lunedì 14 dicembre 2020

“Un anno con Mozart” di Clemency Burton-Hill

Il titolo originale dell’opera è in realtà Year of wonder, classical music for every day, non si comprende molto la ragione per cui nell’edizione italiana tale titolo sia diventato Un anno con Mozart.

In effetti questa scelta è piuttosto fuorviante dal momento che il libro propone sì 365 brani, o meglio 366 perché è contemplato anche un brano per il 29 febbraio, per l’ascolto di un brano al giorno per un ogni giorno dell’anno, ma i pezzi presi in esame non sono assolutamente tutti di Mozart bensì di numerosi autori, più di 240, anche molto diversi tra loro per epoca, nazione e stile.

I brani proposti da Clemency Burton-Hill in questo suo volume, che non vuole essere assolutamente una storia della musica tout court, spaziano in un arco temporale amplissimo abbracciando un percorso lungo più di mille anni, dalla musica medievale di Ildegarda di Birgen si arriva fino a Alissa Firsova musicista contemporanea nata nel 1986.

Il libro di Clemency Burton-Hill si propone come un invito all’ascolto rivolto a tutti coloro che non conosco la musica classica ma ne sono in qualche modo attratti, a tutti i neofiti che la apprezzano ma non hanno conoscenze specifiche e a tutti coloro che semplicemente, seguendo la scaletta del libro, vogliono ritagliarsi uno spazio giornaliero da dedicare all’ascolto di un brano musicale per rinfrancare lo spirito e staccare la spina per qualche minuto.

Nell’introduzione l’autrice scrive infatti chiaramente che ai nostri giorni è scientificamente provato che ritagliarsi giornalmente un momento per “la cura di sé” abbia benefici incalcolabili a livello psico-fisico, c’è chi fa meditazione, chi yoga e allora perché non ascoltare un brano musicale? Anche la musica può agire come un potente tonico mentale.

Il libro vuole anche sfatare la falsa credenza che la musica classica sia musica di nicchia, snob, per pochi eletti; la musica di qualunque genere è di per sé universale e non può quindi, né deve, essere ingabbiata da definizioni ed etichette. La musica trasmette emozioni e non conosce frontiere, supera ogni barriera e non richiede alcuna traduzione, è un bene di tutti ed ognuno ne può liberamente fruire.

L’autrice ci tiene a puntualizzare che non esiste un momento giusto per ascoltarla, ogni momento è propizio, la si può ascoltare mentre si studia per concentrarsi meglio, mentre si svolgono le faccende di casa, in palestra, passeggiando o comodamente sprofondati in poltrona.

Un anno con Mozart non è guida musicologica, non ci sono spiegazioni tecniche né partiture da leggere e studiare.

Ad ogni brano è dedicata una pagina nella quale vengono indicate alcune curiosità sull’autore, sul tipo di strumento per cui il pezzo era stato scritto, aneddoti relativi alla prima esecuzione del brano e così via.

Tantissimi brani magari li abbiamo già ascoltati in trasmissioni televisive, film o pubblicità senza conoscerne l’autore, di altri brani forse crediamo erroneamente di sapere già tutto, magari li abbiamo ascoltati suonati da diversi strumenti, ma ignoriamo ancora per quale specifico strumento quella musica sia stata scritta in origine.

Personalmente amo la musica classica e la ascolto da sempre, però non sono assolutamente un’esperta e soprattutto non conosco nulla degli autori più moderni, ragion per cui questo percorso mi incuriosisce e mi intriga moltissimo.

Non vedo l’ora quindi di iniziare questo splendido viaggio musicale che si preannuncia davvero coinvolgente e appassionante.

Le playlist del libro possono essere ascoltate e condivise su Spotify, ma sono comunque tutte facilmente reperibili online anche su YouTube. La tecnologia ha reso ogni cosa disponibile per tutti, ora non ci sono più scuse.

E voi siete pronti a viaggiare nei secoli attraverso le note di Bach, Gershwin, Puccini, Albinoni, Lully e tanti altri?

Vi aspetto il primo gennaio con la Messa in si minore di Johann Sebastian Bach, un brano liturgico, lo so, ma il 2 gennaio ci aspetta Fryderyk Chopin e…

 

 

3 commenti:

  1. Anche io ascolto da sempre la musica classica.

    Qualche anno fa, poi, mi immersi nell'ascolto più del solito perché avevo incominciato a vedere Nodame Cantabile, una produzione giapponese che ha come protagonisti due geni musicali molto diversi tra loro.

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    1. Solo tu potevi conoscere Nodame Cantabile! andrò a sbirciarlo sicuramente, i tuoi suggerimenti sono sempre preziosi.

      Io sono un'appassionata di David Garrett, mi piace molto quando fa crossover ma i suoi concerti di classica negli ultimi anni mi sono mancati molto.

      La musica classica mi piace molto, solo che non conosco gli autori moderni e contemporanei. Questo libro credo potrebbe aiutarmi ad avvicinarmi anche a questi brani musicali.

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    2. Eeh... Nodame Cantabile divenne un'ossessione per me qualche anno fa. Il manga è un buon prodotto, ma la musica devi andartela a cercare mentre lo leggi. Alla fine è dal live action che conservo il ricordo migliore. Ti consiglio, quindi, di dare un'occhiata a quello, se ti senti ispirata.

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