Ho pensato che per farvi gli
auguri di Buona Pasqua il modo migliore fosse quello di raccontarvi la vita di
una celebre illustratrice, scrittrice e naturalista inglese, famosa soprattutto
grazie ai suoi libri per bambini. Sto parlando ovviamente di Beatrix Potter che
tutti ricorderete per il racconto di Peter Rabbit conosciuto qui in Italia come
Peter Coniglio.
Beatrix Potter nacque nel 1866 da
genitori che disponevano di rendite ereditate dai loro genitori. La famiglia
della scrittrice era quindi una tipica famiglia benestante di epoca vittoriana:
il padre, avvocato, raramente esercitava la sua professione e preferiva
trascorrere il tempo nei circoli esclusivi, mentre la madre era impegnata nel
fare visite e nel ricevere ospiti.
Betarix Potter fu allevata insieme
al fratello Bertram, di sei anni più giovane, in un’atmosfera ovattata, dalle
baby sitter e dalle governanti.
Non frequentò la scuola e la sua
educazione fu delegata a delle istitutrici. Più tardi uno zio tentò di farla
accedere come studente presso i Royal Botanic Gardens di Kew, ma fu respinta in
quanto donna. Da bambina la scrittrice non ebbe alcuna possibilità di
frequentare i suoi coetanei e i suoi unici compagni furono quindi i piccoli
animali che teneva nello studio.
Per tre mesi all’anno, durante
l’estate, il padre affittava una casa in campagna dapprima in Scozia e
successivamente nel Lake District. Proprio qui Beatrix Potter ebbe la
possibilità di osservare il mondo della natura e gli animali di cui amava studiare
i comportamenti e fare schizzi.
La passione per la natura, per il
mondo animale e per la pittura (soprattutto l’acquerello) furono il leitmotiv
della sua vita fin dall’infanzia.
La carriera di Beatrix Potter come
artista e scrittrice ebbe inizio nel 1902, anno in cui fu pubblicato il suo
primo racconto “La storia di Peter Coniglio” grazie alla Frederick Warne &
Co.
Si fidanzò segretamente con il
suo editore Norman Warne nonostante l’opposizione dei suoi genitori i quali non
potevano approvare che la figlia spossasse un uomo che lavorava per vivere. Lei
decise di sposarlo ugualmente, ma purtroppo il giovane morì qualche mese prima
del matrimonio a causa di un’anemia perniciosa.
Il denaro che guadagnava con le
sue pubblicazioni, le consentì una certa indipendenza economica e nel 1905
comprò la sua prima proprietà nel Lake Disctrict, la fattoria di Hill Top nel
villaggio di Sawrey. Nel 1913 sposò il suo avvocato, William Heelis e fissò
definitivamente la sua residenza a Sawrey. Quando fu costretta a mettere da
parte la scrittura per problemi di vista iniziò a dedicarsi all’agricoltura, all’allevamento
delle pecore ed all’acquisto di terreni nella campagna del Lake Districk. Alla
sua morte avvenuta nel 1943 lasciò alla nazione, e più precisamente al National
Trust, più di quattromila acri di terra e quindici fattorie.
Fu una donna straordinaria,
caparbia e piena di senso intuitivo, dotata di un grande talento letterario e
artistico. I suoi libri in tutti questi anni non hanno mai perso popolarità e
oggi le sue opere sono vendute in milioni di copie e tradotte in trenta lingue.
Verso la fine della sua vita
scrisse:
Se mai ho dato un contributo, anche piccolo, per insegnare ai bambini
ad apprezzare piaceri semplici e onesti, allora qualcosa di buono l’ho fatto.
Nel 2006 è stato realizzato un
film intitolato “Miss Potter” in cui la scrittrice era interpretata da Renèe
Zellweger mentre la parte dell’editore Norman Warne era stata affidata ad Ewan
McGregor. La critica l’ha definito un po’ troppo lezioso e noioso, un film dal
sapore di un’occasione mancata… Non credo sia un capolavoro del cinema ed è
vero che a volte è forse un po’ troppo lento
ma nell’insieme l’ho trovato un film interessante, belli i costumi, bella la
scenografia e simpatica l’idea dell’animazione dei disegni.
Tantissime sono le edizioni dei racconti di Beatrix Potter in lingua italiana, di tutti i tipi e formati, ma quello che consiglierei, perché più completo, è “Il mondo di Beatrix Potter” edito da Sperling & Kupfer.
Questo volume riunisce, infatti,
tutti i 23 racconti in versione integrale e le poesie, accompagnati dalle
illustrazioni originali a colori e in bianco e nero. Le storie sono presentate
nella sequenza in cui furono pubblicate e, poiché spesso traggono spunti da
persone, luoghi e animali reali, sono
tutte precedute da una brevissima nota introduttiva. Da segnalare inoltre che questa
edizione comprende quattro storie inedite: “Tre topolini”, “La vecchia gatta
infida”, La volpe e la cicogna” e “La festa di Natale dei conigli”.