Il
titolo, pur evocativo, non fa riferimento alle imprecazioni che potrebbero
venire in mente, bensì a una salita dalla storia affascinante.
La
celebre Salita dei Moccoli si trova nella zona sud di Firenze, nel quartiere
Gavinana. Il percorso prende avvio a metà di Via del Paradiso e si sviluppa
fino al Borgo dei Moccoli, lungo Via Benedetto Fortini.
L'origine
del nome affonda le radici in un'antica tradizione legata alla processione del
Corpus Domini. In occasione di questa celebrazione, lungo i muri di cinta
venivano sistemati gusci di chiocciole svuotati, riempiti d’olio e dotati di
uno stoppino. Questi piccoli lumi, chiamati “moccoli”, illuminavano il cammino
della processione, creando un’atmosfera suggestiva e solenne che avvolgeva la
strada e ne conferiva il nome. Un dettaglio storico che rende questo angolo di
Firenze ancora più affascinante.
Questa
è però solo una delle tante affascinanti storie che Lorenzo Andreaggi racconta
nel suo approfondito volume dedicato alla storia del contado fiorentino del
Bandino.
Attraverso
una ricca narrazione, l'autore porta alla luce un patrimonio fatto di memorie,
leggende e testimonianze che tratteggiano la vita e le tradizioni di questo
territorio. Il libro è un vero e proprio viaggio nel tempo, in cui prendono
forma i racconti legati ai personaggi che hanno animato queste terre, ma anche
gli aneddoti familiari che hanno contribuito a tessere la storia quotidiana
della comunità.
Un’attenzione particolare è riservata alla suggestiva Grotta del Bandino, un luogo affascinante che racchiude in sé storie e leggende legate al passato e alla cultura locale.
Il
libro di Lorenzo Andreaggi si caratterizza per l'accuratezza della ricerca, la
passione per le tradizioni e il desiderio di mantenere viva l'essenza di un
territorio che merita di essere valorizzato.
Arricchito
da un’accurata selezione di fotografie e dettagliate piante topografiche, il volume
offre un quadro visivo che riesce a coinvolgere anche il lettore che non ha
familiarità con questo territorio, accompagnandolo alla scoperta del contado
fiorentino.
Un
lavoro curato nei minimi particolari, capace di trasmettere non solo
informazioni storiche, ma anche l’emozione di un luogo intriso di memoria e
fascino.