CONCERTO DI UNA SERA
D’ESTATE SENZA POETA
di Klaus Modick
NERI POZZA
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Protagonista
del libro è Heinrich Vogeler (1872 –
1942), pittore, architetto disegnatore e poeta, esponente dello Jugendstil.
Klaus
Modick si è ispirato ai frammentari ricordi di vita di Vogeler, presenti nel suo
“Werden”, ed ha attinto agli scritti di Rainer Maria Rilke, soprattutto ai suoi
diari ed alle sue lettere, per scrivere questo
romanzo che è un’opera di fantasia.
L’altro
protagonista del libro è proprio Rainer
Maria Rilke (1875 – 1926), autore di prosa e di poesie, considerato uno dei
maggiori poeti di lingua tedesca del XX secolo.
Il romanzo racconta
dell’amicizia tra i due artisti, del loro immediato riconoscersi come spiriti
affini e del loro progressivo allontanamento fino al totale rifiuto l’uno dell’altro.
Il
dipinto di Vogeler intitolato “Concerto” o “Sera
d’estate a Barkenhoff” ed i numerosi continui cambiamenti apportati al
quadro stesso dal pittore, fanno da filo conduttore del racconto.
L’ispirazione
per il quadro nacque in Vogeler durante una delle tante serate d’estate a
Worspwede, quando era solito riunirsi con gli amici artisti al Barkenhoff, la
casa da lui progettata e poi costruita grazie all’eredità paterna.
Quella
sera, come spesso accadeva, era presente alla riunione il suo caro amico Rilke,
sempre gradito ospite nella casa delle betulle.
L’atmosfera rilassata
della serata ispirò a Vogeler la scena del quadro nel quale avrebbe dovuto
spiccare la figura dell’amico Rilke, quasi il dipinto volesse essere un omaggio
alla sua presenza.
Nel
corso dei mesi e degli anni però le cose cambiarono nella vita e questi
cambiamenti furono apportati anche sulla tela.
Così
il triangolo amoroso che vide protagonisti Rainer Marie Rilke, Clara Westhoff
(futura signora Rilke) e Paula Becker, i continui ripensamenti del poeta verso
l’una o l’altra donna, indussero nel corso del tempo Vogeler a rivedere la
posizione del poeta, così come i sorrisi e le espressioni cupe delle donne vennero
continuamente modificati sulla tela da parte del pittore.
Alla
fine la figura di Rilke fu cancellata definitivamente e il quadro assunse per
Vogeler un significato completamente opposto al sentimento che lo aveva
ispirato.
Il dipinto che doveva
essere simbolo di gioia, serenità, pace familiare divenne invece l’emblema della
sconfitta, dell’assenza, del fallimento e della desolazione.
Il
romanzo di Modick ci narra di una comunità di artisti il cui mondo è fatto di
ambizioni e contraddizioni, un mondo dove i mecenati giocano un ruolo da
protagonisti e dove l’arte diventa una mera merce sulla quale investire i
proprio risparmi.
Vogeler è un artista che entra
in crisi nel momento stesso in cui raggiunge il successo, proprio quando gli viene
riconosciuto ogni merito,
egli non è più certo di nulla, rinnega ciò che ha fatto e l’insoddisfazione che prova arriva a generare in lui il desiderio
distruggere la propria opera.
Dubita
di se stesso e del proprio talento, si sente invecchiare e avverte la terribile
sensazione che l’ispirazione lo stia abbandonando per sempre.
Al
contrario l’immagine che Modick ci porge di Rainer Marie Rilke è quella di un artista ambizioso, egocentrico,
maschilista e opportunista; un uomo dalla dubbia moralità che pur di
raggiungere il successo è disposto a tutto.
Grazie
all’opera di Klaus Modick, seppur come già sottolineato opera di fantasia,
possiamo fare la conoscenza del gruppo di artisti
di Worpswede, villaggio paludoso della Bassa Sassonia, non lontano dalla
città di Brema.
Questo
gruppo di artisti ebbe origine nel 1889
grazie a tre artisti Fritz Mackensen, Hans am Ende e Otto Modersohn, il cui
obiettivo era quello di rivendicare la loro indipendenza dalle grandi accademie
artistiche e crearsi uno spazio ad imitazione del modello francese della scuola
di Barbizon.
Negli
anni successivi si unirono a loro Fritz Overbeck, Heinrich Vogeler, Carl Vinnen
e due donne Paula Becker e Clara Westhoff, la prima sposò Otto Modersohn e la
seconda divenne la moglie del poeta Rainer Marie Rilke.
Il
poeta Rainer Marie Rilke pubblicò nel 1903 un libro sugli artisti di Worpswede.
“Concerto
di una sera d’estate senza poeta” è un libro descrittivo e molto dettagliato
dove ogni pensiero viene analizzato; tutto questo appesantisce notevolmente la
scrittura rendendola purtroppo non proprio scorrevole.
I contenuti del romanzo
sono interessanti e raccontati in modo davvero suggestivo; i protagonisti
del libro sono figure affascinanti e molto seducenti.
La
comunità di artisti di Worpswede non è tra le più conosciute ed il romanzo di
Modick è un valido strumento per avvicinarsi a questo gruppo di artisti e
invogliare il lettore a fare ricerche sull’argomento per approfondirlo.