Daniela Cavini nasce e
cresce a Firenze, ma dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche lascia
la sua città natale per una carriera giornalistica che la porterà in giro per il
mondo ad affrontare esperienze estreme, dal conflitto dei Balcani a quelli in
Medio Oriente ai campi profughi algerini.
Ritornata a vivere a Firenze dopo un lungo periodo di
lontananza decide,
complice la pandemia, di dedicarsi alla
riscoperta della sua città che un giorno, quasi per caso, si accorge di non aver mai visto veramente.
Calatasi nel ruolo della turista inizia a dedicarsi
alla scoperta delle storie segrete di Firenze e dei suoi luoghi meno conosciuti, luoghi estranei a quel grande turismo di massa che
fino a poco tempo prima affollava le strade e le piazze in modo tanto
disordinato e irrispettoso.
Nasce così “Storia di
un’altra Firenze” un viaggio in 25 tappe
che ci conduce alla scoperta dei segreti e delle piccole, ma non per questo
meno significative, realtà di una delle città d’arte più belle del mondo.
Attraverso le pagine di
questo splendido libro, la cui sola introduzione già da sé sarebbe sufficiente
a giustificarne l’acquisto, l’autrice ci conduce per mano attraverso la storia della città perché ogni luogo di Firenze, così come
la sua gente e le famiglie che l’hanno fatta grande nei secoli, i Medici
sono senza dubbio la più nota e importante sotto molti aspetti ma non l’unica, sono strettamente legati alle sua storia.
La storia dei monumenti
e delle piccole realtà museali ci parla della Firenze medievale, di quella
rinascimentale e così via sino ad arrivare al tempo in cui la città divenne per pochi anni capitale
d’Italia, pochi anni che però lasciarono profonde ferite nel suo tessuto urbano oltre che nel bilancio comunale.
Accanto al racconto
della vita dei più grandi personaggi che tutti noi conosciamo ci sono aneddoti che riportano alla memoria storie
meno conosciute come quella di Maria Maddalena de’ Medici, sorella di
Cosimo II, principessa malformata nel fisico ma dotata di un carattere forte e
determinato.
Pur trattandosi “solo”
di 25 tappe resta comunque impossibile cercare di riassumere in poche righe
l’anima di questo affascinante
itinerario che si snoda lungo le strade di Firenze tanti sono gli aneddoti e le
rarità che vengono raccontate in modo davvero suggestivo e coinvolgente.
Posso dirvi però che
anche laddove si parla di realtà più conosciute, come ad esempio il Chiostro dello Scalzo o San Carlo dei Lombardi, c’è sempre
qualcosa di nuovo che riesce ad arricchire le nostre conoscenze.
La storia dei Medici fa da padrona in queste pagine e non potrebbe essere
diversamente dal momento che questa famiglia per quasi tre secoli e mezzo
predominò sui suoi concittadini. Tra le varie vicende Daniela Cavini ci ricorda
anche quella di Isabella de’ Medici e lo fa schierandosi a favore della tesi,
quasi ormai universalmente riconosciuta, secondo la quale la prediletta figlia di
Cosimo I fu assassinata dal marito Paolo Orsini con l’appoggio del fratello di
lei Francesco I. Mi ha piacevolmente stupito che il giudizio della Cavini sull’ultimo
granduca della famiglia, ossia Gian Gastone, sia un giudizio equilibrato e
benevolo come non spesso accade anche se ultimamente la storiografia
si è un po’ ammorbidita nei suoi confronti.
Vari capitoli del libro sono poi dedicati all’importanza
che Firenze ricoprì nell’ambito della ricerca scientifica, argomento che spesso
viene dai più liquidato parlando della sola figura di Galileo Galilei.
In queste pagine nessun
settore viene trascurato dall’industria tessile con il racconto delle gualchiere di Remole sino ad arrivare alla Biblioteca Magliabechiana, all’Osservatorio Ximeniano, all’Archivio di Stato senza dimenticare i parchi botanici unici al mondo.
Mi aspettavo molto da questo libro ma la lettura ha superato di gran lunga le mie aspettative. “Storia di un’altra Firenze” è davvero un libro prezioso e ricco di spunti, in grado di far provare le stesse emozione che si provano passeggiando per le strade della città del Giglio.
Spero sinceramente di essere riuscita con questo post a rendervi almeno un po' partecipi dell'intensa fascinazione che questa lettura ha esercitato
su di me.
L'idea di raccontare le storie meno note e i segreti delle città è sicuramente molto accattivante. Tra l'altro sul canale Smithsonian c'è, effettivamente, un programma che si dedica a quello.
RispondiEliminaSai che non mi aspettavo una pubblicazione del genere per i tipi di Neri Pozza. Sarà che sono abituata ai loro romanzi, ma non li conosco per la saggistica.
Non me lo aspettavo neppure io e quando ho visto "Firenze" doveva essere mio!
EliminaL'idea di raccontare le storie meno conosciute mi piace molto anche nei programmi televisivi. Scopri un sacco di cose nuove e poi anche le piccole realtà museali a me hanno sempre attirato molto.