LE NAVI DEI VICHINGHI
di Frans Gunnar
Bengtsson
SUPERBEAT
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Frans
Gunner Bengtsson (1894-1954) fu un importante poeta e scrittore svedese che scrisse diversi saggi su vari
personaggi letterari e storici tra cui Walter Scott, Joseph Conrad e il re
svedese Carlo XII.
L’opera
che gli diede più fama fu però “Le navi
dei vichinghi”, romanzo che venne pubblicato in due parti, la prima nel 1941 e la seconda nel
1945.
Il
libro narra le vicende di Orm il Rosso,
figlio di Toste e di Asa.
Orm
aveva un fratello maggiore di nome Odd,
un ragazzo robusto e saggio che già in giovane età era solito accompagnare il
padre nei viaggi per mare in cerca di prede e di bottino.
Nonostante
Odd avesse dimostrato fin da subito di essere un abile navigatore ed un valoroso
guerriero, Asa gli preferiva Orm più docile caratterialmente e fisicamente più
alto e snello del fratello, tanto da preoccupare la madre per la sua salute
cagionevole.
Quando
Odd raggiunse l’età per andare per mare, la madre convinse il padre a farlo
rimanere a casa ancora per un altro anno adducendo come scusa un sogno
premonitore secondo il quale, se il figlio fosse partito, avrebbe certamente
incontrato la morte sulla tolda di una nave.
Toste
acconsentì alla richiesta della moglie, ma durante l’assenza del padre e del
fratello, la fattoria fu attaccata e Odd
fu fatto prigioniero dagli uomini di Krok.
Questi
erano partiti da Liester con tre navi con l’intenzione di fare bottino nel
paese degli slavi, ma le cose non erano andate esattamente come si erano
aspettati.
Odd, grazie all’astuzia invece di essere ucciso da coloro che
l’avevano catturato, non solo riuscì a
salvare la pelle, ma addirittura ad unirsi alla spedizione di Krok e partire
per una grande avventura.
Inizia
così il racconto del primo dei tre viaggi per mare affrontati da Odd
il Rosso nel corso della sua lunga vita.
Leggendo
delle sue peregrinazioni lo vediamo
conquistare bottini e vincere battaglie; leggiamo di come fu catturato e reso schiavo, costretto per anni a remare incatenato
insieme ai suoi uomini sulle navi del
califfo; lo ritroviamo poi, grazie alla sua arguzia e ai colpi della sua
buona stella, tra le guardie del visir
Almansur e poi di nuovo nella sua terra alla corte di Harald Dente Azzurro, re di Danimarca; infine
leggiamo delle sue razzie sulle coste inglesi impresa che lo guidò sino a Westminster dinnanzi a Etelredo, re
d’Inghilterra…
Egli
non ci parla solo della storia, ma ci racconta anche di come da giovane egli sia
venuto in possesso del romanzo, regalatogli da una zia che si era stabilita per
una ventina d’anni proprio in Danimarca.
Michael
Chabon lesse per la prima volta il romanzo intorno all’età di quattordici anni
rimanendone letteralmente affascinato.
“Le
navi dei vichinghi” è una bellissimo racconto d’avventura le cui storie di battaglie epiche, avventure per mare, scorribande,
razzie, omicidi, storie d’amore e incontri con straordinari personaggi ne
fanno un libro adatto anche ai lettori più giovani.
L’opera
di Bengtsson è un romanzo storico di grande fascino grazie sopratutto alla sapiente ironia con cui lo scrittore
riesce a delineare i suoi protagonisti, vedi ad esempio l’ipocondria da cui
è afflitto un guerriero forte e valoroso come Orm il Rosso, e per l’abilità e
lo humour con cui riesce a risolvere situazioni piuttosto controverse come l’incontro
e l’inevitabile scontro delle diverse religioni: l’antico pantheon vichingo, il
cristianesimo, la religione musulmana senza dimenticare l’introduzione persino dell’elemento
ebreo, tramite il personaggio del giudeo Solimano.
“Le
navi dei vichinghi” è un classico
imperdibile che racconta l’epopea di un popolo epico, audace e di grande
fascino, un romanzo assolutamente da leggere.
Un
unico consiglio prima di affrontare il testo, se non siete ferratissimi sulla
geografia della Scania, dello Jutland e dei vari luoghi all’epoca in cui il
racconto è ambientato, procuratevi una mappa che vi aiuterà nel vostro “viaggio”…buona lettura!
Ma dai, non sapevo di questa pubblicazione della Beat! Questa casa editrice continua a sorprendermi positivamente.
RispondiEliminaTrascorrendo diverso tempo nel Regno Unito ho finito per interessarmi e avvicinarmi molto ai Vichinghi. Ho, così, letto un po' di saggistica sull'argomento. Non so bene come avvicinarmi a un romanzo, però... mi fa un po' paura, temo di non apprezzarlo.
Neri Pozza e Beat sono le mie case editrici preferite. Mi dirai se vedi i miei post la cosa è decisamente evidente :-)
EliminaIl libro in questione è scritto bene, è scorrevole insomma a me è piaciuto però come ho detto lo stile è un po' quelle della letteratura per ragazzi...
Deve essere un bel libro. Aggiungo anche che nel 1964 usci un film tratto da questo romanzo chiamato "Le lunghe navi" non so però quanto Hollywood abbia stravolto questo libro.
RispondiEliminaSarei proprio curiosa di vederlo...magari riesco a trovarlo
EliminaGrazie per l'informazione.