CHE COLORE HA IL
VENTO?
A cura di Marina Panatero e Tea Pecunia
FELTRINELLI
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Il
libro a cura di Marina Panatero e Tea Pecunia è una raccolta di insegnamenti zen
utili, come suggerisce il sottotitolo del
volume stesso, come rimedio a
questi tempi terribili.
Lo
zen ci aiuta a non sprofondare nell'abisso della quotidianità e dello stress
giornaliero, ci aiuta a trasformare il dolore in qualcosa di positivo, ci
trasmette accettazione, empatia,
equanimità ed amore, ci aiuta a
scacciare le paure e allontanare le tensioni.
Sebbene
i suoi insegnamenti all'apparenza sembrino molto semplici, chiunque può effettivamente
avvicinarsi ad essi anche solo attraverso la lettura, in realtà per
raggiungere dei risultati concreti, come per ogni cosa, servono molta costanza ed
allenamento.
Il libro inizia con
un’introduzione che racconta la storia dello zen partendo dall'etimologia della parola stessa.
Zen
è la pronuncia giapponese della parola cinese ch’an, parola che deriva a sua volta dalla trascrizione fonetica del
vocabolo che significa “meditazione”
in sanscrito ed in pali, entrambe lingue indiane.
Il
buddhismo è infatti nato proprio in India mentre lo zen è una scuola buddhista
nata in Cina e poi sviluppatasi in Giappone.
Lo
zen non lo si può definire né una filosofia
né una religione, ma piuttosto un insegnamento il cui scopo è portare al
risveglio, all'illuminazione.
Nella
prima parte del libro si parla dei sutra, letteralmente in sanscrito “filo
per infilare le perle”.
I
sutra sono raccolte di parole attribuite
al Buddha e ai maestri messe insieme nel corso di un numero vastissimo di
generazioni, possono quindi definirsi a tutti gli effetti il corpus dei testi
zen.
Nella
seconda parte del libro si passano in
rassegna i maggiori maestri zen raccontando qualche aneddoto della loro vita e di
come abbiano raggiunto l'illuminazione.
Bisogna
precisare che nello zen la trasmissione degli insegnamenti, nonostante sia
giunto a noi un corpus di scritti, non avviene né tramite la comunicazione scritta
né tramite la comunicazione verbale, ma piuttosto attraverso una fusione tra il maestro ed il discepolo, fusione che si compie
attraverso l’intuizione da parte del discepolo degli insegnamenti del proprio
maestro.
Ogni
maestro poi nel passato aveva la sua tecnica di insegnamento e c’era
addirittura chi ricorreva ad urla e colpi di bastone per aiutare i propri
discepoli a raggiungere l’illuminazione.
La
terza parte del libro ci parla del Bushido,
la Via del guerriero, o meglio dello stretto legame tra lo zen e i samurai;
il Bushido infatti è profondamente
permeato dallo spirito zen.
Fondamentali
insegnamenti per il samurai sono la libertà dall'attaccamento, il saper
lasciare andare e l’importanza di riuscire a vivere nel presente, nel qui e ora.
L’attaccamento alle cose ci
rende schiavi perché è dall'attaccamento che nascono le nostre emozioni distruttive; libertà è anche
comprendere che i dualismi non esistono
perché dove ci sono tracce di affermazione e di negazione, là la mente si perde
nella confusione.
Il legame tra zen e poesia
è molto forte in quanto
per entrambi l’espressività va oltre la parola; a questo aspetto è dedicata la
quarta parte del volume.
I
detti popolare sono però altrettanto importanti per lo zen e pertanto a loro è
dedicata la quinta parte del libro intitolata proprio “Detti popolari di saggezza zen” nella quale vengono riportati
alcuni esempi di attimi di illuminazione.
Nella
sesta ed ultima parte del libro ritroviamo un breve ed interessante racconto
intitolato “Il maestro e lo scorpione”.
Da
esso traiamo un fondamentale insegnamento ossia l’importanza di assecondare la nostra natura,
mantenendoci saldi nelle nostre azioni e seguendo sempre la nostra coscienza.
La
nostra coscienza è infatti il nostro vero essere, la nostra reputazione invece è solo ciò che gli altri credono che noi
siamo e pertanto non ci deve interessare.
Per
chi non conosce nulla degli insegnamenti zen “Che colore ha il vento?” è un libro pieno di ispirazione che stuzzica
la curiosità del lettore spingendolo ad avvicinarsi a queste dottrine che
mostrano la possibilità di vedere le cose da una prospettiva completamente
diversa.
Chi
di noi non vorrebbe infatti essere capace di liberarsi delle paure, delle ansie
e dello stress quotidiano?
Leggere questi aforismi
può essere un primo passo per trovare la strada, se non proprio per
l’illuminazione, almeno per una vita più libera e consapevole.
Troppo
spesso, infatti, si tende a vivere in attesa di un evento che cambierà per
sempre le nostre vite, senza renderci conto che quel momento non arriverà mai
perché in realtà quel momento non esiste, l’unica
cosa che conta è il qui e ora, la
vera vita è il presente, bisogna pertanto evitare di restare intrappolati
nel passato così come di farsi condizionare dal futuro.
Facciamo distinzione tra
pioggia, grandine, neve e
ghiaccio,
ma quando si sciolgono,
diventano tutti
acqua del fiume della
valle.
(Ikkyu Sojun)
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