Titolo originale del libro “They
Do It With Mirrors” è uno dei 12 romanzi dedicati alla protagonista Miss
Marple, l’adorabile e arguta vecchietta che ritroviamo anche in un’altra
ventina di brevi storie scritte da Agatha Christie.
In “Giochi di prestigio” Miss
Marple risponde alla richiesta di aiuto ricevuta da una vecchia amica, Ruth Van
Rydock preoccupata per la sorella Carrie Louise alla quale ha fatto visita
recentemente.
Miss Marple accetta di recarsi a
Stonygates, dove Carrie Louise insieme al marito Lewis Serrocold hanno
trasformato una vecchia villa vittoriana in un istituto per il recupero di
giovani delinquenti.
Qui fa conoscenza con diversi
personaggi: primo tra tutti Edgar Lawson, assistente di Serrocold, un ragazzo
deriso da tutti e afflitto da manie di persecuzione. La maggior parte dei
personaggi sono legati a Carrie Louise: tra questi troviamo Mildred Strete,
figlia naturale nata dal primo matrimonio, e la nipote Pippa, nata da Gina, la figlia
adottata da Carrie Louise e dal suo primo marito (padre naturale della stessa
Mildred) e morta dando alla luce proprio Pippa. La ragazza è sposata con un
americano, Walter Hudd, con il quale si è trasferita a Stonygates nonostante il
marito non gradisca la sistemazione e sia desideroso di ritornare negli Stati
Uniti. Pippa è una donna appariscente, apparentemente insoddisfatta del suo
matrimonio e sembra avere una relazione extraconiugale con Stephen Restarick.
Stephen e Alex Restarick, anche loro frequentatori della villa, sono i
figliastri di Carrie Louise, acquisiti dalla donna durante il secondo
matrimonio. Mildred nutre molto risentimento nei confronti della bella e
corteggiata Pippa, la donna infatti non è mai riuscita a superare la gelosia
che nutriva nei confronti della sorella adottiva Gina e riversa tutto il suo
rancore nei confronti della nipote. La sua gelosia e la sua possessività nei
confronti della madre sono dirette anche contro un altro personaggio, Miss
Bellever, assistente e dama di compagnia di Carrie Louise. Miss Bellever a sua
volta cerca in tutti i modi di evidenziare il suo ruolo di migliore amica di
Carrie Louise dedicandogli mille attenzioni e accrescendo ogni giorno di più
l’irritazione di Mildred nei propri confronti.
Dopo qualche giorno dall’arrivo
di Miss Marple a Stonygates, giunge all’improvviso un nuovo ospite, Christian
Guldbrandsen, figlio del primo marito di Carrie Louise, il quale ha subito un vivace
scontro con l’attuale marito della donna. La stessa sera Edgar Lawson minaccia Serrocold
chiudendosi con lui a chiave nello studio; proprio in quel momento va via la
luce e, mentre Miss Bellever cerca la chiave e Mr. Hudd cerca di riattaccare la
corrente, si sentono degli spari. Quando la luce ritorna, Edgar e Lewis escono incolumi
dallo studio, l’arma impugnata da Edgar ha sparato in aria e solo il muro ha
riportato danni. Nell’altra stanza però viene ritrovato il cadavere di
Christian Guldbrandsen…
A questo punto mi devo fermare
per non rovinare il piacere della lettura e svelare il mistero. Inutile dire
che chiunque potrebbe essere stato l’assassino, chiunque all’interno della
villa aveva ottimi motivi per commettere il delitto. Preziosissime ovviamente saranno
le intuizioni di Miss Marple che aiuterà l’ispettore Curry a risolvere il caso.
Miss Marple è, infatti, dotata di un acuto spirito di osservazione, di buon
senso ed è un’esperta criminologa, tutte qualità che gli derivano dal vivere in
un piccolo villaggio e avere così l’opportunità di osservare ogni giorno da
vicino la natura umana.
E’ il primo libro che leggo di
Agatha Christie e devo ammettere che la cosa che mi ha colpito di più non è
solo la capacità dell’autrice di descrivere fin nei minimi dettagli i luoghi in
cui si svolgono i fatti, sono rimasta soprattutto meravigliata dalla bravura
della Christie di far emergere per ogni singolo personaggio un dettagliato
quadro psicologico, mettendo in evidenza le caratteristiche più profonde
dell’animo umano. Credo che siano proprio queste le caratteristiche che rendono
così facile ed immediata la trasposizione cinematografica e/o teatrale delle
opere di Agatha Christie. Ho letto il libro in lingua originale ed è stato un
puro caso che la mia scelta sia ricaduta su questo romanzo piuttosto che su un
altro della stessa autrice. Leggendo qualche recensione sui suoi romanzi, ho
scoperto tra le altre cose che “Giochi di prestigio” non è neppure accreditato
tra i suoi migliori romanzi, insomma non è certamente considerato un capolavoro
quali possono essere ad esempio “Assassinio sull’Orient-Express”, “Trappola per
topi” o “Dieci piccoli indiani” solo per citarne alcuni. Non mi stupisce quindi
che Agatha Christie sia la scrittrice inglese più tradotta al mondo, anche più
di Shakespeare. “Giochi di prestigio” è il primo libro che ho letto di questa
autrice ma non sarà certamente l’ultimo…direi che Mrs. Christie, nonostante io
non sia un’appassionata di romanzi gialli,
mi ha proprio incuriosita.