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di Gilbert
Sinoué
BEAT
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Siamo
nell’anno 1340, il papa Benedetto XII risiede ad Avignone, sede pontificia dal
1309 anno in cui il Sacro Collegio fu costretto a fuggire da Roma. Su
commissione dello stesso Benedetto XII, l’architetto Pierre Poisson di Mirepoix
sta ultimando la prima fase di costruzione del celebre Palazzo dei Papi creato
dove prima sorgeva il vecchio palazzo episcopale, raso al suolo per poter
erigere la nuova costruzione.
Alfonso
IV regna sul Portogallo mentre Alfonso XI, suo genero, è il sovrano del Regno
di Castiglia e di Leon. I due regni hanno da poco siglato la pace dopo tre anni
(1336 – 1339) di guerra dall’esito sempre incerto. Alfonso IV era accorso in
aiuto della figlia umiliata dal comportamento del marito, vittima dell’infatuazione
per l’amante Eleonora di Guzmàn. Alfonso IV ritenendo che l’affronto subito
dalla figlia fosse un’offesa fatta al Portogallo, non aveva esitato a prendere
le armi contro il genero. Per sancire definitivamente la pace, l’Infante del
Portogallo, Don Pedro, sposerà poi Costanza di Castiglia.
Il
romanzo inizia con il racconto di un intricato affare di stato che vede
coinvolti i diversi regni della cristianità, primi tra tutti il Portogallo e il
Regno di Leon e Castiglia, qualcuno ha trafugato l’incartamento Prebyteri
Joannis.
A
partire dal XII secolo molte furono le spedizioni che partirono alla ricerca di
un mitico regno governato da un’altrettanto mitica figura, tale Prete Gianni,
un monarca potentissimo le cui terre, probabilmente situate in Oriente,
dovevano essere prospere e ricchissime.
Il
mondo latino vedeva la possibilità di distruggere definitivamente l’Islam se
fosse riuscito ad allearsi con Prete Gianni oltre ad ottenere ovviamente
grandi vantaggi economici attraverso i traffici marittimi e commerciali con
queste nuove terre.
Non
solo le più grandi potenze schierarono le loro forze, allestendo le migliori
navi, alla ricerca di questo leggendaria re-sacerdote, ma partirono alla volta
dell’Oriente anche molti uomini religiosi, avventurieri e studiosi.

Don
Pedro vede per la prima volta la bella dama proprio il giorno delle nozze e se
ne innamora perdutamente.
Il
loro dovrebbe essere un amore impossibile, la ragion di stato, le convenzioni
di Corte, la religione dovrebbero porre un freno a questa passione dirompente;
si può anche concedere ad un sovrano di aver un amante ma non si può e non si
deve accettare che il re o erede al trono, in questo caso, si innamori di lei,
dimenticando il proprio ruolo.
Nonostante
gli avvertimenti, le suppliche di Donna Costanza, nonostante l’astio, l’amarezza
e la malevolenza di re Alfonso IV, la passione travolgente tra i due innamorati
non può essere arginata.
Don
Pedro e Donna Ines decidono di continuare a vivere il loro amore; bellissime ed
intense sono le lettere che i due amanti si scambiano.
Nel
corso dei secoli diversi autori furono ispirati da questa storia d’amore e
persino un giovane diciassettenne Victor Hugo compose un’opera teatrale dedicata
proprio ad Ines De Castro.
Sinoué
è bravissimo a porgerci la storia come fosse un romanzo, pagina dopo pagina ci
immergiamo talmente nel racconto da ritrovarci catapultati in un’altra epoca,
dimentichi del mondo che ci circonda.

Grande
attenzione è stata posta alla psicologia e all’emotività dei protagonisti
combattuti tra le ragioni di stato e le ragioni del cuore, schiacciati tra il
dovere e l’onore richiesti dal proprio ruolo ed il desiderio di vivere il
proprio amore. Ottimamente resa la continua conflittualità tra padre e figlio e
quella tra sovrano ed erede.
Il
testo è sempre scorrevole, lo scrittore riesce a miscelare perfettamente le
vicende storiche con gli elementi romanzeschi anche là dove il racconto degli
avvenimenti storici potrebbe creare qualche problema di concentrazione al
lettore.
Da
leggere assolutamente se amati i romanzi storici.
non ho mai letto (credo) un romanzo storico...questa potrebbe essere la mia prima volta! :)
RispondiEliminasì questo merita proprio
Eliminapoi se ti piacesse come scrive questo autore...di Sinoué avevo letto anche "Lady Hamilton" anche quest'ultimo davvero bello
prendo appunti... :)
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