di George Sand
NERI POZZA
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George
Sand (pseudonimo di Amandine Aurore Lucile Dupin) fu scrittrice e
drammaturga francese.
Considerata
una tra le più prolifiche autrici della storia della letteratura, annovera tra
i suoi scritti qualcosa come centotrenta romanzi.
Tra
le sue opere più conosciute ed apprezzate troviamo quello che viene definito il
ciclo dei romanzi “campestri” di cui fanno parte “La piccola Fadette”, “La
palude del diavolo” e “François le Champi”.
George
Sand fu un personaggio tra i più affascinanti e spregiudicati della sua
epoca e di frequente viene ricordata per i suoi celebri amori tra
cui Alfred de Musset e Frederick Chopin solo per citarne alcuni.
Prese
spesso parte al dibattito politico e nel
1848 partecipò attivamente all’esperienza della Seconda Repubblica
scrivendo articoli e pamphlet.
Nel 1849, fuggita da Parigi in preda allo sconforto,
si rifugiò nella sua villa di Nohant
e proprio qui, nel luogo della sua infanzia, scrisse “La piccola
Fadette”.
“Le petite Fadette”, ambientato nella Francia rurale
dell’Ottocento, è un romanzo la cui protagonista ha molto in comune con
l’Aurore cresciuta nella tenuta di Nohant.
La
scrittrice da ragazzina era un vero maschiaccio ed era anch’ella una grillina
troppo intelligente e brillante per la gente del paese.
La storia raccontata in questo romanzo trae ispirazione
dal poema “Les Jumeaux” di Jasmin, un poeta proletario che godeva della
protezione della stessa George Sand.
“La
piccola Fadette” narra la storia di due gemelli, Landry e Sylvinet Barbeau. Alla loro nascita la levatrice raccomanda ai genitori
di fare in modo che i bambini non trascorrano troppo tempo insieme, non vengano
mai vestiti nello stesso modo, non frequentino le stesse amicizie… tutto questo
per evitare che crescendo si affezionino troppo l’uno all’altro, cosa che procurerebbe loro in età adulta gravi problemi psicologici e non solo.
I genitori però non
seguono i consigli della vecchia levatrice e quando Landry e Sylvinet sono
ormai dei ragazzini, i coniugi Barbeau si rendono conto del loro errore.
Per
cercare di porre rimedio Landry, il più robusto e maturo dei gemelli,
viene mandato a servizio nella vicina tenuta della Priche da compare
Caillaud mentre Sylvinet, il più
debole ed incline alla malinconia, resta ad aiutare il padre nelle sue
terre.
Landry, vuoi per il suo carattere più indipendente, vuoi
perché obbligato a lavorare lontano dalla famiglia, ben presto fa nuove
amicizie e si adatta alla sua nuova vita.
Tutto questo però non fa che alimentare la
gelosia di Sylvinet nei confronti del fratello. Sylvinet infatti, sentendosi sempre più solo e trascurato, si
ammala e deperisce giorno dopo giorno procurando gravi
preoccupazioni ai familiari in ansia per il suo precario stato di salute.
In seguito, per una serie di strane coincidenze, Landry stringe
amicizia con la piccola Fadette nonostante la famiglia della ragazzina sia piuttosto
mal vista dalla famiglia Barbeau così come da tutto il paese.
Fadette, soprannominata la grillina, è una ragazzina insolente, sporca e malnutrita.
Vive con la nonna insieme al fratellino
Jeanet, un povero bimbo storpio e ritardato, detto la cavalletta.
Orfani
di padre, i piccoli sono stati allevati dall’anziana donna dopo che la madre li ha
abbandonati per seguire i soldati.
Fanchon Fadette in realtà non è una
ragazzina cattiva, ma poiché viene
evitata da tutti, costantemente derisa e spesso umiliata per le colpe della
madre oltre che per la cattiva reputazione da fattucchiera della nonna, si diverte
a vendicarsi degli altri facendo dispetti e comportandosi in modo irriguardoso
nei confronti del prossimo.
Landry però avrà modo di conoscere le buone
qualità della ragazza e di apprezzarne non solo la bellezza interiore ma anche
quella esteriore.
Sarà
proprio grazie al loro incontro che il brutto grillino si trasformerà in una
splendida farfalla…
Lascio
a voi scoprire come prosegue questa incantevole storia.
“La
piccola Fadette” è una fiaba delicata e
garbata, che ci parla di boschi abitati da folletti e di fuochi fatui che
danzano sul fiume, ci racconta di un mondo ancestrale e patriarcale, un mondo
rurale e incontaminato destinato a scomparire.
Il
mondo di Fadette è un paese di contadini che crede ancora alle maledizioni,
alle fattucchiere, ai sogni e alle premonizioni.
E’ una favola che ci porta indietro nel
tempo in un mondo che non c’è più, è
un libro pieno di sentimento che ci tiene sospesi nel suo alone fiabesco eppure
ci fa temere il peggio per i protagonisti fino alle ultime pagine lasciandoci
credere che il lieto fine non sia poi così scontato.
Un romanzo incantevole e magico che ci
presenta un bucolico affresco di un mondo perduto e dimenticato.
Questo
libro, terza uscita Neri Pozza per la collana ”Le grandi scrittrici” (altre
uscite “Jane Eyre” di Charlotte Bronte e “La casa della gioia” di Edith
Warthon) è un piccolo gioiello della letteratura assolutamente da leggere.
E' uno dei libri che ho sempre voluto leggere ma non mi è mai capitato sotto mano.Dovrò recuperare! Grazie!
RispondiEliminaQuesta edizione è bellissima! sarà che adoro la veste grafica dei libri Neri Pozza..la carta, la scelta delle copertine... poi questo volume in formato leggermente più piccolo è anche comodissimo da portare in giro in estate :-)
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