Corre
l’anno 1582. A Mantova lo scozzese James Crichton e l’amico Thomas,
dopo aver sottratto con l’inganno al sagrestano le chiavi della basilica di
Santa Barbara, si introducono nella chiesa per trafugare un oggetto
particolarmente significativo.
Poiché tra le chiavi in loro possesso manca
proprio quella che apre la cripta, Crichton e il suo sodale cercano di forzare
la serratura, ma il rumore mette in allarme le guardie costringendoli
a scappare.
Nella fuga si imbattono nel principe
Vincenzo Gonzaga in
compagnia di Ippolito Lanzoni. Ne nasce, apparentemente senza ragione, uno
scontro nel quale il Lanzoni perde la vita per mano di Crichton. Il
principe Vincenzo, accecato dalla rabbia per l’uccisione dell’amico, ferisce
a morte lo scozzese che cerca inutilmente soccorso presso lo speziale
Geniforti.
Il caso è spinoso: il figlio scapestrato del
duca di Mantova deve rispondere di omicidio e il consigliere ducale Zibramonti
incarica il capitano di giustizia Biagio dell’Orso di scoprire cosa sia
realmente accaduto.
Il capitano dovrà recarsi a Venezia per
indagare su chi fosse davvero Crichton. Sebbene il duca in persona si
fosse legato molto a lui, il giovane aveva tutta l’aria di essere un
avventuriero e proprio dalla Serenissima giungono voci alquanto
contraddittorie sul suo conto.
Biagio dell’Orso si troverà davanti ad un
complotto internazionale dalla complessa trama dove ad essere
coinvolti, oltre a scaltre cortigiane e spietate spie prezzolate, non
mancheranno importanti elementi quali il pericoloso Walsingham, diplomatico
della regina Elisabetta I, i servizi segreti del Consiglio dei Dieci della
Serenissima e anche alcuni religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù.
“I leoni d’Europa” è il primo volume
della saga dei Gonzaga nata dalla penna di Tiziana Silvestrin. Avevo
iniziato col leggere il secondo libro “Le
righe nere della vendetta” attirata dalla trama che vedeva sulla scena
anche la dinastia Medici.
Rimasi conquistata dall’abilità della
Silvestrin di saper costruire una trama, passatemi il gioco di
parole, avvincente e convincente, basata su verità storiche
ampiamente documentate, nessuna sbavatura sia a livello storiografico che
narrativo.
Da qui la voglia di leggere l’intera saga a partire ovviamente da questo primo episodio dove la famiglia Medici è un po’ defilata, ma sempre presente con le trame ordite da Bianca Cappello decisa a sferrare un duro colpo all’orgoglio dei Gonzaga.
Il principe Vincenzo sposerà Eleonora de’
Medici,
figlia di Francesco I e della sua prima moglie Giovanna d’Austria, ma non
senza essere costretto prima a dare pubblica prova della sua virilità.
In questo romanzo si fa la conoscenza del protagonista
della saga ovvero l’affascinate Biagio dell’Orso. Questi non solo
è tremendamente attraente con la sua carnagione scura e i suoi
profondi occhi neri ma anche leale affidabile. Dotato di un così
profondo senso di onestà e rettitudine, da essere tormentato dagli scrupoli di
coscienza ogni qualvolta si trovi a dover fare rispettare una legge che non
coincida con la giustizia.
La saga dei Gonzaga si compone di sei
romanzi, l’ultimo uscito proprio questo mese. Sono tutte
storie autoconclusive, nessun vincolo per il lettore tranne il fatto che,
devo avvisarvi, sarà difficilissimo trattenersi dal volerli leggerli tutti.
A presto con il terzo episodio “Un sicario alla
corte dei Gonzaga”.