UN PO’ DI FOLLIA IN
PRIMAVERA
di Alessia
Gazzola
LONGANESI
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Il
personaggio di Alice Allevi, protagonista di una fortunata serie di libri, nasce dalla penna di Alessia Gazzola.
Al
primo volume intitolato “L’allieva”, pubblicato da Longanesi nel 2011, hanno
fatto seguito diverse avventure la cui protagonista indiscussa è sempre questa
simpatica specializzanda in medicina legale.
Per
meglio orientarvi eccovi l’elenco completo:
L’allieva
(2011)
Un
segreto non è per sempre (2012)
Sindrome
da cuore in sospeso (2012)
Le ossa della principessa (2014)
Una
lunga estate crudele (2015)
Un
po’ di follia in primavera (2016)
Arabesque
(uscita prevista 10 novembre 2017)
Alice Allevi è una ragazza un po’ imbranata e pasticciona come
Bridget Jones ma allo stesso tempo arguta e intuitiva come Kay Scarpetta;
sempre alle prese con problemi di cuore, eternamente divisa tra la storia con
il medico legale Claudio Conforti e
il reporter Arthur Malcomess; la sua
innata curiosità la porta ad andare oltre alle apparenze e così si ritrova spesso
ad affiancare l’ispettore Calligaris
nelle sue indagini.
In “Un po’ di follia in primavera” Alice
è arrivata al termine del suo corso di studi, la tesi di specializzazione dovrà
essere consegnata a breve; presto
dovrà lasciare la sua stanza, la biblioteca, il laboratorio, insomma tutti quei
luoghi a lei così cari.
Inevitabilmente il senso di perdita e la
paura del cambiamento incombono su di lei.
Unica
nota positiva: ha fatto finalmente una scelta
definitiva nella sua vita sentimentale, l’eterno conflitto Claudio Conforti vs Arthur Malcomess è
stato risolto e Alice sembra ormai serena e appagata.
Il
caso di omicidio in cui è coinvolta in questo nuovo episodio è un caso piuttosto complicato e delicato.
Uno stimato accademico, il professor
Ruggero D’Armento, un illustre psicologo dalla personalità molto carismatica, è
stato assassinato nel suo studio.
Alice
ricorda bene le lezioni tenute dal professor D’Armento che lei stessa aveva
seguito all’università e per questo forse si sente ancora più coinvolta nello
sviluppo delle indagini.
Il
caso è notevolmente difficile non solo per la fama di cui godeva il professore, ma
anche per tutte le persone che ruotavano intorno alla sua figura: la moglie
dalla quale si stava separando, la sua assistente con cui tutti credevano che l’uomo
avesse una relazione clandestina, i colleghi invidiosi del suo successo e infine
i suoi pazienti con tutte le loro spaventose problematiche.
Vi
avevo già parlato dei libri della Gazzola qualche anno fa in occasione
dell’uscita di “Le ossa della principessa”: la lettura di “Un po’ di follia
in primavera” ha confermato la mia buona opinione dei suoi romanzi.
“Un
po’ di follia in primavera” è una storia forse un po’ meno carica di suspense
rispetto a “Le ossa della principessa”, ma più intrigante a livello di caratterizzazione dei personaggi e molto
coinvolgente per come viene sviluppata l’indagine.
La
presentazione degli indiziati e l’analisi del caso sono degni dei migliori
intrighi e trame dei gialli di Agatha
Christie.
Confermo
anche la mia prima impressione sul fatto che i romanzi della Gazzola possano
essere letti come storie a sé; qualità di non poco valore, vista la difficoltà nelle quali incorrono oggigiorno i lettori per districarsi
nella vasta giungla delle serie libresche…
Per
chi volesse farsi comunque una veloce idea delle vicende precedenti, consiglio di recuperare la serie tv tratta dai primi tre volumi della Gazzola.
Nelle puntate trasmesse da Rai1 lo scorso autunno, Alessandra Mastronardi vestiva i panni di Alice Allevi ed era affiancata dal collega Lino Guanciale nel ruolo di
Claudio Conforti.