domenica 21 novembre 2021

Anna Maria Luisa de’ Medici Elettrice Palatina - Atti delle celebrazioni 2005-2008 – Palazzo Vecchio, Firenze

Secondo volume dedicato agli Atti delle celebrazioni tenutesi a Palazzo Vecchio in onore di Anna Maria Luisa de’ Medici negli anni 2005-2008, come il precedente libro si apre con una breve presentazione di Eugenio Giani a cui segue un’introduzione a cura di Anita Valentini.

Anche in questo volume viene naturalmente dato ampio spazio all’importanza del Patto di Famiglia e si ripercorrono le tappe fondamentali della vita dell’Elettrice Palatina. 

In questi scritti si cerca inoltre di dare una descrizione quanto più completa del carattere di Anna Maria Luisa de’ Medici, donna forte e volitiva, orgogliosa e sicura di sé nonostante i dispiaceri che non mancarono affatto nella sua vita.

L’amore per l’arte, il teatro e la musica, così come il suo mecenatismo e i suoi gusti raffinati sono ormai conosciuti da tutti, ma nel 2007 Antonia Ida Fontana dedica il suo intervento ad uno degli interessi forse meno noti dell’Elettrice Palatina ossia gli interessi letterari. 

Le preferenze della principessa si possono individuare facendo riferimento agli acquisti da lei fatti per la biblioteca di Düsseldorf negli anni tra il 1691 e il 1713 dove troviamo grandi capolavori italiani come “La Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso e “Il pastor fido” di Battista Guarini, molte traduzioni in francese di opere orientali, numerose opere di storia politica, oltre a trattati di pace, trattati matrimoniali e atti diplomatici, a dimostrazione dell’ampio ventaglio di interessi propri di Anna Maria Luisa. Ci sono poi anche tutta una serie di testi di letteratura devozionale relativi alle vite e alle opere dei santi di cui furono acquistate più copie probabilmente da donare alle dame di corte.

Quasi nulla invece si conosce della sua biblioteca privata a Palazzo Pitti lasciata in eredità in parte al fedele segretario tesoriere Jacopo Niccolò Guiducci e in parte al suo aiutante di camera Giovanni Luigi De Goè. Questo materiale librario è infatti purtroppo andato tutto irrimediabilmente disperso.

Due sono gli interventi di Alberto Bruschi. Il primo più conciso del 2005 nel quale oltre a parlare della scoperta di un manoscritto relativo a una biografia inedita del Granduca Gian Gastone ritratta quanto espresso nel 2004 in merito alla sua ostilità nei confronti del “Progetto Medici”, un’operazione scientifica intrapresa dalle Università di Pisa e Firenze per la riesumazione delle spoglie del ramo granducale mediceo. Di questo progetto vi avevo già parlato un po’ di tempo fa nel post dedicato al libro "Gian Gastone (1671-1737) Testimonianze e scoperte dell'ultimo Granduca de' Medici a cura di Monica Bietti".

Nel secondo intervento datato 2006 Alberto Bruschi ci parla della malattia di Anna Maria Luisa e delle cause della sua morte dovuta molto probabilmente ad un tumore al seno e non a sifilide. Il fatto che Anna Maria Luisa avesse contratto dal marito la sifilide sembra essere una delle tante calunnie scaturite dal famigerato manoscritto attribuito dai più a Luigi Gualtieri e ripreso poi da Giuseppe Conti nel suo “Firenze dai Medici ai Lorena”. In verità, non ci sarebbero neppure prove che l’Elettore Palatino ne fosse affetto.

L’ultimo intervento del libro è a cura di Mirella Branca e tratta di Villa La Quiete, il luogo dove Anna Maria Luisa era solita ritirarsi fin tanto che la salute e gli affari di Stato glielo permisero. In particolare, Mirella Branca ci parla del mecenatismo dell’Elettrice verso questo Conservatorio e lo fa rifacendosi alle pagine dei Ricordi scritti dalle Montalve, le Minime Ancille della Santissima Trinità che vi abitavano.

Gli interventi sono numerosi e io vi ho accennato solo ad alcuni di questi. Ogni intervento tocca i più diversi aspetti della figura di Anna Maria Luisa, ma tutti sottolineano quanto l’Elettrice Palatina fosse stata una figura davvero unica, ribadendo ancora una volta quanto a lei vada tutta la riconoscenza di tutti i fiorentini e non solo.

Emma Catarci scrive nel suo articolo:

perché non ha avuto quella successione al feudo in cui credeva e sperava, ha con molta intelligenza vissuto la sua assenza di maternità, facendo di Firenze la sua vera figlia.

Non condivido pienamente questo pensiero, sento decisamente a me più affine, pur dovendo riconoscere di essere di parte, l’affermazione di Alberto Bruschi:

I Medici regalano sempre una piacevole sorpresa a chiunque si appassioni alla loro epopea.




2 commenti:

  1. Elisa, prima di tutto complimenti per il restyling del blog. Il suo aspetto sembra riflettere bene i tuoi post.

    Ormai avrai delle pile di libri dedicate a I Medici. Me li immagino posti ordinatamente sulle mensole di una libreria...

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    1. Sono contenta ti piaccia, è anche merito tuo e dei tuoi suggerimenti.

      Iniziano ad essere parecchi, ma devo ancora trovargli un'adeguata sistemazione. Per ora sono ancora ben allineati, ma lo spazio si sta esaurendo velocemente.

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