COSPIRAZIONE MEDICI
di
Barbara
Frale
NEWTON COMPTON EDITORI
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Giugno 1478, a pochi mesi dalla congiura
dei Pazzi e dalla morte di Giuliano de’ Medici, assassinato barbaramente
durante la messa nel Duomo, Lorenzo il
Magnifico viene avvicinato da un frate che lo conduce sul luogo dove giace
in stato di putrefazione il cadavere del suo nemico Jacopo Pazzi.
Il corpo è stato dissotterrato da alcuni
ragazzi che intendono farlo a pezzi prima di gettarlo nell’Arno in segno di
scherno.
Lorenzo rimane sconvolto alla visione
dello scempio che si sta perpetrando ai
danni del cadavere del suo nemico, ma allo stesso tempo è irremovibile sul
suo desiderio di vendetta.
Lorenzo si pente di aver ceduto alla
seduzione del potere, ma è ben consapevole ormai da tempo che solo governando con il pugno di ferro gli
sarà possibile tenere al sicuro la famiglia.
Su di lui pesa terribilmente il senso di colpa per non essere stato capace di
proteggere suo fratello come sarebbe stato suo dovere fare.
Giuliano
non aveva mai rivestito un ruolo di spicco nella politica fiorentina, la sua era una figura secondaria nelle
vicende della Signoria, uno strumento nelle mani del fratello più scaltro e
avvezzo al governo.
Ma
allora perché ucciderlo? Perché volersi disfare di lui e accanirsi così tanto
sul suo corpo inferendogli così tanti colpi? Chi avrebbe potuto trarre
vantaggio dalla sua morte?
Il frate conosce particolari della
vicenda sconosciuti a Lorenzo de’ Medici e spera che questi, una volta messo a parte
della verità, sarà finalmente in grado di perdonare se stesso per la morte del
fratello e magari anche rinunciare al suo insano desiderio di vendetta.
Il
romanzo è quindi incentrato principalmente sulla figura di Giuliano.
Fratello minore di Lorenzo Il Magnifico,
egli viveva da sempre nell’ombra del capofamiglia che raramente gli lasciava
autonomia e, quando questo accadeva, spesso frustava poi ogni sua iniziativa
con doloroso imbarazzo di Giuliano.
Il suo vero momento di gloria Giuliano lo
ebbe nella primavera del 1475 quando trionfò in una giostra organizzata
da Lorenzo dedicando questa sua vittoria alla donna da lui amata, Simonetta Cattaneo, moglie di Marco Vespucci.
Di quel suo momento di trionfo e della
bella Simonetta, la san par, possiamo
ancora oggi leggere nell’opera dedicata a questo evento da Angelo Poliziano.
Simonetta
morì l’anno successivo a quello del torneo.
Per Giuliano la perdita dell’amata fu un
duro colpo, incapace di elaborare il lutto, egli non si faceva scrupolo di vanificare uno dopo
l’altro ogni progetto matrimoniale che il fratello aveva in serbo per lui.
Un
giorno però Giuliano incontra Semiramide Appiani e la incontra proprio nello studio di
Botticelli laddove un tempo aveva visto per la prima volta la sua Simonetta.
Il giovane Medici rimane affascinato
dalla donna poiché Semiramide è la copia
esatta della defunta Simonetta, sua parente per parte di madre.
Giuliano sente di essere tornato alla
vita, capace di provare di nuovo dei sentimenti, ma purtroppo la via per la felicità non è così semplice.
Il suo primo amore gli era stato strappato
dalla nera signora, Semiramide invece
è promessa sposa niente meno che a
Francesco Pazzi, membro della famiglia rivale dei Medici.
Riuscirà
Giuliano a conquistare Semiramide? E soprattutto suo fratello Lorenzo accetterà
di aiutarlo?
Il romanzo di Barbara Frale si muove su
un terreno conosciuto e materia di numerosi romanzi: la congiura dei Pazzi, il
ruolo di secondo piano di Giuliano accanto all’abile fratello, la disperazione
di Giuliano per la morte di Simonetta.
“Cospirazione Medici” però, a differenza
della maggior parte dei romanzi che hanno come protagonista la famiglia Medici,
racconta una versione leggermente
diversa dei fatti o meglio pone interrogativi che gli storici si sono
spesso posti, ma che difficilmente si ritrovano nei romanzi di questo filone
così prolifico ai nostri giorni.
Ci sono teorie secondo le quali a volere
la morte di Giuliano potesse essere stato proprio lo stesso Lorenzo de’ Medici
consapevole che il fratello, apprezzato per il carattere più moderato del suo,
sarebbe stato preferito a lui da buona parte del popolo di Firenze.
