Edizione italiana del volume
pubblicato in occasione della mostra a Mannheim per il 270° anniversario della
morte di Anna Maria Luisa de’ Medici (2013), “I Medici. Uomini, potere e
passione” è un libro nato con l’intento di
rimanere un testo di riferimento sulla storia medicea anche negli anni
successivi a quello dell’evento.
Il libro presenta brevi e dettagliate schede dedicate ai
personaggi della dinastia e racconta
gli eventi storici che li videro protagonisti per quasi trecento anni. Vengono
inoltre indagati dettagliatamente tutti quegli elementi legati alla storia dell’arte, alla letteratura e alla filosofia
che tanto interessarono tutti gli esponenti della famiglia Medici nel corso dei secoli.
Il volume è costituito da una serie di articolati interventi molto
diversi tra loro per argomento e stile, numerosi
infatti sono gli autori, che terminano tutti con un’interessante bibliografia per chi volesse approfondire quanto
trattato in ciascuno di essi.
Le prime pagine sono
dedicate alle sepolture dei Medici con ampie digressioni su San Lorenzo, le
Cappelle Medicee e l’Opificio delle Pietre Dure e con una breve storia alle
traslazioni, esumazioni e ricognizioni dei luoghi di sepoltura.
Tra
i tanti altri argomenti trattati troviamo: il sistema bancario, di cui si analizza dettagliatamente anche l’aspetto
teologico e filosofico, il recupero e il
restauro delle vesti di Eleonora di Toledo, di don Garzia e di Cosimo I, l’educazione, il ruolo sociale e la
mortalità dei bambini, il mestiere
delle armi, la storia di Galileo Galilei e il Calcio Storico Fiorentino.
Tra i vari autori non poteva
mancare il compianto Alberto Bruschi.
In verità mi sono imbattuta in questo volume proprio mentre stavo effettuando
una ricerca dei suoi scritti.
Il
suo intervento non poteva che essere dedicato all’amato Giovanni Gastone, o Gian
Gastone come da subito venne chiamato.
Il ritratto a corredo dell’articolo di Bruschi è un dipinto, opera di Franz Ferdinand Richter, che per un periodo è stato esposto anche al Museo de’ Medici nella sua precedente sede. Analizzando nel dettaglio quest’opera del Richter Alberto Bruschi tratteggia, con la sensibilità che sempre lo ha contraddistinto parlando dell’ultimo granduca Medici, il ritratto di un sovrano dal volto bonario corrotto dagli anni e dalle amarezze, dall’animo ricco di contraddizioni proprie della sua follia e della sua genialità, i cui “occhi velati da profonda tristezza paiono fissati nell’eternità, rivelando sgomenti pensieri”.
Bruschi non manca ancora una volta di sottolineare quanto la
memoria di Gian Gastone sia stata vittima, e lo sia purtroppo spesso ancor oggi,
di “biografi prezzolati e servi rancorosi” in gara tra loro per indirizzare
i contemporanei verso i Lorena ed ingraziarsi così questi nuovi padroni, più tardi, poi, il perbenismo dell’Ottocento fece il resto.
“I Medici. Uomini, potere e
passioni” è un volume interessante,
ricco di spunti e curiosità. Un’edizione particolarmente accurata nel suo
apparato tipografico con bellissime illustrazioni. Una lettura assolutamente consigliata.