Leggere un libro è come fare un viaggio...
Ogni libro ha una sua storia da raccontare
ed alla fine che questa sia stata di nostro gradimento o meno, che ci abbia
emozionato o no, ci lascerà comunque qualcosa su cui riflettere… una pagina… una
frase…o forse anche solo una parola, ma ne sarà valsa la pena...
E’ stata una casualità a far sì che io leggessi “Il
tiranno” di Valerio Massimo Manfredi perché non è decisamente il mio genere di
lettura, ma da quel libro…
ecco di seguito le righe che ho scelto:
“La Storia
è un mistero, un impasto di passioni, orrori, speranze, entusiasmi, meschinità;
è sorte e casualità, così come è anche il prodotto di volontà precise e
caparbie come la tua, certo. La
Storia è il desiderio di superare la nostra miseria di
uomini, è l’unico monumento che ci sopraviverà. Anche quando i nostri templi e
le nostre mura saranno caduti in rovina, quando i nostri dei e i nostri eroi
saranno solo fantasmi, immagini sbiadite dal tempo, statue mutilate e corrose, la Storia ricorderà ciò che
abbiamo fatto e il ricordo che sopravviverà di noi è l’unica immortalità che ci
è concessa (…)
Io ho già fatto la mia scelta e sono pronto a dannare la
mia memoria per i secoli a venire, a essere ricordato come un mostro capace di
qualunque nefandezza, ma anche come un vero uomo, un uomo in grado di piegare
gli eventi al proprio volere. Solo questo tipo di uomini somiglia agli dei.
Solo se sei davvero grande la gente ti perdonerà di avere limitato la sua
libertà, altrimenti ti farà a pezzi e ti calpesterà appena avrai mostrato la
minima debolezza.”
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