Il volume è una raccolta di
saggi scaturiti dagli interventi dei relatori che parteciparono alla giornata
di studi “Nel segno di Cosimo” organizzata dal Lions Club Firenze il 6
giugno del 2019 in occasione del cinquecentenario della nascita del primo
granduca di Toscana.
Cosimo I de’ Medici e Lorenzo
il Magnifico furono le figure più rappresentative della dinastia. Fu Cosimo però
il vero statista di casa Medici.
Salì al potere a seguito
dell’omicidio del duca Alessandro de’ Medici quando non aveva ancora compiuto
18 anni. Figlio di Maria Salviati, nipote per parte di madre di Lorenzo il
Magnifico, e di Giovanni dalle Bande Nere il celebre condottiero figlio di
Giovanni de’ Medici e Caterina Sforza.
Il primo saggio è del
professore Giovanni Cipriani ed è dedicato all’incoronazione di Cosimo come primo granduca di Toscana avvenuta nel 1570. Cosimo ricevette l’ambita
corona dalle mani di Pio V a Roma. Nel saggio, oltre al cerimoniale dell’incoronazione,
viene dato ampio spazio anche alla descrizione della corona. Nella bolla
papale, infatti, furono date precise istruzioni su come questa avrebbe dovuto
essere realizzata.
Si passa poi al saggio del
professore Leonardo Rombai dove vengono evidenziate le scelte di
carattere economico effettuate da Cosimo I de’ Medici nonché la sua saggia e
attenta politica urbanistica e territorialistica, la sua opera
fortificatoria e lo sviluppo dell’industria estrattiva-mineraria.
Con il suo intervento il
professore Emanuele Masiello procede ad indagare quanto accadeva
contestualmente in Europa e come la politica architettonica e urbana del
granduca Cosimo si inserisse nel contesto delle contemporanee sovranità
europee in particolare di quelle francese, spagnola e imperiale.
Il volume prosegue poi con i
saggi di Eugenia Valacchi e di Jennifer Celani. Il primo
riferisce degli esiti della Controriforma sul territorio e in particolare degli
adeguamenti liturgici di alcune chiese richiesti da Cosimo secondo
gli orientamenti espressi dal Concilio di Trento conclusosi nel 1563. Il
secondo saggio ci racconta brevemente del caso del complesso di San
Giovannino detto degli Scolopi.
A seguire il saggio di Francesco
Martelli relativo alle carte di Cosimo I nei fondi Medici dell’Archivio di
Stato di Firenze ed in particolare alla storia di un piccolo nucleo di carte
che egli teneva sempre con sé denominato “Archivio segreto”.
All’intervento di Francesca
Funis sulla trasformazione di Firenze da città di provincia a capitale
di uno stato territoriale, fa seguito il saggio di Carlotta Paltrinieri
sull’istituzione dell’Accademia delle Arti del Disegno a seguito
dell’istituzionalizzazione della Compagnia di San Luca o Compagnia de’ Pittori,
attiva dal 1339. Viene fatto un breve accenno anche all’istituzionalizzazione di
un’altra accademia quella degli Umidi che nel 1541, per volere di Cosimo, mutò il nome in Accademia Fiorentina.
Stefano Calonaci si
dedica all’analisi della poderosa attività legislativa e normativa svolta da
Cosimo I. Il granduca si interessò dei più svariati aspetti del vivere
civile e per raggiungere i suoi obiettivi si circondò fin da subito di un
entourage di uomini fidati a cui affidare le diverse magistrature.
L’ultimo intervento è quello
di Lorenzo Allori che introduce il Medici Archive Project, un istituto
di ricerca nell’ambito della digital history. Uno strumento valido
per gli studiosi che possono trovare in rete preziose informazioni
digitalizzate. Per chi volesse consultare il BIA ovvero il portale web in
lingua inglese dedicato alla fruizione del fondo archivistico il link è il
seguente http://bia.medici.org
Cosimo I de’ Medici fu un uomo
senza dubbio ambizioso, più burocrate che guerriero ma, come scrive Masiello,
per quanto sia passato alla storia come un uomo dispotico, vendicativo e
accentratore del potere, non si può non riconoscere che egli abbia anche
dimostrato di essere stato un capo saggio e lungimirante.
Questo “viaggio intorno
all’uomo che divenne primo Granduca di Toscana” mette in evidenza proprio
questo suo aspetto meno conosciuto e trascurato dalla
storiografia fino ai giorni nostri. È una figura diversa quella che emerge
dalle pagine di questo libro.
Cosimo fu un uomo eclettico e dai
molteplici interessi oltre che un capo abile nella politica internazionale. Un
uomo visionario che proprio grazie alla sua curiosità, alla sua intraprendenza
e alla sua saggezza seppe trasformare il Ducato di Firenze nel Granducato di
Toscana.