Secondo
una leggenda medievale la Divina Commedia sarebbe stata spiegata nella sua totalità solo dopo
settecento anni dalla sua stesura o dalla morte del suo autore.
30 Marzo 2009. Riccardo compie 25 anni, non è nel mezzo del cammin della sua vita, ma ha
pur sempre raggiunto un traguardo, il quarto di secolo. Il tempo della profezia sta per
scadere e lui da qualche notte fa uno strano sogno, sempre lo stesso. E se fosse proprio lui il prescelto per
risolvere l’enigma? Una serie di coincidenze lo conducono alla scoperta di una pergamena antica. La pergamena riporta
una bellissima poesia in terzine dantesche che fa pensare che il suo autore
potrebbe essere addirittura il Sommo in persona.
Inizia così un affascinante
viaggio alla scoperta del significato del testo poetico, un percorso che parte da Firenze e attraversa diverse località
del Casentino, un viaggio fatto di incontri speciali e di testi antichi, di
luoghi singolari, senza mai perdere di vista la letteratura dantesca.
Più volte Riccardo si
sentirà dinnanzi alle terzine che celano il mistero con le loro “parole di colore oscuro” come Dante di
fronte alla porta dell’Inferno, ma non si scoraggerà mai, sostenuto sempre dalla
presenza della dolce compagna Irene.
“I Diari di Dante. La
leggenda si avvera” si preannuncia essere il primo volume di una trilogia. Un
testo molto diverso da quello che mi sarei aspettata, ma conoscendo l’autore
non stupisce che la sorpresa potesse nascondersi dietro l’angolo. Invero, questo libro ha un taglio molto particolare
che non permette in alcun modo di inserirlo in uno specifico genere letterario.
Sulle parole di Dante
Riccardo Starnotti ci conduce alla scoperta delle località meno conosciute del
Casentino, ci fa conoscere i misteri del luogo da dove il viaggio ebbe inizio,
San Miniato al Monte a Firenze, ci porta nella burella del bellissimo castello di Poppi.
Tra
queste pagine, però, non troviamo solo luoghi, poesia e alchimia, ma anche tanti
personaggi affascinanti e una gustosa guida enogastronomica
perché, come non manca mai di ricordare Riccardo, anche la fase “mastica” ha la sua importanza quanto quella
mistica.
Il libro di Riccardo
Starnotti è anche uno zibaldone di
pensieri che inducono il lettore ad interrogarsi su tante tematiche, che
non necessariamente debbono essere ricondotte alla poetica dantesca, come il vero
significato della filosofia, la necessità di ritrovare un ritmo lento, il piacere della scoperta, il piacere di imparare cose nuove
solo per il gusto di farlo.
A questo punto credo sia doveroso
spendere qualche parola sull’autore di questo libro. Riccardo Starnotti è davvero un personaggio. Guida turistica e
ambientale, è solito condurre visite dantesche
nei luoghi dove il poeta nacque e visse durante
l’esilio e in quei posti menzionati nella Divina
Commedia. Riccardo si è tanto calato
nella parte che ormai anche i suoi amici stentano a riconoscerlo quando si
presenta loro in borghese.
Il suo libro per quanto romanzato è fortemente autobiografico. Riccardo, infatti, ha fatto propria la missione di riuscire a rendere fruibile e comprensibile a tutti la Divina Commedia. È presidente dell’Associazione Culturale Amici di Dante in Casentino che si occupa di far riscoprire i luoghi danteschi e dal 2021 ha lanciato la prima piattaforma e-learning per spiegare in maniera semplice e chiara il testo che ha dato vita alla lingua italiana, DANTFLIX. Trovate Riccardo Starnotti su Instagram e Facebook come @viajandocondante
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