Guglielmo Aspesi è il personaggio principale di questo
singolare romanzo in cui la vita del protagonista viene narrata ripercorrendone
gli episodi salienti attraverso le varie ricorrenze.
I diversi Natale,
Ferragosto, Primo Maggio, Epifania, compleanni diventano l’impianto narrativo seguito
da Franco Brogi Taviani per raccontare la storia della vita di Guglielmo dal 1929, quando ancora bambino amava ascoltare le
favole che il padre gli raccontava, fino agli anni Duemila.
La storia di
Guglielmo Aspesi è però anche la storia dell’Italia dagli anni della recessione
fino al nuovo millennio.
Una vita intensa quella di Guglielmo: partigiano,
storico dell’arte, assistente universitario, politico, impiegato e giornalista.
Tante personalità diverse in uno stesso uomo che sembra però non essere mai
davvero soddisfatto della propria esistenza, sempre teso a desiderare qualcosa
di diverso dall'obiettivo appena raggiunto.
Il rapporto distaccato con il fratello maggiore,
l’indifferenza provata dinnanzi alla morte del padre, la superficialità con cui
tradisce continuamente la moglie che lo porterà inevitabilmente al divorzio e
al fallimento finanziario, i difficili rapporti con il figlio maggiore a lui
ostile fin da bambino e l’amore per una figlia che fin da piccola presenta gravi disturbi alimentari sono evidenti segnali delle sue difficoltà
relazionali.
“Le ricorrenze” è un
romanzo crudo e per certi versi crudele come lo è la vita che ci pone
dinnanzi a scelte dolorose e all’amara accettazione di ciò che avrebbe potuto
essere ma non è stato talvolta per colpa nostra, altre volte per colpa di una
sorte beffarda.
Sono i
sentimenti umani i veri protagonisti di questo libro: l’invidia, la passione,
il rimorso, l’amore, l’accettazione di sé e degli altri, la pietà, il senso di
perdita, la paura, l’incommutabilità, i dubbi e la disillusione.
La
famiglia Aspesi è una famiglia come tante altre con i propri limiti, le proprie debolezze
e criticità, ma allo stesso è anche unica ed esclusiva nel proprio modo di essere. Leggendo
queste pagine torna spesso alla memoria il famoso incipit di Anna Karenina di Lev
Nikolàevič Tolstòj: “Tutte le famiglie
felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”.
Non
si simpatizza con Guglielmo Aspesi troppo nevrotico, egocentrico, incapace di provare sentimenti genuini, sempre troppo
concentrato su di sé. Lo stesso suo essere sostenitore delle pari
opportunità uomo/donna alla fine si rivela nei suoi atteggiamenti, nei
confronti della compagna prima e della moglie poi, solo pura ipocrisia.
Guglielmo Aspesi è pero umano, questo è
innegabile, e forse proprio per questo il lettore si ritrova ad essere per certi versi comprensivo nei suoi confronti, perché essere indulgenti con lui significa
poterlo essere anche con se stessi.
Il
libro di Franco Brogi Taviani è un romanzo che invoglia il lettore a farsi
domande e a guardare indietro al tempo andato, spingendolo a prendere un
quaderno per mettere sulla carta quel flusso inarrestabile di ricordi fatto di
eventi e di persone che magicamente sembrano riaffiorare da un passato che si
pensava di aver dimenticato per sempre.
La
quarta di copertina recita “Quanti giorni sono necessari per comprendere il
senso di una vita?” una domanda a cui è difficile, se non proprio impossibile,
dare una risposta, così come impossibile è sapere cosa si nasconda in quel
cofanetto di cui parlavano i fratelli Grimm in “La chiave d’oro”, fiaba che ossessionò
per tutta la vita Guglielmo Aspesi fin da quando bambino ne ascoltò dal padre per la
prima volta il racconto.
Sto, piano piano, ritornando.
RispondiEliminaNoto che la lepre ci ha lasciato ancora lo zampino.
Questa lettura pare essere stata molto intensa:
"[...]i difficili rapporti con il figlio maggiore a lui ostile fin da bambino e l’amore per una figlia che fin da piccola presenta gravi disturbi alimentari sono evidenti segnali delle sue difficoltà relazionali.
“Le ricorrenze” è un romanzo crudo e per certi versi crudele come lo è la vita[...]"
L'immagine di copertina è bellissima.
Bentornata!
EliminaConfesso che la copertina di questo libro mi ha colpito subito, cosa che mi ha spinto ad uscire dalla mia comfort zone. In verità come storia questo romanzo sembrerebbe molto più vicino ai tuoi gusti letterari.