti quelli che aspettano con te.
Aspettami ed io tornerò,
non augurare del bene
a tutti coloro che sanno a memoria
che è tempo di dimenticare.
Credano pure mio figlio e mia madre
che io non sono più,
gli amici si stanchino di aspettare
e, stretti intorno al fuoco,
bevano vino amaro
in memoria dell'anima mia...
Aspettami. E non t'affrettare
a bere insieme con loro.
Aspettami ed io tornerò
ad onta di tutte le morti.
E colui che ormai non mi aspettava,
dica che ho avuto fortuna.
Chi non aspettò non può capire
come tu mi abbia salvato
in mezzo al fuoco
con la tua attesa.
Solo noi due conosceremo
come io sia sopravvissuto:
tu hai saputo aspettare semplicemente
come nessun altro.
Konstantin M. Simonov (San Pietroburgo 1915 – Mosca 1979),
scrittore e uomo politico, riuscì a coniugare perfettamente la sua attività
letteraria ed i suoi impegni istituzionali. Ricoprì, infatti, alte cariche di
governo: fu deputato del Soviet Supremo dell’URSS e membro (dal 1949) del
Praesidium del Comitato sovietico per la difesa della pace.
Esordì nel 1937 come letterato con alcuni poemi storici, ma
è alla sua attività di drammaturgo che deve soprattutto la sua fama.
Durante la seconda guerra mondiale fu corrispondente dal
fronte per il giornale “Stella Rossa” e pubblicò versi, schizzi e racconti di
guerra. Ampia notorietà gli procurarono in questo periodo le sue poesie
d’amore.
“Aspettami ed io tornerò”, in cui un soldato chiede alla sua
amata di aspettarlo e credere ad un suo ritorno nonostante tutti intorno a lei
abbiano ormai abbandonato le speranze, fu scritta da Simonov per la sua futura
moglie, l’attrice Valentina Serova; questa poesia ebbe un grandissimo successo
all’epoca ed ancora oggi è una delle più famose e conosciute poesie in lingua
russa.
Ispirati alla guerra scrisse diversi drammi tra cui “Gente
russa” (1941) oltre al romanzo “I giorni e le notti” (1943-44), dedicato alla
difesa di Stalingrado.
Dopo la guerra la sua attenzione fu rivolta ai problemi di
politica internazionale sia nei suoi versi che nei suoi drammi.
Da molte delle sue opere (drammi e romanzi) sono stati
tratti dei film.
Commovente ...eroismi sentimentali di altri tempi...un romanticismo che mi ha sempre attratto e fatto fantasticare ...
RispondiEliminaCiao, ho conosciuto il tuo blog grazie alla (meritatissima) stroncatura dei libri della seria "Cinquanta sfumature". Mi piace molto Simonov, sono lieta che tu lo abbia riproposto in italiano, sai dirmi di chi è la traduzione? Io mi occupo di letteratura russa, e sono sempre felice quando c'è chi diffonde opere ed autori meno conosciuti, complimenti! (mi chiamo Alessandra)
RispondiEliminaCiao e benvenuta! La traduzione è di Angelo Maria Ripellino e se ti può interessare il sito in cui l'ho trovata è il seguente www.poesia.it (poesia n. 200 dicembre 2005 - Crocetti Editore 2005).
EliminaHo scoperto questa bellissima poesia per caso. Una cosa che mi ha molto incuriosita è che sul web non ci siano neppure molte notizie biografiche dell'autore in lingua italiana...
Condivido spesso i giudizi di pennylane1202...e di conseguenza eviterò di leggere il libro!
Grazie per i complimenti!
Ciao a tutti, esiste una bella canzone sovietica con questa poesia:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=6X3xLkeh_Co
Non conoscendo il russo, ti credo sulla parola :-)
EliminaGrazie per la segnalazione
Grazie mille!!!Bellissima poesia!!
EliminaGrazie a te per leggere il mio blog. Benvenuta!
EliminaMi fa venire un languore come fame
RispondiEliminaQuesta poesia viene citata in un film degli anni ‘80:”Bolero” di Leoluch
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione.
EliminaBuongiorno Elisa,le ho inviato il link del film intero pescato su YouTube,dura circa 3 ore ma se vuole vedere subito quando viene citata la poesia deve andare al 45 minuto circa. Cordialmente
EliminaGrazie mille!
Eliminahttps://youtu.be/E2tfqMo2_gc
RispondiEliminaBuongiorno Elisa,è riuscita a vedere la citazione nel film? Comunque “Bolero” è un bel film sentimentale
RispondiEliminaSi, vista subito. La trovo davvero ben inserita nel contesto. Il film inoltre ha suscitato decisamente la mia curiosità e conto di vederlo quanto prima. Grazie ancora per la segnalazione.
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