Questa teoria ovviamente non trova alcun
riscontro nelle fonti storiche, ma ciò non ha impedito a Barbara Frale, pur
smentendola, di riportarla nel suo romanzo.
La vera novità però è rappresentata dalla storia d’amore di Giuliano de’ Medici
e Semiramide Appiani, nipote di Simonetta Cattaneo, che nel libro della
Frale viene invece presentata come cugina della san par.
In verità, tra le tante possibili mogli
a cui Lorenzo aveva pensato per il fratello, non si esclude possa esserci stata
anche la stessa Semiramide, figlia del signore di Piombino, che
sposò poi Pierfrancesco de’ Medici, figlio del cugino del Magnifico, Lorenzo il
Popolano.
Qui si apre poi un altro possibile
scenario ancora dibattuto dagli esperti: “La Primavera”, famosa opera di Sandro
Botticelli, commissionata da Pierfrancesco de’ Medici, ritraeva Simonetta,
Semiramide o entrambe sono rappresentate nel dipinto?
Il romanzo di Barbara Frale è molto
scorrevole e si legge tutto d’un fiato, il
ritmo è incalzante e i personaggi davvero ben costruiti.
Il libro non difetta di verità storica
soprattutto per quanto riguarda la descrizione degli affari del banco, ma questa
verità passa in secondo piano, come è giusto che sia, quando ciò diventa
necessario per l’economia del romanzo.
Lorenzo de’
Medici è descritto come un freddo calcolatore che non si fa alcuno scrupolo
di usare gli altri per raggiungere i propri scopi.
A differenza di suo padre Piero e di suo
nonno Cosimo egli però manca quasi completamente del senso della misura.
È un uomo molto innamorato della moglie Clarice Orsini.
Questo è il primo romanzo, tra i tanti
che ho letto, nel quale Clarice viene
descritta come una donna bella e affascinante in grado di ammaliare e sedurre
il marito oltre a suscitare ammirazione e desiderio negli uomini che incontra.
Donna intelligente e di forte
personalità, Clarice entra in contrasto spesso
con la suocera Lucrezia, donna altrettanto intelligente, ma molto diversa
per educazione e formazione.
Giuliano ha senza dubbio una visione politica meno
spregiudicata del fratello, ma è pur sempre un Medici e pertanto come tutti i
Medici è altero e orgoglioso.
Tanto
Lorenzo è calcolatore, quanto Giuliano è invece impulsivo.
Giuliano sembra non conoscere le mezze
misure quando si tratta di sentimenti.
Amava Simonetta di un amore infinito e
la sua perdita lo aveva stordito gettandolo in una profonda apatia.
L’incontro con Semiramide riaccende in
lui la passione, ma per chi come me è abituato a leggere libri in cui la coppia
per eccellenza è quella formata da Giuliano e Simonetta, non è così semplice
riuscire ad accettare questa variazione del tema.
Viene
spontaneo chiedersi: Giuliano nota Semiramide per la sua somiglianza con
Simonetta, ma poi si innamora veramente di lei? Oppure mentre prima si recava in chiesa
per ritrovare il volto della sua amata nei dipinti di Botticelli ora si serve
semplicemente di Semiramide per cercare di riportarla in vita?
E
Semiramide che sa di essere stata scelta da lui per la somiglianza con
Simonetta, non ne è gelosa?
Ama davvero Giuliano oppure siamo di fronte ad un processo di trasposizione
inconsapevole, Semiramide si identifica con Simonetta?
Il romanzo di Barbara Frale
è solo all’apparenza uno dei tanti libri che seguono il filone assai sfruttato del
momento, in realtà “Cospirazione Medici” è un romanzo in grado di regalare
emozioni e lasciar correre la fantasia del lettore.
Elisa, sei proprio un'appassionata della famiglia Medici e della storia locale dell'epoca!
RispondiEliminaDi contro, devo ammettere che la storia delle grandi famiglie signorili non mi ha mai conquistata... Uh, però proprio mentre scrivo questo commento, mi è venuto in mente che desidero leggere il Marco Visconti di Tommaso Grossi.
La passione per i Medici e poi di conseguenza per le altre famiglie è nata forse dalle mie gite in Toscana.
EliminaNon è sempre stato così, anzi, ti confesso che al liceo odiavo fortemente il Rinascimento e sopratutto Lorenzo de' Medici, mi era proprio antipatico!
Probabilmente avevo un professore di storia che non era stato in grado di trasmettermi alcuna passione per l'epoca o forse semplicemente crescendo si cambia.
Confesso che non ho mai letto il Marco Visconti di Tommaso Grossi. Devo rimediare!