CUORE DI RICCIO
di Massimo Vacchetta
SPERLING & KUPFER |
Dopo “25 grammi di felicità”, diventato
un bestseller tradotto in moltissimi paesi, in cui Massimo Vacchetta ci
raccontava di come avesse ritrovato se stesso grazie alla all’incontro fortuito
con un cucciolino di riccio, la famosa Ninna, in “Cuore di riccio” il veterinario torna a parlarci dei suoi piccoli
pazienti e del suo centro aperto nel 2014 a Novello nella splendida cornice delle Langhe.
Il
Centro recupero ricci “La Ninna” è diventato in pochi anni un punto di
riferimento a livello nazionale,
ma come ogni realtà che si regge sul volontariato, sulle donazioni e sulla
dedizione assoluta del suo fondatore, deve affrontare ogni giorno problemi non
solo di tipo economico, ma anche dovuti alla carenza di personale specie in periodi
particolari dell’anno.
Per fare qualche esempio: quando escono
dal letargo i ricci in difficoltà sono davvero
molto numerosi e ognuno di loro necessita di cure personalizzate e poi c’è
il periodo delle cucciolate quando i piccoli, devono essere nutriti ad
intervalli regolari e frequenti, necessitando così di un’assistenza costante e
molto impegnativa da parte dei volontari.
Stress,
fatica, ore di sonno perdute non sono nulla per Massimo Vacchetta
rispetto all’affetto, alla riconoscenza che queste piccole creature riescono a
trasmettere a chi si prende cura di loro e la soddisfazione nell’aiutarle
non ha eguali.
In questo secondo libro il dottore dei ricci si confida ancora una
volta, aprendo il suo cuore al lettore al quale racconta non solo dei suoi
piccoli pazienti, ma anche di se stesso, delle sue paure e di come queste
creature, con la loro semplicità ed il loro coraggio, siano state e siano
tuttora per lui maestre di vita.
L’empatia che Massimo Vacchetta ha
sviluppato nei confronti dei ricci e gli
insegnamenti tratti da loro sulla pazienza, sul coraggio, sulla dedizione sono
stati fondamentali per lui quando si è trovato a dover affrontare la grave
malattia della madre, la sua Franchina.
La
vita dà e la vita toglie,
così proprio nel momento in cui la malattia della mamma di Massimo peggiora,
egli incontra un’amica vera e sincera che subito riconosce come la sorella che
non ha mai avuto.
Accettare
la sconfitta e la perdita non è mai semplice per il dottore, ogni volta che un riccio ormai guarito
viene liberato oppure quando purtroppo non ce la fa, malinconia e tristezza si impadroniscono
inevitabilmente di lui, ma quasi sempre c’è subito qualcun altro che bussa alla
sua porta per chiedere aiuto e questo qualcuno non deve avere necessariamente
le “spine”, ma ha magari il muso di un’impaurita e smarrita volpina colta di
sorpresa da uno spaventoso temporale.
Il veterinario si è ritrovato spesso ad
interrogarsi se sia giusto ostinarsi a
tenere in vita alcuni disabili come Lisa colpita da un’emiparesi, Musetta
sfigurata da un tosaerba o Ditina nata senza le zampine posteriori; ma la risposta per Massimo è sempre la
stessa, sì, perché l’attaccamento alla vita che i suoi piccoli pazienti
dimostrano deve essere preservato e la loro ostinazione premiata, sempre.
Proprio Lisa, la riccetta disabile a cui un trauma cranico ha provocato
un’emiparesi, è la protagonista di questo
secondo commovente e coinvolgente libro; trovata boccheggiante in un
giardino, dopo essere stata probabilmente investita da un’auto, questa dolce
riccia avrà molto da insegnarvi e raccontarvi attraverso le toccanti pagine di
“Cuore di riccio”.
L’amore che Massimo nutre per gli
animali è lo stesso che molti di noi provano e anche lui, come molti di noi,
spesso si sente rivolgere le solite,
scontate frasi come “aiutare le persone è un conto, ma i ricci” che possono
essere poi cani, gatti, lucertole…
Ma
chi ha stabilito che la loro vita valga meno della nostra? Senza contare che spesso quelle stesse persone non fanno nulla neppure
per aiutare i loro simili.
La
sofferenza merita sempre conforto, che si tratti di una persona o di un riccio.
Ci metto il cuore in entrambi i casi, gli animali, forse, mi sembrano più
indifesi, o forse so meglio come aiutarli, ecco perché preferisco occuparmi di
loro.
Questo è Massimo Vacchetta, un uomo che
ha scelto di dedicare la sua vita a queste creature e che crede sia un dovere rispettare la nostra Terra, animali
compresi.
I
ricci, ai quali spesso causiamo dolore e sofferenza senza neppure accorgercene,
sono creature deboli ed indifese a rischio di estinzione.
Senza rendercene conto siamo proprio noi la causa principale dei loro guai; i ricci
infatti vengono investiti dalle auto mentre attraversano la strada oppure
cadono vittime dei nostri lavori di giardinaggio, spesso venendo bruciati vivi
insieme alle sterpaglie o avvelenati dall’uso di diserbanti, pesticidi e quant’altro;
senza contare che a volte vengono attaccati dai nostri animali domestici che
scorazzano in giardino.
Proprio per questo motivo alla fine del volume è stata inserita
un’appendice molto utile e pratica che ci indica le dieci cose da fare e da non
fare quando si incontra un riccio.
E’ vero, come Massimo Vacchetta afferma, i ricci sono maestri di vita in grado,
grazie alla loro naturale semplicità, di aiutarci a riscoprirne la vera essenza,
ma lui stesso è, grazie alla la sua
autenticità ed alla la sua dedizione, attraverso la passione che mette nel suo
progetto, attraverso l’amore che dimostra ogni giorno verso queste piccole
creature indifese, con il suo coraggio nell’accettare ogni giorno la
possibilità della sconfitta e dell’’abbandono, perché l’amore purtroppo è fatto
anche di lontananza e di perdita, è egli
stesso un grande maestro per tutti noi.
Non è facile rimettersi in gioco, andare
controcorrente per aiutare chi è indifeso e farlo ogni giorno senza mai
risparmiarsi.
Non possiamo quindi che provare
ammirazione per un uomo capace di tanto amore e dedizione, per il suo coraggio
e ringraziarlo per tutto quanto sta
facendo per queste creature speciali, ma ancora di più per l’esempio che riesce
a darci ogni giorno con il suo lavoro.
Credo che abbiate capito che credo molto
in questa causa, per cui spero di avervi un po’ incuriosito e avervi fatto
venire voglia di leggere il libro con l’acquisto del quale, non solo
contribuirete ad aiutare il centro, ma anche alla diffusione della sua
attività.
Questi i link per poter approfondire
la conoscenza del centro o trovare i contatti in caso di necessità:
Qui potete trovare la mia recensione di “25 grammi di felicità”