Non a molti è noto che Bram
Stoker, il famosissimo autore di Dracula, scrisse anche un romanzo rosa o forse sarebbe meglio dire una commedia romantica.
Lady Athlyne è infatti una
storia molto particolare, caratterizzata fin dalle prime pagine da un fitto intreccio
giocato su equivoci e mezze verità taciute.
Joy Ogilvie è una giovane ricca
americana, determinata e molto moderna sia nei modi che nel pensiero. Joy è
figlia del Colonello Ogilvie, un uomo all’antica, ossessionato dal concetto di
onore tanto da aver sfidato parecchie persone a duello per codesto motivo.
Nonostante questa rigida personalità, però, il Colonnello è sempre molto
indulgente verso la sua unica figlia per la quale prova un affetto
incondizionato.
Joy si ritrova per caso a
fantasticare sulla possibilità di diventare la moglie di un certo Lord Athlyne. La
giovane, in verità, non ha mai visto l’uomo in questione, ma è rimasta
affascinata dalle parole con cui la balia di questi gliene ha descritto pregi e
qualità. Il destino vuole che un giorno, in modo alquanto avventuroso, le
strade di Joy e di Lord Athlyne si incrocino davvero. Joy ignora l’identità
del giovane appena conosciuto e lui, a sua volta, non sa ovviamente che Joy sia
proprio quella donna che va in giro spacciandosi per sua moglie e che lui è più
che mai determinato a smascherare.
L’intreccio sembrerebbe
presagire una storia scoppiettante e ricca di colpi di scena, ma
in verità le lunghe descrizioni rallentano notevolmente il ritmo del racconto.
Insomma, se le aspettative del lettore sono quelle di un romanzo alla Jane
Austen, queste saranno inevitabilmente deluse.
Non fraintendetemi, il
racconto è ben articolato e la storia interessante, ma i personaggi non riescono
a coinvolgere totalmente il lettore. Insomma, non si crea tra il lettore e i
protagonisti quell’empatia che ci si aspetterebbe leggendo un romanzo di questo
genere.
L’intento di Bram Stoker di voler
denunciare attraverso le pagine di questo suo racconto la rigidità delle regole
della società vittoriana è esplicito e ben condotto, ma
talvolta a discapito della descrizione dei protagonisti che troppo spesso assumono
le caratteristiche di una macchietta.
Zia Judy,
la cognata del Colonnello, è forse il personaggio più austeniano del libro. Come lei stessa suole definirsi facendosi beffe della società, è una
vecchia zitella che vive con la famiglia della sorella. In verità, la donna ha
appena quarant’anni ed è il personaggio più coerente del romanzo. Mentre la
giovanissima Joy che vorrebbe rompere i rigidi schemi imposti dalla società, sembra
sempre un po’ frenata nel momento in cui si getta nell’impresa; Judy trasgredisce
alle regole quanto la giovane nipote, ma lo fa in modo più cauto, più ragionato
come l’età più matura e l’esperienza le hanno insegnato a fare.
Lady Athlyne è una lettura
interessante che fa conoscere al lettore un Bram Stoker diverso e se vogliamo inaspettato.
Un plauso va alla casa editrice Caravaggio Editore per la decisione di stampare questa prima
edizione italiana integrale di un romanzo che altrimenti sarebbe rimasto
sconosciuto ancora a lungo ai lettori. Bellissima anche la veste grafica
scelta.
Quando si accenna il nome di Bram Stoker, tutti lo associamo al notissimo Dracula. Ogni altro romanzo è sconosciuto o introvabile. Prendo nota del libro. Grazie mille della segnalazione. Buona domenica.
RispondiEliminaPer fortuna esistono case editrici che vanno alla riscoperta di questi titoli "perduti". Al di là del valore intrinseco dell'opera, le trovo letture necessarie per conoscere al meglio gli autori dei capisaldi della letteratura, proprio come Bram Stoker in questo caso specifico. Buona domenica anche a te.
EliminaMi incuriosisce molto, grazie per avermi fatto scoprire questo Stoker inusuale!
RispondiEliminaSono contenta di essere stata utile :-)
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