Ultimo
volume nato dalla penna di Andrzej Sapkowski, per la precisione l’ottavo della
saga di The Witcher, “La stagione delle tempeste” si rifà ad eventi accaduti prima che Geralt incontrasse Ciri mentre
per quanto riguarda Yennefer i loro destini si erano già incrociati o forse
sarebbe più giusto dire si erano già scontrati.
Geralt di Rivia è ancora un semplice strigo che si guadagna
da vivere facendo il mestiere per cui è stato addestrato e trasformato ovvero uccidere mostri tenendo così al riparo gli esseri
umani da creature malvagie e pericolose quali vampiri, licantropi, strigi e quant’altro.
Un giorno,
dopo aver portato a termine un compito e forse anche un po’ per l’amarezza
dovuta all’esito non proprio limpido di questo lavoro, decide di fare una
deviazione e di fermarsi a Kerack
attratto dall’idea di consumare un pranzo gourmet in una rinomata locanda del
paese.
Qui viene arrestato apparentemente senza alcun motivo e
gettato in carcere per ben quattro giorni. A
farlo imprigionare, salvo poi pagare subito la cauzione per farlo uscire, è una
famosa e avvenente maga che risponde al nome di Lytta Neyd, Corallo per gli amici, soprannome dovuto al colore del
rossetto che usa.
Cosa
vuole la maga dallo strigo? Perché farlo arrestare per poi adoperarsi subito
per il suo rilascio? E chi ha rubato le spade che Geralt aveva lasciato in
custodia appena entrato in città?
Questi
sono solo alcuni dei numerosi
interrogativi che il lettore inizia a porsi fin dalle prime pagine quando,
come sempre, viene trascinato immediatamente nel vortice degli eventi che si susseguono senza sosta
sostenuti da una scrittura fluida e dal ritmo serrato.
Se la
conclusione della saga mi aveva lasciata un po’ perplessa per il finale troppo
amaro e indefinito della storia, questo ultimo volume mi ha di nuovo
conquistata totalmente.
A
differenza dei primi due volumi che erano due raccolte di racconti,
quest’ultimo libro è un romanzo completo.
Nonostante
sia stato scritto ormai a saga già risolta, ho ritrovato in queste pagine tutta la vivacità e la freschezza dei
primi scritti.
Ammetto
che ero piuttosto scettica in quanto ad aspettative e invece il libro si è rivelato una piacevolissima
sorpresa. Contrariamente ad alcune opinioni negative che avevo
letto principalmente legate al fatto che a saga conclusa non avesse alcun senso
riprendere una storia ormai pienamente definita, ho trovato questo libro una più che apprezzabile soluzione per
ritrovare quei personaggi che per tanto tempo ci avevamo coinvolto e
appassionato con le loro storie.
Per concludere con le parole dell’autore Il racconto continua. La storia non finisce
mai e chissà forse un
giorno…
A tal
proposito vi ricordo che da dicembre sulla piattaforma Netflix è prevista l’uscita della seconda
stagione della serie tv tratta dai romanzi.
E così sei giunta alla fine...
RispondiEliminaQuesto romanzo che racconta di eventi avvenuti prima dell'inizio della saga mi ha fatto venire in mente il ciclo di Fondazione di Asimov o anche Guerre stellari, in cui le parti centrali sono uscite prima degli antefatti.
Sei impaziente per l'uscita della produzione Netflix?
Ma sai che non lo so? Per assurdo ricordo pochissimo della prima serie tv eppure non mi era dispiaciuta.
EliminaPiù che altro sono curiosa di scoprire quale sarà la mia reazione alla seconda stagione ora che ho terminato la lettura.
Non ho letto nulla della saga e non ho visto nemmeno la serie tv ancora ma sembra valerne la pena!
RispondiEliminaCome dicevo a @Ludo la prima stagione della serie tv non mi era dispiaciuta anche se ne ho pochissimi ricordi probabilmente a causa dell'intensa lettura di tutto il ciclo.
EliminaEro scettica anch'io sul fatto di avvicinarmi a a questa saga, poi tutti ne parlavano bene e così mi sono lasciata convincere.
Sono partita con i due libri di racconti, Non amo particolarmente le raccolte eppure Sapkowski mi ha conquistata.
Il consiglio è di iniziare con il primo così ti puoi fare un'idea, ma vedrai che se ami il genere fantasy ti piaceranno, Fammi Sapere.