di Brian Morton
SONZOGNO
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Chi
è Florence Gordon? Un’anziana
settantacinquenne intellettuale e femminista; combinazione di fattori che
potrebbe indurre il prossimo a classificare ogni suo pensiero come polemico e
petulante.
Florence
Gordon però non si sente né polemica e petulante né tantomeno vecchia. Non è il tipo di donna che voglia apparire
più giovane fisicamente, non si tinge i capelli, non fa ricorso al botox ed
affini, lei semplicemente vuole riafferrare la sua giovinezza perché mai come
ora è felice della propria vita.
E’
una donna energica, forte, fiera e
coraggiosa, ma soprattutto è una donna indipendente e a questa sua
indipendenza tiene tantissimo.
Acida,
impaziente, sempre pronta ad irritarsi; ha un carattere talmente particolare
che non solo chi la detesta ma anche chi la ama, la considera un’autentica
rompipalle.
Florence
Gordon sta cercando di scrivere il suo memoir, libro che una volta
terminato sarebbe la sua settima opera.
Nonostante
i sei libri all’attivo ed i numerosi articoli, Florence non è quella che si può
definire una scrittrice famosa almeno fino al giorno in cui esce un articolo
sul New York Times Book di Martha Nussbaum, colei
a cui niente di umano è alieno, nel quale Florence viene definita “un
patrimonio nazionale”.
Ma
anche questo grande successo per quando
la renda felice non la destabilizza minimamente.
Florence
vive a New York, ama la sua città e non concepisce come si possa voler vivere
in qualunque altra parte degli Stati Uniti.
Suo figlio Daniel e la
nuora Janine insieme alla nipote Emily che vivono a Seattle, decidono di
trasferirsi per qualche mese a New York ed inevitabilmente Florence è costretta
a trascorrere del tempo con loro.
Janine,
la moglie di Daniel, è psicologa ed ha ottenuto una borsa di ricerca a New York;
la figlia Emily decide di seguirla per poter frequentare un corso di
letteratura alla Barnard.
Le
donne vengono raggiunte dopo qualche tempo da Daniel che si è risolto finalmente
a prendere tutte le ferie arretrate accumulate nel corso degli anni.
La
coppia ha anche un altro figlio, Mark, del quale i protagonisti del romanzo
parlano spesso, ma del quale il lettore non farà mai diretta conoscenza.
Janine ha un debole per
sua suocera che considera un’ispirazione. L’alta considerazione che la nuora ha per Florence però
non è corrisposta.
La suocera, infatti, ha
una pessima opinione della nuora che trova una donna insipida ed idiota e non ha mai capito
perché il figlio l’abbia sposata.
Ogni
volta che ha a che fare con la suocera alla povera Janine sembra sempre di
subire un pestaggio intellettuale.
Janine e Daniel sono
sposati da 23 anni, il matrimonio sembra funzionare perfettamente almeno fino a
quando la donna non incontra il suo nuovo capo Lev.
Lev
è il direttore del laboratorio a New York; non
giovane, non bello, non particolarmente virile eppure perfettamente in
grado di fare vacillare la fedeltà coniugale di Janine.
Cederà
la donna alle lusinghe di un nuovo amore?
Emily è l’unica ad essere
in grado di suscitare l’interesse di Florence che la trova fin da subito una ragazza di spirito.
Emily
ha diciannove anni, ma è più matura della sua età. E’ sottile, bruna e bellissima. E’ una ragazza perspicace e
ironica. Vorrebbe trovare sua nonna una persona adorabile, ma il compito non le
risulta affatto semplice.
Emily
è dotata di grande empatia, fin da ragazzina è stata sempre quella in grado di
ascoltare tutti e farsi carico dei problemi del prossimo.
L’incontro con sua nonna
la aiuterà tantissimo a crescere e sarà fondamentale nell’aiutarla a trovare il
modo per non soccombere sotto le richieste di aiuto degli altri anteponendo
sempre i loro bisogni ai propri.
Impossibile
non essere affascinati dalla personalità di Florence Gordon. E’ una donna che scopre sempre qualcosa in cui
credere e che nel corso della sua vita ha sempre trovato una causa per cui
combattere. Una donna che si indigna per ogni cosa che vede, ascolta e legge,
ma che nonostante questo non perde mai
la speranza che le cose possano cambiare e migliorare.
Eppure anche lei come
tutti ha commesso degli errori.
Suo figlio Daniel è stato segnato dal mondo intellettuale
dei genitori. Schiacciato dalla forte personalità della madre e segnato
dall’incapacità del padre. In gioventù ha fatto una scelta di vita che voleva
essere una rottura, voleva sentirsi libero dal loro mondo intellettuale. All’età
di 47 anni si rende però conto di non appartenere a nessun mondo e di essere sempre
un outsider. Non appartiene al mondo intellettuale nel quale è cresciuto, ma
neppure è mai riuscito ad integrarsi con i suoi colleghi della polizia.
Diverso
il discorso di Florence nei confronti dell’ex-marito
Saul. L’errore di Florence non è stato tanto quello di averlo sposato
quanto piuttosto quello di pensare di doverlo proteggere per tutta la vita perché
si sente in colpa. Proprio lei che recita le parole di Virginia Woolf sulla
necessità di uccidere “l’angelo del focolare” non riesce, almeno per moltissimi
anni, a dire in faccia al marito la verità ovvero che è un uomo inetto, un
fallito che non scriverà più.
E qui si apre un nuovo
quesito. Florence Gordon è la tipica persona che non ha peli sulla lingua e noi ci divertiamo a leggere di quando
strapazza la povera Dolly durante l’ultima tappa del suo tour a Hartford. Ma
viene spontaneo chiedersi: era davvero necessario? Per quanto Dolly fosse una
persona sciocca e vanesia, meritava davvero di essere umiliata fino a questo
punto?
Dobbiamo però riconoscere
a Florence Gordon una rara capacità non riscontrabile nel genere umano.
Florence Gordon attacca, vuole svegliare il prossimo attraverso la sua rudezza,
ma se qualcuno risponde per le rime è ben felice di aver trovato pane per i
propri denti perché per lei il dibattito è un modo per crescere e imparare
nuove cose.
Al
contrario le persone che normalmente incontriamo ogni giorno sono bravissime ad
attaccare il prossimo mascherando la propria aggressività come insegnamenti di
vita, ma avete mai provato a ripagarle con la stessa moneta? Si offendono e vi si
rivoltano contro tacciandovi di maleducazione.
Il romanzo di Brian Morton
è arguto, divertente, comico ed elettrizzante.
Un romanzo ben scritto,
veloce ed accattivante con una protagonista eccezionale e dei personaggi
formidabili.
Una
commedia che sembra nata per essere portata sul grande schermo e nella parte di
Florence chi meglio di Maggie Smith o Judi Dench?
"Florence Gordon" di Brian Morton è un
libro assolutamente da non perdere.