LA MUSICA IN TESTA
di Giovanni
Allevi
RIZZOLI
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Mi
sono imbattuta in questo volume per caso in un giorno d’estate. Mentre
passeggiavo sul lungomare con un’amica ho scorto una bancarella che vendeva
libri e come potevo resistere? Mi sono avvicinata e tra tanti volumi ecco “La
musica in testa” di Giovanni Allevi.
Sulla
copertina una frase tratta dal libro “Non bisogna mai avere paura di rompere le
regole, se è il nostro cuore a chiederlo”.
Credo
sia stato amore a prima vista anche se allora forse non lo sapevo ancora.
Il
libro si è rivelato essere non una semplice autobiografia ma un vero e proprio atto d’amore di Giovanni
Allevi verso quella che lui definisce la Strega
capricciosa che ha monopolizzato la sua vita, Lei con la “L” maiuscola: la Musica.
L’autore
come musicista non ha bisogno di presentazioni.
Giovanni Allevi è uno dei maggiori artisti
del panorama internazionale:
compositore, direttore d’orchestra e pianista. Ha inciso diversi album di
proprie composizioni originali. I suoi dischi hanno venduto numerosissime copie
nel mondo e i suoi concerti registrano il tutto esaurito da New York a Pechino.
Ma
non è stato facile raggiungere il successo.
Da quel primo concerto a Napoli eseguito davanti ad un pubblico di appena
cinque persone alle esibizioni davanti a platee immense, la strada è stata
lunga e difficile.
È
proprio di questo faticoso percorso fatto di sacrifici, rinunce, forza di
volontà, passione, dedizione che egli parla in questo bellissimo libro.
Giovanni
Allevi si racconta in prima persona ma soprattutto racconta il suo amore per la
musica. Lo fa in modo semplice e diretto, in un modo che arriva dritto al cuore
del lettore.
La sensibilità e l’intensità che
ritroviamo in queste pagine sono le stesse che contraddistinguono la sua
musica.
Il
racconto non si sviluppa necessariamente seguendo un rigido ordine cronologico,
ma sembra piuttosto assecondare il
flusso dei ricordi dell’autore.
Così
leggiamo di quel primo concerto a Napoli in un’atmosfera surreale e subito dopo
scorrono sotto i nostri occhi le immagini del bimbo di cinque anni che, lasciato solo a casa, trova il coraggio di
trasgredire all’ordine paterno e si avvicina per la prima volta al pianoforte.
Nel
corso dei mesi e degli anni quella tastiera lo accompagnerà nei suoi solitari pomeriggi
e proprio su quella tastiera, di nascosto dai genitori, imparerà a suonare, da
autodidatta, ascoltando le note e lasciandosi attraversare da esse; seduto con
le gambe incrociate trascorrerà le giornate ad ascoltare i dischi e a
immagazzinare musica, fino al giorno in
cui deciderà, durante uno spettacolo scolastico in quinta elementare, di
rivelare il suo grande segreto. Inizierà proprio in quel momento il suo
percorso con un’insegnante in una scuola di musica.
Allevi
ci racconta gli anni del conservatorio, dei suoi giorni bui e di quelli felici,
del suo sogno americano e del suo primo viaggio a New York alla ricerca di un
ingaggio, di quella volta in cui per riuscire ad avvicinare il maestro Muti accettò
di improvvisarsi cameriere per una notte all’evento mondano dell’anno, della
paura di suonare, delle sue lezioni come supplente di musica…
“La
musica in testa” è un libro che intreccia vita e filosofia. Giovanni Allevi è una persona timida e
introversa eppure è riuscito a superare ogni ostacolo, ogni difficoltà in nome della
smisurata passione che nutre per la musica.
Lui,
il ragazzino che non invitavano alle feste, il giovane che si sentiva estraneo
ai suoi coetanei perché aveva il cuore immerso in un mondo che a loro non
interessava, ha trovato il coraggio di superare i propri limiti e le proprie
insicurezze per seguire la sua Strega
capricciosa.
In
un passo del libro Allevi scrive “Leopardi fa tenerezza. È il simbolo di tutti
i timidi del mondo, dei solitari, di chi con l’arte ha sperato di superarsi. E c’è
riuscito.”
Ecco, dinnanzi a queste righe, il lettore
non può che estendere questa definizione anche all’autore di questo volume.
Una
persona che nonostante il riscontro planetario di un grande successo riesce
ancora ad emozionarsi, a stupirsi e continua a entrare in punta di piedi nell’anima
delle persone, sorpreso da tanto calore del suo pubblico.
Potrei
parlarvi per ore di “La musica in testa” ma vorrei davvero che lo leggeste e
che scopriste da soli la bellezza, la
semplicità e la delicatezza di questo meraviglioso libro.
I
passi significativi da sottolineare in questo scritto sono davvero tanti,
tantissimi; ho scelto di riportare questo perché credo che sia quello che più
di ogni altro possa trovare riscontro nella quotidianità di ciascuno di noi:
Molte
volte mi è stato detto: “Ma chi te lo fa fare?”. Imbarcarmi in un sogno più
grande di me, sfidare le mie paure, espormi e affrontare il giudizio altrui. Le
persone spesso ti scoraggiano per un eccesso di protezione, o peggio ancora
perché riversano su di te le proprie paure e insicurezze.
E
con l’augurio che ognuno di voi non smetta mai di credere nei propri sogni e
nelle proprie capacità, vi saluto lasciandovi il link della pagina ufficiale di
Giovanni Allevi:
Buona
lettura e… buon ascolto!
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