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GIULIA TOFANA
Gli amori, i veleni
di Adriana Assini
SCRITTURA &
SCRITTURE
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Giulia, figghia di centu patri, dall’età di
tredici anni si guadagna da vivere facendo il mestiere più vecchio del mondo.
Prostituta
dalla bellezza prorompente, Giulia
Tofana sa come ammaliare i suoi molti amanti; usando con loro ora il
bastone e ora la carota, tiene in pugno le più importanti personalità della
Palermo del XVII secolo.
Giulia in
realtà non è una comune meretrice, la
giovane è anche un’abile fattucchiera.
Sua è infatti l’invenzione dell’acqua tofana, un potente veleno
capace di uccidere un uomo senza lasciare alcuna traccia e senza destare sospetti.
Sfrontata,
opportunista e ribelle, non si è mai negata ai suoi nobili clienti, non ha mai
fatto la preziosa con loro fino ad oggi.
Oggi qualcosa
è cambiato, per la prima volta, infatti Giulia vorrebbe essere un’altra, rinnegare
se stessa, si è stancata di essere per
gli uomini che la frequentano oggetto di desiderio ed allo stesso tempo di
vergogna.
Giulia si è
innamorata di un cavaliere. Manfredi,
questo il suo nome, è bello, alto, biondo e, proprio per queste sue
caratteristiche, è da tutti chiamato il
“Normanno”.
Giulia e
Manfredi si sono conosciuti per caso, il loro è stato un colpo di fulmine; Manfredi ignora però l’identità della ragazza e
Giulia non può certamente confessargli come si guadagna da vivere.
Lui, uomo
senza macchia e senza ombre, con una posizione e un nome da difendere non
potrebbe capire.
Giulia può
solo continuare a sognare una vita diversa.
Un
susseguirsi di sfortunate coincidenze fanno precipitare gli eventi e Giulia si vede costretta a lasciare Palermo
con la sua inseparabile amica, Girolama Spinola.
Nicodemo, un frate domenicano, che si è
invaghito di Giulia, le aiuterà nella fuga facendosi carico di ogni loro
necessità.
Dopo un breve
periodo di sosta a Napoli, Giulia giunge
nella città eterna. A Roma trionfa l’arte e imperano le feste; siamo nella Roma barocca di Papa Urbano VIII.
Qui Giulia perfezionerà
definitivamente la sua pozione, quella mistura di arsenico e antimonio, che
sarà così richiesta dalle donne di tutti i ceti sociali.
Le leggi sono in mano agli uomini e le
donne, siano esse
plebee o di nobile nascita, tutte indistintamente sono costrette a subire torti
e maltrattamenti senza che gli uomini che glieli infliggono vengano minimante
perseguiti per tali crimini.
Giulia vede nella sua invenzione, prima
ancora che una fonte di guadagno, un mezzo per punire tutti quegli uomini che resterebbero altrimenti impuniti.
Giulia Tofana
è un personaggio realmente esistito nel
XVII secolo, ma non sono molte le notizie che la riguardano giunte sino ai
giorni nostri.
Sappiamo che fu processata insieme ad un numero
elevatissimo di donne che si erano servite della sua famosa acqua per sbarazzarsi di mariti, amanti
e familiari prevaricatori e ingombranti.
Tutte queste
donne furono condannate alla pena capitale; fu scelta per loro una morte
crudele ed esemplare, chi di loro non fu strangolata nelle prigioni, venne infatti
murata viva.
Giulia Tofana
è un personaggio con il quale non si entra mai totalmente in sintonia forse
perché è una figura piena di
contraddizioni e dalle mille sfaccettature.
Giulia è
esuberante, strafottente ma anche intelligente e generosa; all’apparenza è una donna fredda e manipolatrice eppure è capace anche di
slanci di altruismo, è capace di amare e comprendere le sofferenze del
prossimo.
Si comporta
come se fosse priva di scrupoli, una donna senza Dio, ma allo stesso tempo
anela a trovare una fede che la consoli e che gli dia speranza, sempre alla
costante ricerca di qualcosa o di qualcuno che possa riaccendere la sua fede ed i suoi sogni.
Non è una
persona d’animo cattivo ed è difficile
per il lettore conciliare la sua immagine con quella di un’assassina seriale quale
poi realmente ella è stata a tutti gli effetti.
Giulia Tofana si macchiò della morte di ben 600 uomini!
Eppure, il suo resta un personaggio borderline: la nostra
coscienza ci obbliga a condannarla per le sue azioni, ma allo stesso tempo qualcosa
dentro di noi ci spinge in parte anche a giustificare il suo modo di agire.
Ci oltraggiano, ma non ci domandano
perdono. Ci uccidono e se la cavano con un’ammenda. A loro il mio veleno non
serve, visto che la fanno franca anche quando ricorrono ai coltelli.
E’ vero che
farsi giustizia da soli non è mai la scelta giusta, ma come si dovrebbe agire quando
non ci sono alternative?
L’ira e l’impotenza di Giulia dinnanzi
alle prepotenze e alla prevaricazione degli uomini è la stessa che proviamo noi
oggi di fronte ai
numerosi maltrattamenti e ai femminicidi di cui ogni giorno ci viene data
notizia.
Oggi le leggi in difesa delle donne ci
sarebbero pure, ma il problema resta terribilmente attuale.
Il personaggio di Nicodemo è un’altra
figura estremamente interessante e contraddittoria del romanzo; ambizioso
e scettico, attratto da Giulia ma allo
stesso tempo soffocato e spaventato dalla forza dei suoi stessi sentimenti per
la donna.
I personaggi nati dalla penna di Adriana Assini sono
sempre molto ben caratterizzati
psicologicamente; la vita li cambia, li forgia e non sono mai uguali a se
stessi ed è proprio questo, insieme ad uno stile di scrittura piacevole e
scorrevole, che rende i suoi romanzi estremamente intriganti ed affascinanti.
L’autrice ha
la grande capacità di riuscire a ricreare l’atmosfera dell’epoca di cui scrive in modo semplice e chiaro tanto che leggendo sembra quasi di trovarsi dinnanzi ad un affresco nel quale si muovono i
protagonisti del libro con le loro storie.
Adriana
Assini è bravissima proprio a raccontarci i fatti salienti del periodo di cui
ci parla senza appesantire la narrazione con lunghissime digressioni storiche, con poche parole riesce a trasmetterne la realtà e l’essenza
dell’epoca.
Come non
richiamare ad esempio alla nostra mente la famosa locuzione latina Quod non fecerunt barbari, fecerunt
Barberini mentre leggiamo della statua di Pasquino e del papato di Urbano
VIII?
Qualche tempo
fa vi avevo già parlato di un altro bellissimo romanzo di Adriana Assini
intitolato “Agnese, una Visconti” nel quale la scrittrice racconta la storia di
una donna indomita e fiera.
“Giulia
Tofana. Gli Amori, i veleni” è un romanzo altrettanto avvincente, la storia di
un’altra donna dal carattere forte, una
donna determinata a farsi valere in un mondo dominato dagli uomini.
Lettura
assolutamente consigliata.
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