Marco ha ventisette anni e studia all’Università di
Marburg. Ha solo pochi giorni per consegnare un lavoro sulla figura di San
Nicolò al suo esigente professore.
Fortunatamente la sua fidanzata Gundola viene in suo
soccorso lasciandogli in biblioteca un libro che risolverà tutti i suoi
problemi.
Il vecchio
volume dalla copertina in cuoio riporta in lettere dorate il titolo “Le
avventure di Kaspar Trevi, cavaliere”.
Sebbene dubbioso, Marco inizia la lettura.
Il libro
racconta la storia di Kaspar Trevi appartenente a quel ristretto gruppo di
cavalieri dell’Ordine dei Templari esperti di demonologia.
Kaspar si trova a Bari pochi giorni prima che si
festeggi il Natale e viene convocato inaspettatamente dal reggente Marcovaldo
di Annweiler. Questi, nonostante si comporti come se fosse il sovrano del Regno
di Sicilia, in verità, è solo il tutore del re infante Federico II di Hohenstaufen.
Marcovaldo
di Annweiler chiede a Kaspar Trevi di ritrovare e riportare a Bari Filomena
Monforte. La donna è accusata di stregoneria per aver indotto al suicidio
Giuseppe Filangieri, un tempo
consigliere della regina Costanza di Altavilla morta pochi mesi prima. L’uomo è
stato trovato impiccato ai merli della torre del castello con il ventre squarciato.
Kaspar Trevi accetta l’incarico, ma fin da subito si
rende conto che qualcosa non torna nelle accuse che vengono mosse a Filomena
Monforte, un tempo dama della regina.
Inizia così
una corsa contro il tempo alla ricerca della donna e della verità, un percorso irto di pericoli e insidie che porterà il
cavaliere templare prima a Roma e poi a Venezia.
Stupisce sempre l’apparente semplicità con cui Matteo
Strukul sembra riuscire a tessere nuove storie capaci di coinvolgere il lettore.
Il personaggio di Kaspar
Trevi, l’irreprensibile e leale monaco guerriero, esperto di demonologia
sebbene egli stesso scettico sull’esistenza delle streghe, ottima lama e abile
politico e oratore, non può che entrare anch’egli fin da subito nel cuore
del lettore.
Altra grande dote di Strukul è quella di saper descrivere
ogni particolare ricreando perfettamente l’atmosfera dei luoghi in cui si
muovono i personaggi senza permettere mai che questa sua minuziosa ricerca
descrittiva comprometta la scorrevolezza del testo o diminuisca la suspense della
narrazione.
“Tre
insoliti delitti” è un racconto natalizio insolito. La vicenda prende avvio proprio nei giorni precedenti
il Natale per vedere il suo epilogo in questo stesso giorno. Un racconto
gotico, medievale e mistico che narra la leggenda di San Nicola o San Nicolò o
Santa Claus a seconda del luogo in cui ci troviamo. La storia inizia a Bari e
finisce a Venezia, le due città dove sono custodite le ossa del Santo che si
narra vennero trafugate da Myra da un marinaio.
Questo breve romanzo
o, se preferite, lungo racconto è un viaggio nelle tradizioni popolari.
Un’opera di fantasia indubbiamente ma che, come sempre quando si tratta di
questo autore, si fonda su valide ricerche storiche.
La storia è autoconclusiva, ma potrebbe essere solo la
prima di una serie di avventure di questo intrepido cavaliere.
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