Fausta Leoni (1929-2019),
scrittrice e giornalista che ha collaborato a diversi programmi culturali ed è
stata redattrice del TG2 Rai, ci racconta in prima persona la sua esperienza con il mondo dell’aldilà.
A questo argomento nel
1963 insieme al regista Gillo Pontecorvo Fausta Leoni dedicò anche un’inchiesta televisiva per indagare quale
fosse l’atteggiamento degli italiani verso l’immortalità dell’anima.
L’ultima parte del libro riporta proprio la scaletta delle quattro puntate del
programma.
Fausta Leoni si sta
recando con il marito Gibì in Perù e più precisamente nel piccolo pueblo di Huallpa, sulla Cordigliera delle
Ande, il luogo dove è ormai certa di aver vissuto la sua precedente esistenza.
Qui il racconto fa un
passo indietro e la scrittrice inizia a narrarci della sua vita, della sua
famiglia, di come abbia conosciuto il marito e di come, proprio durante un viaggio in Sudamerica subito dopo il matrimonio, sia
affiorato insistentemente in lei il ricordo della sua vita precedente.
Un susseguirsi di eventi e coincidenze si succedono giorno
dopo giorno nella sua vita fino a farle prendere coscienza che tali fatti non possono ritenersi
semplici casualità ma piuttosto espressione di qualcosa di più profondo e
complesso.
Il suicidio di una
persona appena conosciuta e verso la quale lei aveva avvertito sin da subito un
certo fastidio scatenano in lei l’insorgere di una strana malattia che i medici non riescono a
diagnosticarle.
Il suo è un malessere dell’anima che le prosciuga le
energie vitali. Tornata in Italia ha però la fortuna di conoscere una
persona in grado di aiutarla, una donna
straordinaria di nome Fidelia che le spiega cosa le sta accadendo e come
combatterlo.
“Karma” è la storia della reincarnazione di
Fausta Leoni raccontata in prima persona dalla protagonista. Un libro che è
stato pubblicato in venti edizioni, un best seller internazionale che ha
venduto milioni di copie.
È una storia decisamente fuori dall’ordinario a
cui si può credere o meno e proprio in questi termini la stessa autrice
all’inizio del volume si rivolge ai lettori.
Fausta Leoni non ha scritto la propria storia con
l’intenzione di convincere qualcuno di quanto le fosse accaduto all’età di ventidue
anni, ma piuttosto per aiutare chi, avendo vissuto qualcosa di simile a lei,
avrebbe potuto trarre da queste pagine una qualche chiave di lettura.
Il racconto, seppure
cronaca di un’esperienza vissuta e reale, assume la forma di romanzo e la
narrazione si fa fluida. Numerosi sono i personaggi che animano queste
pagine, tra di essi anche nomi conosciuti del mondo della televisione, della
cultura e non solo.
Insieme all’autrice
scopriamo da Fidelia cosa sia il karma
ossia la legge che regola le varie
esperienze umane di un’entità spirituale, una legge per cui ogni vita è la
conseguenza inevitabile di una precedente condotta.
Ma com’è fatta l’anima? È sempre Fidelia che ce lo spiega. L’anima è comporta di tre parti: quella che ha sede nel ventre e
finisce quando muore il corpo; quella che ha sede nel cuore e che dopo la morte
non si disintegra immediatamente, ma resiste ancora un po’ di tempo e, infine, la
terza parte quella che ha sede nel cervello che sopravvive alla morte e si
reincarna in diversi corpi.
Ciascuno di noi è libero di credere o meno in queste teorie, libero di credere o
meno nell’esistenza di un aldilà, di un inferno o paradiso che sia, così come all’esistenza di qualche energia o
entità in grado di comunicare con noi vivi.
Come si evince anche
dalle interviste condotte difficilmente
ci si interroga su tali argomenti o se ne parla volentieri. Perché questo accade?
Per disinteresse? Paura? Superficialità? Chi può dirlo, non è mai giusto
generalizzare e tanto meno lo si può fare su un argomento del genere.
“Karma” di Fausta Leoni
è indubbiamente un libro che apre una
breccia anche nelle persone più scettiche. Chi infatti durante la propria
vita non si è mai trovato disorientato almeno una volta da qualche particolare coincidenza
o da una qualche singolare premonizione?
Personalmente faccio parte di coloro a cui questo genere di cose incute sempre un po’ di timore e ansia per cui preferisco non indagare troppo e pur mantenendo un atteggiamento possibilista e aperto, confesso di cercare di evitare l’argomento nascondendo la testa sotto la sabbia.
E voi cosa ne pensate? Come vi comportate quando sentite parlare dell'aldilà?